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    Rizzitelli: Io e la Roma in dieci immagini


    L'amore per questi colori dell'ex attaccante giallorosso in dieci foto e dichiarazioni

    Per festeggiare Ruggiero Rizzitelli nel giorno in cui compie 53 anni, vi riproponiamo una gallery con le immagini più belle della sua carriera e con le sue dichiarazioni più "romaniste". Sono la preziosa eredità di un'intervista emozionante, concessa dal bomber a Roma TV.

    1. LA PRIMA ROMA

    “Quando sono arrivato alla Roma (nel 1988, ndr) questi grandi campioni mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Mi hanno fatto sentire uno di loro”.


    2. IL PRESIDENTE

    “Dino Viola è stato un signore, prima che un Presidente. Nel giorno della mia presentazione ero spaventato, ma lui mi prese a braccetto. Mi fece da chioccia. Dino Viola ha fatto di questa Società una famiglia”.


    3. IL PRIMO GOL

    “Ricordo ancora l’emozione incredibile che ho provato dopo il mio primo gol (Roma-Lecce 1-1, 23 ottobre 1988, ndr): ho esultato sotto la Sud. Sotto la mia Curva. E ho sentito il primo coro dedicato a me. Era quello che sognavo”.


    4. IL TEDESCO VOLANTE

    “Rudi mi ha aiutato tantissimo. Portavo l’acqua per lui: se lo meritava. Un giorno ero distrutto dalla fatica. Voeller allora si avvicinò e mi disse di restare tranquillo. Perché lui avrebbe corso per me”.


    5. IL GOL DELL'1-1 AL DERBY DEL '91

    "Pensavo ai romanisti, che sarebbero andati a lavorare il giorno dopo. In questo gol c'è stata la rabbia del tifoso che segna alla Lazio, sotto la Sud: io mi sono sempre sentito un tifoso in campo".


    6. ROMA-BROENDBY

    "Vedevo la squadra spenta, giocava senza cattiveria. Allora urlai ai miei compagni. Suonai la carica. La Roma cambiò mentalità e riuscimmo a vincere".


    7. LA CURVA

    "La Sud è fondamentale per la Roma, per l'ambiente. Per la squadra. La Curva ti dà l'entusiasmo. Ti trascina nei momenti difficili".


    8. LA SCONFITTA IN FINALE DI COPPA UEFA

    "Quel pianto mi fa ancora male. Credo, però, che la gente abbia ammirato quella squadra: non eravamo dei grandissimi campioni, ma nessuno può dire che non ci mettessimo il cuore".


    9. TOTTI

    "Ho avuto l'onore di far esordire Totti al mio posto (Brescia-Roma, 28 marzo 1993, ndr). Ricordo quando Boskov a Brescia mi invitò a lasciare il campo per far entrare quel ragazzino, che in allenamento già dimostrava una grande personalità".


    10. L'AMORE PER LA ROMA

    "Io vivo di Roma. A mio figlio Gianluca ho insegnato la romanità. Questa passione è viscerale. Se penso ai tifosi romanisti mi inchino e dico grazie".