Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Da Haarlem alla Sud: Roel, l'olandese volante per amore della Roma


Vola a Roma ogni volta che può. Non sa una parola di italiano, però canta in Curva Sud. Non è riuscito a trovare un biglietto per Tirana, però il suo cuore sarà lì

Vola a Roma ogni volta che può. Non sa una parola di italiano, però canta in Curva Sud. Non è riuscito a trovare un biglietto per Tirana, però il suo cuore sarà lì.

Perché la Roma è ovunque, la Roma è dove sono i romanisti.


In Curva Sud dicono che vieni dall'Olanda per vedere ogni partita della Roma: è vero?

"Assolutamente sì! Prima del Covid provavo a esserci in ogni partita in casa. Diciamo che su dieci match, in otto o nove riuscivo ad esserci regolarmente. Nella prima parte di stagione di solito è più semplice esserci, nella seconda metà c’è qualche difficoltà in più perché date e orari vengono fissati con poco anticipo.

A volte ho viaggiato per Roma per tre volte in una sola settimana. Ovviamente con il Covid e con le successive restrizioni è diventato più complicato viaggiare, e anche in questa stagione non sono stato in Curva Sud tutte le volte che avrei voluto".

Da quanto tifi Roma? Com'è sbocciato questo amore?

"Ricordo che nel 2002 tifavo solo e soltanto per la Roma. Non ricordo esattamente quando sia iniziato. All’epoca non era ancora possibile vedere tutte le partite in diretta e ricordo che guardare la mia prima gara di Serie A fu speciale. Neanche ricordo quale fosse la squadra avversaria, ma ho memoria dei fumogeni, dei petardi, dell’atmosfera e soprattutto del tifo intenso. Che non si fermava mai. Una passione mai vista prima.

La Roma aveva una squadra fantastica e amavo il calcio italiano, ma la scintilla vera fu la passione che vedevo e sentivo in ogni partita che giocavamo".

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Non parli italiano, ma ci risulta che canti tutti i cori della Sud. Come fai?

"Sì, conosco quasi tutti i cori e mi piace cantarli per tutto il tempo della partita. Molti dei vecchi cori li imparai cercando dei video su Internet. Poi cercavo i testi e ascoltandoli e ripetendoli tante volte li imparavo bene. Ora è molto più facile grazie a YouTube.

Ancora non riesco a comprendere l’italiano parlato o a parlarlo io, ma quando lo leggo lo capisco sempre meglio. Comunque, quando sono allo stadio, spero che sia passabile quando canto in italiano o in romano!".

Qual è il coro più bello, secondo te?

"Mi piacciono tutti. Negli ultimi anni se ne sono aggiunti alcuni nuovi che esaltano tutto lo stadio ed è sempre bellissimo. A parte i cori, provo qualcosa di speciale quando cantiamo canzoni come 'Roma Capoccia' o 'La società dei magnaccioni' dopo le partite.

Secondo me, quella è la dimostrazione del legame vero della Roma con la città, la sua storia e la sua cultura. Questo rende ancora più speciale quando canto una canzone come 'Lella'. Comunque, per me l’importante è che si canti. A prescindere dal coro".

Andrai a Tirana?

"Mi sarebbe piaciuto! Non ho avuto fortuna nel sorteggio e non sono riuscito a completare la procedura di acquisto sul sito della UEFA quando sono usciti i biglietti".

Cosa ci dici del Feyenoord?

"Quando si parla di Feyenoord, penso che a tutti torni in mente il comportamento di alcuni dei suoi tifosi nel centro di Roma qualche anno fa. Come olandese, provai imbarazzo per quello che fecero. Come squadra, credo che Slot stia facendo meglio di quanto valgano individualmente i suoi giocatori.

Detto ciò, credo che abbiano dei limiti, accentuati dall’infortunio di Malacia, terzino sinistro e nazionale olandese. Il Feyenoord è più forte rispetto al Vitesse, ma in una ipotetica scala di valori è più vicino a loro rispetto all’Ajax. Secondo me, abbiamo otto probabilità su dieci di vincere. Spero di non sbagliarmi".

Spesso diciamo che la Roma è come una mamma per noi: cos'è la Roma per te?

"La Roma è come la vita. E come nella vita, sogniamo in grande ma troppo spesso subiamo delle delusioni. Le superiamo, sognamo ancora e di nuovo rimaniamo delusi. Ma poi arriva il giorno in cui, nonostante tutto, raggiungiamo il nostro sogno e tutta la sofferenza passata acquisisce un senso. E si ricomincia".