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    Mourinho: "Non è il risultato che volevamo"


    Dopo il 2-2 casalingo con la Salernitana, mister Mourinho ha commentato con queste parole la prestazione dei giallorossi.

    Una Roma un po’ scarica nel primo tempo, non cattiva come al solito. Molto meglio nel secondo. Poi gli episodi hanno portato questo 2-2. Cosa le lascia questo pareggio?

    “Hai ragione, non è stato un primo tempo di grande intensità, di grande voglia di giocare. C’è stata anche poca concentrazione. Magari per i tanti cambi, e magari la colpa è mia. Però, la mia situazione non è facile: ho una finale da giocare e tanti calciatori stanchi, al limite. Ci sono dei cambi praticamente obbligati, già concordati prima della partita. Non è facile fare questa stagione. 

    Poi è stata una gara difficile, la Salernitana ha giocato una finale di Champions, come piace a me, perché è così che si deve fare nel calcio. Non è una critica, è così. Hanno giocato una finale di Champions e l’hanno fatto bene. 

    Pairetto ha diretto bene come sempre. Fa sempre il suo lavoro bene. 

    Non è il risultato che volevamo, ma il risultato è questo. Adesso mancano due partite di campionato e una finale. Ovviamente, la finale è più importante. Ma abbiamo due gare da giocare”.

    Non ha la sensazione, con la penalizzazione di 10 punti della Juventus, di avere lasciato oggi un’occasione?

    “Saperlo solo con due partite che restano è uno scherzo. Lo è per noi, lo è per tutti. Lo è anche per la Juve: prima fuori dalla Champions, poi dentro, ora di nuovo fuori. Se me lo dicono prima di Monza, prima di Bologna, certamente il nostro approccio al campionato sarebbe stato diverso. 

    Però, sapendo che la Juve aveva riottenuto i punti e che la nostra occasione migliore sarebbe stata la conquista dell’Europa League, ci ha portato a seguire proprio questa strada. Mi dispiace per Max Allegri e per i suoi calciatori, che sono dei professionisti come me e hanno vinto quei punti sul campo e adesso li perdono, ma per quanto riguarda il campionato, cambia qualcosina”.

    Ha compromesso il campionato questo +10/-10?

    “Secondo me sì. Però non ne voglio parlare più. Preferisco dire che mi dispiace per i professionisti, che lavorano come me e hanno fatto i punti dentro al campo, e che pagano, non lo so, per i dirigenti, per la società, che hanno sbagliato. Ma mi dispiace per i miei colleghi professionisti”.

    Come sta Paulo Dybala?

    “Male”.

    E fra dieci giorni?

    “Non lo so”.

    È ottimista?

    “No”.

    Qual è invece la condizione degli altri giocatori che hanno dato delle risposte sul campo?

    “Smalling ha giocato novanta minuti, El Shaarawy ha giocato novanta minuti, Gini non novanta ma tanti. Non so se quello di Mady (Camara, ndr) sia un infortunio o sia solo stanchezza. Celik sta benino, e ha recuperato. Vediamo Spinazzola”. 

    Con la Fiorentina è una sorta di allenamento in vista della finale?

    “Un allenamento serio. Andremo a Firenze con serietà. Ovviamente faremo dei cambi, e ne faremo sicuramente ancora di più. Però con serietà. E faremo il meglio possibile”.

    Non so se qualcuno le ha ricordato che tredici anni fa esatti lei vinceva la Champions con l’Inter: ce la possono fare adesso con il City, secondo lei?

    “Tredici anni fa è storia. Adesso è il loro momento di fare la storia”.