Accolto dal grande entusiasmo dei tifosi dopo la prima fortunata esperienza italiana con l'Inter, Angelillo arriva alla Roma nell'estate del 1961 e in quattro stagioni conquista due trofei: subito la Coppa delle Fiere l'11 ottobre del 1961 e quindi, tre anni più tardi, la prima Coppa Italia della storia romanista. Mette insieme 138 presenze totali con 31 gol, segnati giocando indifferentemente da regista avanzato o centravanti. Soprattutto, Angelillo rimane nella storia giallorossa tra i grandi artefici di stagioni indimenticabili. Ai familiari va l'abbraccio affettuoso di tutta la famiglia romanista.
Così lo ha ricordato oggi Giacomo Losi in un intervento a Roma Radio:
"La scomparsa di Angelillo mi addolora. È stato un calciatore fortissimo e intelligente, un sudamericano atipico. Ce n'erano pochi come lui: era un giocatore a tutto campo, era lui a iniziare le azioni, aveva una grande personalità. Era uno degli ispiratori del gioco della squadra, quando non sapevi cosa fare bastava affidargli la palla. Era anche una grande persona, un ottimo compagno di squadra: non era difficile essere suo amico.
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