Ecco le parole della calciatrice giallorossa.
State mettendo bandierine in tanti e importanti stadi europei. Dove volete arrivare in questa competizione?
“È un grande privilegio portare la Roma in questi grandissimi stadi, credo che sia un privilegio per tutte quante noi, un orgoglio importante, ma anche una grande responsabilità che ci vogliamo prendere e ci siamo prese già lo scorso anno giocando al Camp Nou.
Speriamo che ci possano essere altri stadi dove mettere la bandierina, intanto però è bene metterla al meglio domani cercando di fare prestazione prima e risultato poi”.
Dopo la partita con l’Ajax avevi detto: “Andiamo a Parigi per vincere”. Confermi questo oppure vista la classifica pensi che un pareggio possa essere un buon risultato?
“Questa squadra, al di là di chi ha davanti, scende in campo per vincere. Questa è la mentalità che il coach e lo staff ci stanno trasmettendo non solo quest’anno, ma in tutti questi anni.
È la mentalità anche della Roma, portata avanti nel tempo. Credo che questo sia l’obiettivo. Poi, sappiamo di affrontare un avversario molto forte, in uno stadio importantissimo come quello del PSG.
Sarà difficile, ma non facciamo calcoli. Vogliamo entrare in campo per fare i tre punti, poi vedremo alla fine dei 90-100 minuti quale sarà il risultato e tireremo le somme, cercando poi di preparare al meglio la gara successiva”.
Ad inizio stagione parlavate della competizione come se la Roma partecipasse senza avere nulla da perdere. Il mood sembrava questo. Oggi le cose sono cambiate?
“No, nel senso che siamo una squadra che sta giocando la Champions per la seconda volta. Non dobbiamo montarci la testa, come ho detto entriamo in campo per fare risultato, per cercare di portare avanti il nostro modo di giocare e in questa competizione non siamo più una new entry.
Allo stesso modo, però, non facciamo la Champions da tantissimi anni come il Bayern Monaco e il PSG, dobbiamo rispettare questi avversari. Però allo stesso tempo dobbiamo cercare di mettere in campo i nostri valori e le nostre potenzialità”.
Che tipo di sensazioni vi dà vincere tutte le partite, anche l’ultima in rimonta contro il Milan? E questa consapevolezza, vi aiuta anche in match del genere contro avversari come il PSG?
“In realtà, una rimonta c’è stata anche nella partita di andata contro il Milan. Questa mentalità va avanti da tempo, nel senso che le giocatrici arrivate in estate ci stanno aiutando da questo punto di vista, a non mollare mai, a trasmetterci quel qualcosa in più che negli anni precedenti c’è mancato.
È normale quando riprendi una partita così importante, così decisiva, a maggior ragione rientrando da una sosta nazionale ti dà forza e ti fa capire che questa squadra stia iniziando a capire cosa sia la mentalità vincente. Ed è un valore aggiunto. Ma lo abbiamo dimostrato anche a Monaco o in altre occasioni. È un bene che sia così, ci dà forza”.
Senti una responsabilità particolare, maggiore, in occasioni come questa in cui le calciatrici più forti devono far vedere il loro valore?
“Siamo in realtà una grande squadra al di là di chi scende in campo. Abbiamo una rosa molto ampia e il valore di ognuna di noi sia molto alto.
È normale che ognuna di noi deve prendersi la sua responsabilità, sapendo che ogni azione può compromettere in positivo o in negativo una prestazione. Io ho le mie responsabilità in difesa, ma è normale che sia così. Le mie compagne lo sanno, come tutte le altre.
Domani dovremo cercare di sbagliare il meno possibile. Sono una squadra molto forte, soprattutto in avanti. Meno sbaglieremo e meglio sarà per il risultato finale”.
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