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Ginulfi compie 80 anni: "La Roma è una cosa seria per me"


Compie oggi 80 anni Alberto Ginulfi, storico portiere giallorosso per undici stagioni tra gli anni 60 e gli anni 70.

Nativo del quartiere di San Lorenzo, ha legato gran parte della sua carriera alla Roma. E ancora oggi coltiva un rapporto viscerale con la sua squadra, seguendola ogni domenica. “Mio padre aveva la tessera di socio vitalizio quando il presidente Sacerdoti lanciò questa iniziativa – racconta Ginulfi in un’intervista rilasciata al match program del Club nel 2019 – Andavo a vedere le partite con lui al vecchio Stadio Nazionale. Quello che poi è diventato il Flaminio. Poi sono sceso in campo anche io e mi sono tolto belle soddisfazioni con la maglia giallorossa”.

201 presenze complessive, due Coppa Italia vinte e anche la soddisfazione di un Anglo Italiano nel 1972. “Tantissimi ricordi. Abbiamo vinto due Coppa Italia: una nel 1964, l’altra con il sottoscritto in porta, da titolare, nel 1969. Mi porto nei ricordi tante sfide ad ottimi livelli, l’esordio in casa contro il Vicenza. Tuttavia, ci ho messo tempo per diventare il titolare. Sono capitato nelle stagioni di Cudicini, poi di Panetti, ma ad un certo punto è stato il mio momento. La Roma mi ha cambiato la vita”.

Un episodio chiave dei suoi anni nella Roma è un rigore parato a Pelè in un’amichevole con il Santos. “La storia è nota, l’ho raccontata più volte e mi fa piacere. Era il 1972, all’Olimpico si giocò un’amichevole con il Santos. Intercettai quel rigore e a fine incontro Pelè mi fece i complimenti, regalandomi la maglia, che ancora conservo oggi nella mia casa insieme ad altri cimeli raccolti nel corso del tempo. Però ne ho giocate pure tante altre di partite, eh. Mica solo quella…”.

Racconta cosa significano per lui quei due colori: “Per me la Roma è sempre stata una cosa molto importante per la mia vita e per la mia famiglia. Guardo ogni partita, non me ne perdo mai una. La Roma è una cosa seria, per me”.

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