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Mario Rui: “Mi sono sentito come un ragazzino”

Mario Rui: “Contento, mi sono sentito un ragazzino”

Il portoghese, rimasto in campo per 62 minuti, ha confessato di aver avuto buone sensazioni in campo e ci ha tenuto a ringraziare giocatori e staff sia della Primavera che della Prima Squadra per il supporto ricevuto in questi mesi

"Le sensazioni sono state positive: mi sono sentito come un ragazzino, come se fosse la prima volta che giocavo” ha detto Mario Rui a fine gara. “Ci tengo a fare un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi della Primavera e anche al mister De Rossi e al suo staff. Ma anche ovviamente a chi non è presente oggi, ossia allo staff medico, ai miei compagni di squadra e allo staff tecnico di Spalletti”.

Sei stato molto partecipe alle azioni...

"Da quando sono rientrato mi sono allenato con loro ogni giorno. Devo quindi molto a loro che mi hanno dato la possibilità di allenarmi e riprendere la condizione. Tanti di questi ragazzi e il mister li porterò sempre dentro i mio cuore".

Abbiamo visto un tuo bell'intervento in scivolata: che sensazioni hai provato?

"Sinceramente vi confesso che non avevo ancora provato la scivolata, quindi in quell'episodio ho pensato di provare e vedere come andava. Il ginocchio sta bene e io anche. Dopo quell'intervento in tackle ho capito che potevo liberarmi mentalmente...".

Si può dire che ora, seppur con qualche mese di ritardo, inizia la avventura con la Roma?

"Sì, si può dire. Sono molto contento e mi ha fatto davvero piacere l'affetto ricevuto dai tifosi giallorossi. La gente cercava infatti di tirarmi su e questo mi ha dato forza. Spero quindi ora di ripartire meglio".