Iniziamo la nostra rassegna del 2017 giallorosso. Il primo capitolo è dedicato all'arrivo di Monchi, come nuovo direttore sportivo del Club. Abbiamo chiesto ricordi e pareri a sei tifosi, tre Italiani e tre statunitensi. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Daniele Trombetta / @Dtrombetta87: “Quando s’iniziò a fare il nome di Monchi alla Roma era un po’ come quelle favole a cui vuoi credere perché sono così belle da non poter fare a meno di pensarci. La sua fama lo precedeva”.
Bren / @BrenCdT: “Ero scettico sulle voci di un suo probabile arrivo, perché le opzioni non gli mancavano: non mi avrebbe sorpreso se avesse fatto la scelta più semplice di tutte, come una squadra di Premier League o una con un ricco petroliere come proprietario. L’ufficialità del suo arrivo alla Roma mi ha incredibilmente sorpreso! È stato davvero bello sapere che la Roma era sulle tracce di uno dei migliori candidati per un ruolo del genere. Sarà interessante vedere come metterà la sua impronta sulla squadra nei prossimi anni”.
Wayne Girard / @WayneinRome: “Non mi dispiaceva particolarmente salutare Walter Sabatini: ero pronto per il prossimo capitolo. Non pensavo che Monchi scegliesse la Roma – il PSG aveva mostrato tutto il suo interesse e sappiamo tutti che quando vogliono qualcosa riescono a prendersela. Quando ho visto una sua foto allo stadio dei Boston Celtics ho pensato “cavolo, allora è vero!”.
Francesco Costa / @francescocosta: “Quando ho sentito le voci di un probabile arrivo di Monchi mi sembrava un'ipotesi molto coerente. Se si mettono in fila le scelte operate dalla società negli ultimi anni, emergono alcuni principi chiari nella scelta dei dirigenti: persone carismatiche, ambiziose, con grande conoscenza del calcio, capacità di rischiare, autonomia di pensiero e anche una certa sensibilità umana. Gente come Walter Sabatini o Franco Baldini, appunto, come Mauro Baldissoni o Umberto Gandini. Da questo punto di vista Monchi mi sembrava uno di noi prima ancora di diventarlo. Uno da Roma. Poi ho pensato a un'altra cosa: ero orgoglioso del fatto che la Roma fosse in prima fila per assumere uno dei dirigenti sportivi più celebrati d'Europa. Questo a prescindere dall'esito della trattativa. Vogliamo tutti una Roma arrogante, che si contenda i migliori dirigenti e i migliori calciatori in circolazione: la Roma lo stava facendo”.
John Solano / @Solano_56: “Ero davvero esaltato all’idea di un suo arrivo. Monchi è uno dei direttori sportivi più rispettati, uno dei più bravi nel valutare i talenti del calcio mondiale. Ho un’altissima opinione del suo percorso professionale in Spagna. Quello che è riuscito a ottenere è sensazionale”.
@BrenCdT: “Non seguivo la Liga così da vicino, ma non serve essere un fan accanito di quel calcio per riconoscere le qualità che ha Monchi nell’andare a scoprire talenti e poi, al momento giusto, ricavarne il massimo profitto. Una persona in grado di tenere il Siviglia a così alti livelli merita senza dubbio un plauso”.
@WayneinRome: “Ero colpito ma anche invidioso: perché un club molto più piccolo della Roma riusciva a prendere talenti di livello e a vincere trofei in Europa? Quando Franco Vazquez è passato dal Palermo in Spagna, ero sorpreso che non fosse rimasto in Italia. Ma dietro a tutto questo c’era Monchi: lo aveva osservato e avevo capito che un acquisto così studiato non poteva che essere fatto da un direttore sportivo sofisticato come lui”.
@francescocosta: “Ho una passione per le persone che vedono le cose prima degli altri, quindi ero molto affascinato da una figura come quella di Monchi. Da una parte il calcio è affollatissimo di persone stracompetenti che passano ogni giorno della loro vita a tentare di scoprire prima degli altri i campioni del futuro, guardando centinaia di partite l'anno e cercando ossessivamente indizi in ogni controllo di palla, in ogni passaggio; dall'altra parte ci sono giovani calciatori con grandissimo potenziale che sono destinati a venire fuori a un certo punto, e tutto dipende da chi è il primo ad accorgersene e accaparrarseli. Negli ultimi anni in molti casi quel primo è stato Monchi. Se poi ci aggiungi anche i risultati raggiunti a livello europeo, si capisce perché Monchi è così rispettato”.
“Il lavoro fatto al Siviglia e le conquiste ottenute in Europa sono sempre state motivo di grande stima, ammirazione e anche un po’ d’invidia”.
- Daniele Trombetta
@francescocosta: “Quando ho visto le immagini del suo saluto con i tifosi del Siviglia ho capito che una persona capace di creare quel tipo di legame – forte come non riesce a moltissimi calciatori, figuriamoci a un dirigente – non avrebbe avuto nessun problema a comunicare con i tifosi e i calciatori anche in una piazza delicata come Roma. Allo stesso modo, però, uno con la sua carriera poteva anche arrivare a Roma e voler stravolgere tutto, ricominciare da zero per fare a modo suo: e invece ho apprezzato la sua capacità – che ha mostrato durante la prima sessione di mercato – di costruire su quanto c'era già. La Roma è stata integrata e migliorata in ogni reparto – e dobbiamo ancora vedere il meglio di Schick e Karsdorp, i due calciatori per cui ha speso di più”.
@Solano_56: “Apprezzo l’onestà di Monchi, in particolare con i media e con i tifosi. È un calciatore diventato direttore sportivo e sembra capire molto bene quello che i giocatori si aspettano da un dirigente”.
Andrea Cardoni / @andrecardoni: "Sarei un tifoso, anzi forse è meglio dire che “sono della Roma” e vorrei che la mia squadra fosse sempre forte e, preferibilmente, vincesse sempre. Da quello che ho potuto vedere, dal poco tempo che è in Italia, sembra essere uno che il suo lavoro lo sa fare, ma sinceramente penso di non essere in grado di poter dare un giudizio su una persona che fa un mestiere, come quello del direttore sportivo, di cui non saprei dire dove inizia e dove finisce. Spero, gli e ci auguro, che tutto vada bene".
@BrenCdT: “Mi riservo di dare il mio giudizio su Monchi dopo qualche finestra di mercato in più. Il suo mercato estivo sarà ricordato per due acquisti chiave: Kolarov e Schick. Il primo è stato finora il miglior terzino sinistro del campionato e Monchi se lo è assicurato per poco: bisogna fargli i complimenti per questa mossa. Sembra che Schick sia ancora in fase di crescita, ma è solo una questione di tempo e partite prima che esploda definitvamente”.
@WayneinRome: “Quando l’ho visto con Totti, mi ha veramente fatto felice. Monchi sa con chi circordarsi per capire al meglio l’ambiente, è venuto qui con grande umiltà. La sua relazione con la squadra e i tifosi dimostra che non è soltanto un dirigente trasparente e onesto, ma è anche una brava persona. Queste, oggigiorno, sono qualità rare”.
“In merito alla sua prima finestra di mercato, voglio ancora aspettare un po' per dare il mio giudizio. Una cosa, però, è certa: l’arrivo di Schick è stato davvero un gran colpo, penso che ci siamo aggiudicati uno dei migliori attaccanti in circolazione. Kolarov è stato senza dubbio il miglior giocatore della stagione finora ed è stato accquistato per due soldi. È stata soltanto la sua prima finestra di mercato, ma penso che con un po’ di tempo ci farà vedere tutto il suo potenziale”.
@Dtrombetta87: “Il suo arrivo a Trigoria ha portato entusiasmo, esperienza, professionalità e tanto calore. Una piazza come quella andalusa, paragonabile a quella romanista per passione e senso di appartenenza, ha fatto sì che Monchi entrasse subito in forte sintonia con il tifo romanista, che vede in lui un leader molto vicino al popolo. Il mercato estivo ha dato grande entusiasmo mettendo subito in luce le sue intuizioni e capacità nella scelta dei giocatori giusti, su tutti l’affare Kolarov: miglior acquisto della Serie A per rapporto qualità/prezzo”.