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    Mourinho: "Mi è piaciuta la reazione dopo l'1-1, vittoria meritata"


    Ecco cosa ha detto mister Mourinho dopo la vittoria della Roma in casa dello Sheriff!

    Che cosa ha capito di questa partita, cosa le è piaciuto di più e cosa di meno?

    “Non mi è piaciuto il primo tempo, né individualmente, né collettivamente. Troppo lenti, senza aggressività, senza il lavoro che avevamo preparato: senza palla, senza il controllo del gioco. Un 1-0 quasi miracoloso, perché non avevamo fatto niente per ottenerlo. 

    Nel secondo tempo, dopo il pareggio, mi è piaciuta la reazione, mi sono piaciuti il gol e le occasioni, mi è piaciuto soprattutto il controllo della partita. Ok, senza grande aggressività, senza grande ambizione, ma abbiamo fatto un bel controllo, nascondendo la palla all’avversario. E secondo me, abbiamo meritato la vittoria, che era la cosa più importante in un girone così, al termine di una partita del genere”.

    Senza colpevolizzare nessuno, nel primo tempo c’erano Renato Sanches - sa qualcosa delle sue condizioni? - e Aouar, che tornava da un infortunio e si vedeva: andava un po’ piano. Poi le cose sono cambiate, quando sono usciti.

    “Hanno entrambi bisogno di giocare, di ritmo, di intensità. Renato purtroppo è questo, è sempre a rischio, è difficile da capire: il Bayern Monaco non lo ha capito, il PSG non lo ha capito e noi fatichiamo a capire. È un grande calciatore, che ha bisogno di giocare. Nell’ultima partita aveva giocato per 45 minuti, ha avuto tre giorni di riposo, di preparazione, era super a posto per giocare oggi altri 45 minuti. Purtroppo, ha sentito qualcosa. 

    Aouar no, Aouar ha avuto un ritmo basso. È quello che io chiamo il ‘ritmo della paura’, dopo un infortunio muscolare. Ha giocato quell’ora, più o meno, di cui lui ha bisogno per recuperare il suo livello”.

    Bove comincia a meritare una maglia da titolare?

    “Sono tutti titolari. Non penso che Bove la meriti per questi trenta minuti meriti di più di quanto meritasse la settimana scorsa o due settimane fa. È un giocatore affidabile, sappiamo quello che può fare. Due anni fa era un ragazzino che andava in prestito in Serie C e oggi è un giocatore che questo potenziale tale da farti fare questa domanda se debba essere o no titolare. È un bravissimo ragazzo”.

    Si aspettava un Lukaku così carico, così in buona forma?

    “Sì, è un calciatore che, con questa struttura fisica, ha bisogno di giocare, di agilità, di coordinazione. E questo si verifica solo accumulando partite, per questo l’ho fatto giocare. 

    Avevo pensato di cambiarlo prima, ma con quattro cambi già fatti e uno mancanti, ho avuto paura che qualcosa potesse succedere qualcosa a qualche giocatore e per questo abbiamo deciso di lasciarci il cambio di Belotti per Lukaku negli ultimi 10, 15 minuti finali. Ma a Lukaku fa comunque bene giocare”.