Nick Brown ci fa conoscere da vicino il nuovo idolo della Roma…
1. In Bosnia ed Erzegovina, Džeko è conosciuto come “Bosanski dijamant”, più o meno il “diamante bosniaco”. Questo soprannome gli è stato affibbiato nel 2009 dal commentatore bosniaco Marjan Mijajlovic, che aveva appena assistito a un gol pazzesco siglato da Džeko in una gara contro il Belgio.
2. Ha esordito in nazionale maggiore contro la Turchia il 2 giugno 2007. Non poteva esserci esordio migliore. Con la Bosnia sotto 2-1, Džeko segnò il gol del pareggio con un’incredibile volée; la sua nazionale vinse poi la partita con il punteggio di 3-2.
3. Se devi diventare il capocannoniere della storia della tua nazionale, non puoi che farlo con stile. L’8 settembre 2012 la Bosnia ed Erzegovina sconfisse il Lichtenstein per 8-1, con una tripletta di Džeko. I tre gol gli fecero raggiungere quota 24 in nazionale, due in più di Elvir Bolic che, fino a quel momento, deteneva il record.
4. Edin detiene record anche al di fuori del suo paese. Nella stagione di Premier League 2011-12, Džeko è diventato il primo giocatore del Manchester City a segnare quattro reti in una sola partita. La partita da sogno disputata contro il Tottenham Hotspur è stata teatro, inoltre, della tripletta “perfetta”, un gol di destro, uno di sinistro e uno realizzato di testa.
5. Se ancora non era una leggenda nella sua terra natale, lo è certamente diventato dopo aver trascinato la Bosnia ed Erzegovina ai Mondiali brasiliani del 2014. Le dieci reti realizzate nei match di qualificazione hanno consentito alla sua nazionale di partecipare per la prima volta a un torneo internazionale di spicco.
6. Edin diventerà il nuovo idolo di ragazzi e ragazze di fede giallorossa ma, durante l’infanzia trascorsa a Sarajevo, è stato un attaccante del Milan ad averlo colpito. Da quando Edin ha iniziato a seguire il calcio, Andriy Shevchenko è sempre stato il suo giocatore preferito.
7. Considerando quanto prolifico sia stato, sia a livello di club che di nazionale, è difficile immaginare che all’inizio della carriera Edin non giocasse nel ruolo di attaccante. Era infatti un centrocampista, dove faticava così tanto da far credere a molti che non sarebbe mai riuscito ad affermarsi ad alti livelli. Dopo aver cambiato squadra, paese e ruolo, Džeko non è più tornato indietro.
8. Tutti in Bosnia hanno una storia riguardante la guerra da raccontare ed Edin Džeko non è da meno. Mentre molti dei suoi compagni di nazionale abbandonavano Sarajevo durante l’assedio della città, la famiglia di Edin si rifiutò di fuggire. Dopo aver cambiato casa più e più volte, dai 6 ai 10 anni Edin si ritrovò a vivere dai suoi nonni in un appartamento seminterrato, con una sola camera da letto, assieme ad altri 12 membri della famiglia. Dieci anni dopo, Džeko è diventato il primo ambasciatore bosniaco dell’UNICEF.
9. Considerando quanti soldi sono stati spesi per assicurarsi le sue prestazioni, i dirigenti del suo primo club rimpiangeranno probabilmente il giorno in cui Džeko fu venduto per quattro soldi. Dopo aver faticato a trovare la via del gol nelle file dello Zeljeznicar, un dirigente affermò di aver “vinto alla lotteria” quando la compagine ceca del Teplice pagò appena 30.000 euro per l’allora diciottenne Džeko. Un errore madornale.
10. Con circa 1.400 tweet, Edin è molto attivo sui social network. Più di 1,3 milioni di appassionati seguono il suo account Twitter @EdDzeko e crediamo che saranno ancora di più dopo che avrà segnato il suo primo gol in maglia giallorossa!
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