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    Mourinho: "Siamo in un buon momento, Llorente è a disposizione"


    José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Monza, nona giornata di Serie A.

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.

    La Roma affronterà una squadra come il Monza che sta attraversando un ottimo momento di forma. 

    “Anche noi stiamo bene. Veniamo da tre vittorie di fila. Il Monza è ha fatto un buon campionato lo scorso anno, ha preso dei giocatori bravi, sono un’ottima squadra e sarà una gara difficile”. 

    Come stanno Smalling e Llorente? Cosa è successo all’inglese nell’ultimo mese e mezzo? 

    “Non sono la persona ideale per spiegarti nel dettaglio. Quello che ho capito io parlando con il dipartimento medico e con qualche conoscenza che ho su questi temi è che si tratta di un infortunio che provoca dolore ed è difficile lavorare con il dolore, anche se è un tipo di problema in cui a volte bisogna tornare in campo anche con il dolore. 

    C’è un valore di riferimento che si utilizza in diversi club, il VAS, e in tanti tipi di infortuni un livello 2, 3 o 4 significa avere un grande problema. In questo caso invece non c’è un rischio di peggioramento, è un tema di capacità di sopportare il lavoro a questo livello. Chris ha superato questa limitazione, ha lavorato senza la squadra dalla settimana scorsa. Ieri è stato il primo giorno in cui ha lavorato in gruppo ma è stato un lavoro di bassa intensità, tattico e didattico. Lo ha fatto con noi ma non sarà a disposizione. 

    Diego sarà a disposizione domani. Renato e Lorenzo no, nemmeno Kumbulla e Tammy ovviamente ma sono molto felice di averli visti mettere un piede in campo, una cosa che mi fa essere più ottimista. Dybala non ci sarà domani”. 

    Llorente giocherà dal primo minuto? Quando pensa che possa tornare Renato Sanches? 

    “Diego può giocare, sta bene. Domani sarà a nostra disposizione. Il volume di lavoro che ha svolto negli ultimi giorni assomiglia a quello che svolgiamo in partita. Renato continua a non lavorare con la squadra, spero che la settimana prossima possa tornare a lavorare con noi. Lavora già in campo ma a livello individuale”. 

    L'ultima volta che avete incontrato il Monza ci sono state delle polemiche. Palladino ha definito “scandaloso” il comportamento della panchina della Roma: qual è il suo commento su una frase così pesante?  

    “Non sono disponibile ad abbassare così il livello di comunicazione”. 

    Che cosa pensa dal punto di vista tecnico dell’allenatore del Monza?  

    “Non conosco Palladino, ma quando non conosco un allenatore conosco le squadre. Di solito le squadre dipendono dal proprio potenziale e da quello dell’allenatore: il Monza ha fatto un ottimo campionato e che sta facendo di nuovo un campionato di grande qualità è sicuramente perché il suo alleantore è bravo”. 

    La Roma ha il secondo miglior coefficiente tra gol fatti ed expected goals. La squadra è diventata più cinica o è merito dell’arrivo di Lukaku? E domani ci sarà Belotti come spalla del belga? 

    “Faccio un po’ fatica a parlare di questo. Tante volte anche la mia squadra non riceve quello che meriterebbe ricevere. Abbiamo segnato dei gol di squadra bellissimi,  se fossimo stati un’altra squadra, con un altro allenatore ci sarebbe stato un record di reel. 

    Siamo una squadra che a livello di costruzione è migliorata rispetto all’anno scorso. Quando siamo tutti e riusciamo a sviluppare qualcosa con tutti i giocatori più talentuosi insieme giochiamo anche meglio. Ovviamente Lukaku è un giocatore che cambia i numeri dal punto di vista quantitativo. Quando la squadra ha un giocatore come lui che fa 20-25 gol a stagione è normale che cambi. 

    Basta, comunque, paragonare Belotti che ha fatto zero gol in Serie A lo scorso anno e con questa stagione in cui già ne ha fatti tre. Domani Belotti con Lukaku? Non rispondo perché non voglio dare la formazione, ma è ovvio che Paulo sia un giocatore importante per noi per la creatività, per il suo posizionamento in campo, meno statico degli altri ma in quel ruolo siamo messi molto bene con El Shaarawy, Belotti e Azmoun. Siamo messi bene anche con un’assenza importante come quella di Paulo ”. 

    A proposito della vicenda delle scommesse: si è parlato anche di un paio di giocatori della Roma. Loro e la stessa società hanno smentito categoricamente il coinvolgimento. Dal tuo punto di vista, volevo capire le difficoltà che ci sono state parlando con i due ragazzi. 

    “Ho parlato con i miei, non ho parlato con altri, ho parlato con i miei. Con Zalewski abbiamo anche sorriso un po’, ho parlato per primo con lui nel momento in cui non conosceva ancora bene cosa fosse uscito. Poi abbiamo parlato con entrambi. Sono felice di aver parlato con loro. Felice e tranquillo.  

    Sono solo un po’ triste perché in Portogallo hanno fatto una prima pagina titolando su un giocatore di Mourinho coinvolto nelle scommesse. In questo caso prende una dimensione grande, poi quando si arriva alla conclusione che non è vero, la portata della notizia reale è sempre molto inferiore. 

    È un danno all’immagine dei giocatori, sì, se i giocatori non sono colpevoli. E io mi fido dei ragazzi. Abbiamo un rapporto tale per dirmi la verità, anche se poteva essere una verità brutta. Non lo hanno fatto. Mi fido di loro, la società lo stesso. Il Club stesso non fa spesso comunicati ufficiali, stavolta l’ha fatto per questi due ragazzi. E l’ha fatto perché siamo tutti insieme, tutti tranquilli.  

    La situazione con gli altri sarà senza dubbio una situazione legale. Su questo bisogna aspettare e fidarsi della giustizia e se qualcuno ha sbagliato, si paga, di solito”. 

    A inizio stagione aveva detto che Ndicka avrebbe dovuto lavorare con il modo di difendere della squadra. A che punto è del lavoro? Manterrà il posto con i ritorni di Llorente e poi di Smalling? 

    “Difficile rispondere. Negli ultimi 15 giorni non ha imparato nulla da noi perché era in nazionale, dove ha giocato due gare da 90 minuti. Una nazionale forte, che gioca a 4. E non è un dramma, anzi. È un valore in più in un processo di crescita. 

    Non è perfetto, deve imparare anche altre cose, però se dico che Mancini, Karsdorp, altri giocatori che stanno con noi da due anni e mezzo, ancora ogni tanto fanno errori di interpretazione, è normale che un nuovo arrivato possa farli. Ma nelle ultime partite, e principalmente a Cagliari ha fatto una partita super pulita e super equilibrata. Quando siamo tutti disponibili in difesa, siamo cinque senza dimenticare in questo momento Kumbulla. Difficile parlare di chi gioca e chi non gioca, con tutte le partite che abbiamo davanti e se sono tutti a disposizione si può entrare nella dinamica di fare del turnover, ma è già una situazione migliore rispetto a Cagliari in cui avevamo solo Ndicka, Mancini e Cristante di emergenza. Ora abbiamo anche Llorente”. 

    Cosa pensa del figlio di Julen Guerrero che gioca in Primavera lei che ha fatto esordire tanti giovani?  

    “È presto per me. È un ragazzo che è arrivato un paio di mesi fa, si è allenato con noi ogni tanto. Quelli che si allenano sempre con noi sono quelli che conosciamo meglio. L’anno scorso erano altri che purtroppo non sono più qua. Oggi sono più Pagano, Pisilli e Costa. Mi hai visto lì oggi, ma io sono lì sempre. 

    Significa che ho un’attenzione importante per questi ragazzi. Con il figlio di Guerrero non sarà diverso. Se lo meriterà sarà un piacere come per tutti gli altri farlo giocare nella Roma e aprirgli la porta per un futuro diverso. Ma in questo momento è presto per me”.