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    Mourinho: “Siamo entrati molto bene in campo, vittoria meritata”


    La Roma batte 2-0 il Napoli con i gol di Pellegrini e Lukaku e si rilancia nella corsa Champions.

    Ecco come mister Mourinho ha commentato il successo giallorosso!


    Perché è così contento?

    “Buon Natale a tutti. Purtroppo, l’ultima partita prima del Natale cambia il nostro Natale: quello dei giocatori, quello dell’allenatore. Questo è il motivo della nostra felicità. Abbiamo parlato di questo prima della partita: del nostro Natale, del Natale dei romanisti. 

    Siamo riusciti a farcela, siamo riusciti a restare vicini al posto dove vogliamo stare, anche tra le difficoltà, anche con un grande accumulo di partite di altissimo livello. Sono tre punti che ci lasciano lassù. 

    Magari voi non siete d’accordo, ma dopo cinque, dieci minuti, avevo la sensazione che avremmo vinto. La Roma è entrata molto bene in campo, ha giocato molto bene undici contro undici, ha avuto due palle gol incredibili nel primo tempo e abbiamo sempre avuto il controllo della partita contro una squadra molto superiore alla nostra dal punto di vista tecnico. Abbiamo fatto un’ottima partita. 

    Poi, con loro in dieci, abbiamo avuto un vantaggio, di cui abbiamo approfittato molto bene, con i cambi che abbiamo fatto e per il modo in cui i giocatori hanno interpretato la gara. Vittoria meritata per i ragazzi”.

    Possiamo dire che con Cristante e Paredes, che hanno caratteristiche molto particolari, il terzo di centrocampo nella tua Roma debba essere un calciatore come Bove, che abbia intensità e aggressività?

    “Oggi abbiamo interpretato la gara per entrare in pressione alta su di loro. E per farlo, bisogna avere quei due ma anche Bove, perché morde, perché pressa, trasforma bene la sua posizione dal pressare Lobotka ad abbassarsi nel 5-3-2. Ha una condizione fisica incredibile. Non è velocissimo, ma ha una resistenza altissima. Abbiamo deciso di giocare con il Gallo e con Romelu per una lotta più fisica, e un gioco più diretto, più profondo, nei duelli individuali contro i difensori centrali del Napoli. 

    E quando poi ci si è aperta la porta, giocando in undici contro dieci, è entrata la creatività: Lorenzo è creativo, El Shaarawy è creativo e veloce, Azmoun è molto più tecnico del Gallo. Abbiamo messo in campo la tecnica in una situazione di vantaggio numerico. 

    Mi è piaciuta molto la squadra. Dopo una settimana dura di lavoro, con un allenatore troppo duro con loro, in difesa sono riuscito a trovare gente più preparata: Ndicka ha vinto più duelli, Llorente contro Zirkzee ha incontrato tante difficoltà e oggi contro un fenomeno come Osimhen ha vinto tanti duelli individuali, lo ha anticipato, lo ha pressato bene. Mancini è un campione, perché non si è allenato per tutta la settimana. La pubalgia è dura, ma ha giocato per la squadra. È un’ottima vittoria”.

    Fotografia di: Fabio Rossi

    Ma quando si parte a inizio stagione, ti danno un obiettivo? Ti hanno detto: “Vogliamo arrivare in Champions”?

    “Preferisco fare la mia gestione, partita dopo partita. Per una ragione molto semplice: non è colpa di nessuno, non è una critica, ma noi abbiamo un gruppo di giocatori che ha una storia clinica difficile. Se fossimo tutti in ogni partita, non avrei alcun problema nel dire che possiamo lottare con tutti. Non parlo di lottare per lo Scudetto ma per il quarto posto. 

    Purtroppo, siamo una squadra con questa difficoltà. E poi c’è la difficoltà del Financial Fair Play, che è semplice da gestire. Per questo motivo, io dico che non mi piace parlare di un obiettivo chiaro. Ma siamo uniti, la squadra è composta da ragazzi straordinari che cercano sempre di fare delle debolezze dei punti forza, o di trasformare le debolezze in forza, che cercano sempre di aiutare, e che hanno avuto oggi in Mancini un esempio di quello che purtroppo dobbiamo fare per avere più soluzioni possibili. 

    E adesso vediamo. Quello che noi volevamo fare a gennaio sul mercato non è quello che possiamo fare. Una cosa è quello che vogliamo fare e un’altra è quella che possiamo. Ma andiamo avanti. Abbiamo vinto oggi contro il tuo Napoli e adesso ci aspetta la tua Juve (il mister sorride, rivolgendosi al talent di DAZN, Ciro Ferrara)”.

    L’obiettivo le sembra alla portata? Ci sono squadre come Bologna e Fiorentina che stanno volando, no?

    “Scusami, stanno volando per due motivi: hanno bravi allenatori e due rose fantastiche. Hanno due giocatori per posizione”.

    E voi siete inferiori?

    “Senza Smalling, senza Renato, senza Dybala, non siamo una rosa fortissima. Con loro tre, siamo una rosa forte. Abbiamo anche un allenatore bravo”.