Ha legato il suo nome alla Roma per quasi 20 anni. Lo celebriamo con 10 curiosità storiche e statistiche. 10, quello che lui è sempre stato.
Auguri, Principe!
Giuseppe Giannini nasce il 20 agosto del 1964.
Arriva alla Roma giovanissimo dall’Almas su indicazione di Naim Krieziu, quest'ultimo campione d’Italia giallorosso nel 1942.
Giannini ha vestito la maglia della Roma in 437 partite ufficiali e segnato 75 gol. 319 presenze in Serie A, 38 nelle coppe europee, 79 in Coppa Italia (in questa competizione è il recordman giallorosso, nessuno ha disputato più match di lui).
Con 437 gare giocate, è il quarto romanista più presente nella graduatoria all time dopo Totti, De Rossi e Losi. In giallorosso ha vinto 3 Coppa Italia: 1983-84, 1985-86, 1990-91. I 75 gol segnati, invece, valgono l’undicesimo posto tra i marcatori giallorossi di sempre.
8 gli allenatori avuti da Giannini con la Roma. In ordine alfabetico: Bianchi, Boskov, Eriksson, Liedholm, Mazzone, Radice, Sormani, Spinosi.
Quello con cui ha totalizzato il maggior numero di presenze è Sven Goran Eriksson, 106 partite giocate. Due, invece, i presidenti nei suoi anni: Dino Viola e Franco Sensi.
Nell’arco della sua lunga militanza in giallorosso, la squadra più affrontata da Giannini è stata la Sampdoria con 26 partite totalizzate.
Proprio contro i blucerchiati, inoltre, sono arrivate le vittorie in Coppa Italia nel 1986 e nel 1991.
Giannini ha indossato in 280 occasioni la fascia di capitano della Roma. È il terzo romanista della storia dopo Totti e Losi nella particolare graduatoria.
Diventa capitano designato della sua squadra nella stagione 1988-89.
Insieme ad Amedeo Amadei, Giannini è l’unico giocatore romanista ad aver segnato una tripletta in una finale.
Il Fornaretto la realizzò nell’ultimo atto della Coppa Italia 1940-41 (gara di andata) contro il Venezia. Il Principe nella finale di ritorno di Coppa Italia 1992-93, avversario il Torino.
14 anni tra la prima e l’ultima partita giocata da Giannini con la maglia della Roma.
La prima fu il 31 gennaio del 1982, in casa in campionato contro il Cesena. L’ultima – sempre in Serie A – a Firenze contro la Fiorentina, il 5 maggio 1996. In mezzo gioie, dolori e lacrime. Già, lacrime, quelle del 1994 a Foggia che scacciarono lo spettro della B.
Giannini è stato il primo numero 10 della storia della Roma, da quando i numeri di maglia sono diventati fissi per ogni giocatore.
Nella Serie A 1995-96, la Lega Calcio introdusse questa novità per il campionato italiano e Giannini iniziò la sua ultima stagione in giallorosso con la 10 sulle spalle, completata dal suo cognnome sopra. Non nelle coppe europee, però. La UEFA introdusse questa nuova regola solo nell’annata successiva.
Nella partita del 19 marzo 1996 contro lo Slavia Praga, Giannini segna il suo ultimo gol europeo della carriera, festeggia togliendosi la maglia, sventolandola sotto la Sud, ma senza l’intestazione ad hoc.
16 i derby giocati da Giannini con la Roma, contando 3 vittorie, 10 pareggi, 3 sconfitte. Due i gol segnati ai biancocelesti, nelle stracittadine dei campionati 1989-90 e 1992-93.
Dei tre successi, l’ultimo è senza dubbio quello più tondo nel risultato. 27 novembre 1994, gol di Balbo, Cappioli e Fonseca. Assist al bacio proprio del 10 sul terzo sigillo romanista. Cross di sinistro sul secondo palo a scavalcare Marchegiani, per Fonseca è facile facile appoggiare in rete di testa. E, a fine partita, sotto la Sud, Giannini indica ai tifosi il numero di gol segnati. Tre. C’è solo l’AS Roma.
47 le presenze con la nazionale italiana totalizzate da Giannini nella sua carriera. Con questo numero, è tra i dieci giallorossi più presenti con la maglia azzurra.
Dalla sua, il Principe conta anche un Mondiale disputato da protagonista. Quello del 1990, in Italia. E proprio dentro casa sua, all’Olimpico, segnò la sua unica rete nella rassegna iridata. Maglia 13 sulle spalle, gol agli Stati Uniti, 1-0 Italia. E Gianluca Vialli il primo ad abbracciarlo.
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