A voler dare i numeri, ad oggi, sono 23 le partite disputate dalla Roma con questa maglia tra campionato e coppe. Blu notte, appunto. Se il pensiero di molti può andare alla serata di Coppa delle Coppe nel principato di Monaco del 1992, in Monaco-Roma 1-0 gol di Rui Barros, la prima gara in cui la squadra giallorossa scese in campo con una casacca blu con inserti giallorossi, non si tratta ovviamente dell’unico esempio.
C’è stata, ad esempio, una trasferta in Germania nel dicembre 2000 che fu un vero e proprio trionfo. Una gemma, incastonata nella stagione tricolore 2000-2001, che avrebbe potuto regalare anche grandi soddisfazioni europee se nella gara di Anfield contro il Liverpool le cose fossero filate in una maniera diversa. E se un’assegnazione di rigore non si fosse trasformata in un’indicazione di calcio d’angolo. Tutt’altra storia.
Il 7 dicembre 2000 la squadra guidata da Fabio Capello scende in campo al Volk Spark Stadion di Amburgo nel ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa UEFA. Si viene dall’1-0 dell’andata, con il gol decisivo di Gianni Guigou, complice anche un’incertezza del portiere tedesco avversario, Butt. Il match in Germania non si preannuncia una passeggiata, anche perché l’Amburgo è una retrocessa dalla Champions League, competizione in cui aveva affrontato e inguaiato la Juventus di Zinedine Zidane.
Proprio il fuoriclasse francese nell’incontro del Delle Alpi si era fatto espellere per una testata al difensore avversario Kientz. Gesto per cui rimedierà 5 turni di squalifica, sanzione che sconterà anche nella stagione successiva nel Real Madrid, saltando il confronto all’Olimpico in Champions League contro la Roma dell’11 settembre 2001. Amburgo, Germania, Berlino. Uno spoiler di quello che sarebbe successo nel 2006 nella finale del Mondiale.
Amburgo-Roma, si diceva. La formazione tedesca, che nel 1983 aveva vinto la Coppa dei Campioni ai danni della Juventus con un gol di Felix Magath, intende ripetere lo scherzetto ad un’altra italiana. Stavolta contro la formazione della Capitale.
Magari contando anche sull’apporto del suo numero 10, quel Thomas Doll che aveva vestito la maglia della Lazio nei primi anni 90 e che in quell’Amburgo è un uomo d’esperienza, trentacinquenne, a cui affidarsi nei momenti di bisogno.
Tuttavia, nell’undici iniziale del tecnico Pagelsdorf, Doll parte dalla panchina. Tra i titolari da tenere in considerazione, in attacco c’è Sergej Barbarez, fantasista bosniaco che in Bundesliga diventerà un’istituzione. In mediana spazio anche al danese Stig Tofting.
Centrocampista di quantità, abbastanza grezzo, ruvido, ma di enorme sostanza. Aveva incrociato in nazionale l’Italia di Totti, con cui si creò una sorta di assonanza linguistica nella lettura del cognome. Tofting, Totti.
In questa occasione, però, il 10 resta fuori per turnover, in vista dell’impegno di campionato di tre giorni dopo contro l’Udinese all’Olimpico (dove segnerà uno dei gol più belli della carriera, di sinistro al volo). C’è Nakata sulla trequarti, a supporto del tandem di attacco tutto italiano Montella e Delvecchio.
Anche Batistuta si accomoda insieme alle riserve, con tanto di copertina di lana per affrontare le rigide temperature tedesche. In tribuna si nota una presenza d’eccezione, l’attrice Sabrina Ferilli che qualche mese dopo avrebbe mantenuto una promessa. In campo è un monologo tutto romanista. Nel primo tempo segna Aldair, ipotecando la qualificazione. Poi, nella ripresa, nonostante entri anche Doll, Delvecchio e Samuel rifiniscono il tabellino dei marcatori.
A siglare un tondo 3-0 in trasferta in Europa, il primo della storia giallorossa. Sì, la Roma prima di allora non aveva mai vinto 3-0 fuori casa in una competizione europea. È il pass necessario per gli ottavi di finale di Coppa UEFA. Si tratta, dunque, di un match storico.
Pure per un altro fatto. Amburgo-Roma del 2000 è la prima partita trasmessa dalla neonata Roma Channel sul bouquet Stream, in diretta e in versione integrale. Con il commento tecnico di Paolo Poggi, attaccante nella rosa di Capello, che poi a gennaio passerà al Bari. Una partita vinta, stravinta con la maglia blu.
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