Determinante per il primo posto nel girone, la prossima sarà la terza sfida tra queste due squadre nelle competizioni UEFA, dopo i quarti di finale della Coppa UEFA 1995-96: allora, con un risultato complessivo di 3-3 nei due match, furono i cechi a ottenere la qualificazione al turno successivo, grazie ai gol segnati in trasferta.
A spingere i giallorossi ci sarà lo Stadio Olimpico, cornice in cui hanno sempre sconfitto avversarie della Repubbica Ceca, ottenendo tre successi in altrettanti precedenti. Tradizione completamente opposta per lo Slavia, che ha perso sei delle ultime sette trasferte giocate nei maggiori tornei Uefa contro avversarie italiane, pareggiando peraltro la più recente nella fase a gironi della Champions League 19-20 (1-1 contro l’Inter).
Reduce dal 6-0 allo Sheriff Tiraspol, miglior prestazione in termini realizzativi per il club nella fase finale di una grande competizione europea, lo Slavia Praga ha sin qui dato prova di essere una squadra estremamente cinica.
I cechi hanno infatti segnato otto gol, al momento miglior attacco di questa Europa League, a fronte di un indice di Expected Goals complessivo di 3.7. La differenza tra xG e reti realizzate di +4.3 è la più elevata in termini positivi nel torneo in corso, davanti al +2.7 proprio della Roma (sei gol contro un indice xG di 3.3).
Lo Slavia Praga è anche la formazione che nella manifestazione in corso vanta la percentuale realizzativa più alta, 28.6%, che fa fronte a una produzione offensiva di media entità: la formazione di Trpisovsky è infatti 15a per tiri tentati (28) e 13a per conclusioni nello specchio della porta (10).
Dal punto di vista difensivo, invece, sia Roma che Slavia Praga hanno entrambe subito appena quattro tiri nello specchio in questa stagione di Europa League e solo il Qarabag (tre) ne ha concessi meno finora.
Caratteristica peculiare dello Slavia Praga è l’impostazione corale della manovra d’attacco, che coinvolge praticamente tutti gli effettivi senza dare punti di riferimento agli avversari.
Un’autentica cooperativa, nella quale sono già andati a segno ben cinque giocatori dopo le prime due uscite di questa Europa League: solo il Bayer Leverkusen (sei) ne ha mandati in rete di più finora nel torneo. Per quanto riguarda i singoli, Igoh Ogbu è stato certamente uno dei grandi protagonisti di questa prima fase della competizione, nonché uno dei più inattesi.
Il nigeriano è infatti l’unico difensore ad essere riuscito a segnare più di un gol nel torneo in corso (due, entrambi di testa) e nessuno tra i pari ruolo ha effettuato più conclusioni: quattro, di cui ben tre nello specchio della porta, anch’esso un record in relazione ai colleghi di reparto.
Il vero e proprio centro di gravità permanente dello Slavia è invece sicuramente Lukas Masopust, primo tra i suoi per numero di passaggi effettuati (114, almeno 18 in più di qualunque altro compagno di squadra) e riusciti (92), nonché per numero di cross effettuati: ben 10. Esperienza e qualità a servizio di una squadra che vuole continuare a sorprendere.
Iacopo Erba
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