
Una mattinata per riflettere insieme sull’uso consapevole dei social network e sui fenomeni di bullismo e del bodyshaming. È questo il senso di “Oltre lo schermo – Le identità digitali e la trappola delle perfezioni”, l’evento promosso dalla Polizia Postale che si è svolto il 2 ottobre nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.
L’AS Roma, che è impegnata da diversi anni nell’azione di contrasto ai fenomeni del bullismo attraverso il progetto “A Scuola di Tifo”, ha raccolto volentieri l’invito a partecipare con il Chief Football Operating Officer Maurizio Lombardo e alcuni calciatori e calciatrici del settore giovanile, insieme alla mascotte Romolo, che si sono uniti alla platea formata da centinaia di studenti della Capitale.
Presente all’evento anche una rappresentanza di giovani calciatori biancocelesti accompagnati dalla Presidente della Fondazione SS Lazio Cristina Mezzaroma, con la quale è stato condiviso l’invito ad un uso responsabile e rispettoso dei social network.
Dopo il saluto introduttivo del Capo della Polizia Vincenzo Pisani, molti volti noti e influencers si sono avvicendati sul palco per trattare l’argomento del bullismo e del bodyshaming o contribuire con una propria testimonianza. Tra loro anche Stephan El Shaarawy, che conta oltre 6 milioni di followers su Instagram e che ha voluto inviare un videomessaggio alla platea a poche ore dal match di Europa League contro il Lille.
“Da giocatore ho capito che, all’interno di un gruppo, devi saper tirare fuori il meglio da ognuno”, ha detto El Shaarawy rivolgendosi agli studenti. “Spesso purtroppo ci si ferma alle apparenze, invece ogni persona è una risorsa e ha il diritto di vivere come meglio crede la propria personalità. Il bullismo è solo superficialità e stupidità”.
La Polizia Postale ha ricordato come l’ideale di perfezione proposto sui social possa influenzare negativamente la formazione degli adolescenti. Falsi profili, creati anche tramite il furto di identità digitale, promuovono ideali di bellezza o prodotti per la perdita di peso, esponendo i giovani a rischi di manipolazione e inganno. I social non sono il luogo adatto a risolvere i problemi personali e per affrontare situazioni complesse: in questi casi è sempre necessario rivolgersi agli adulti di fiducia o agli esperti.
Nel primo semestre del 2025, la Polizia Postale ha trattato più di 400 casi di minori vittime di adescamento, sextortion, revenge porn e cyberbullismo, intervenendo con tempestività nella tutela degli utenti e nell’identificazione dei responsabili.
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