Impresa, quest'ultima, che in un singolo campionato di Serie A non le riesce da aprile 2022, quando i giallorossi centrarono un filotto di 12 gare senza incappare in sconfitte. Ma la squadra di José Mourinho, a caccia di punti per poter scalare la classifica e riaffacciarsi in zona Champions League, dovrà fare i conti con lo Spezia di Luca Gotti.
I bianconeri sono imbattuti da cinque sfide nel massimo torneo, hanno un ruolino di marcia – dallo scorso 8 novembre – speculare a quello della formazione capitolina: due vittorie, tre pareggi, sei gol fatti (soltanto uno in meno della Roma) e quattro subiti.
Nove punti, nel periodo, portati a casa, ovvero lo stesso bottino che avevano messo assieme in tutte le precedenti 13 gare disputate nella Serie A 2022-23. Lo Spezia ha raccolto 12, dei 18 punti complessivi (il 67%), in gare casalinghe.
Delle 9 sfide interne di questo torneo, gli aquilotti ne hanno persa soltanto una (contro la Fiorentina, poi 6 pareggi). Inoltre, dopo una serie di 15 match consecutivi con gol al passivo, ha blindato la porta nelle ultime due uscite di campionato.
L’impronta data allo Spezia dall’arrivo di Luca Gotti a inizio campionato è abbastanza evidente. Una squadra meno spettacolare nel gioco, che si perde poco in fraseggi.
I liguri sono quartultimi per numero di passaggi effettuati (6713), dopo Lecce, Verona e Cremonese, ma sono più quadrati e soprattutto fisici dalla cintola in giù, con una difesa che vanta il record di maggior numero di palloni conquistati nel terzo di campo difensivo nel torneo in corso: ben 513.
Palloni che poi vengono subito catapultati dal reparto arretrato verso Nzola e compagni, come testimoniato dal fatto che lo Spezia è la quarta squadra per lanci lunghi (281), alle spalle di Verona, Lecce e Torino in questo campionato.
E se i liguri perdono punti nel confronto con i capitolini sulla percentuale di duelli vinti – 46% vs 52% dei capitolini, soltanto il Milan ha fatto meglio finora dei giallorossi – la squadra di Luca Gotti lotta fino all’ultimo, soprattutto al Picco, dove ha recuperato sei punti da situazioni di svantaggio in questa Serie B: nessuna ne conta di più nelle sfide interne.
Spezia sempre più Nzola-dipendente. Non è una frase fatta, ma sono i numeri a testimoniarlo. L’attaccante angolano, vero e proprio catalizzatore di palloni, si sta dimostrando sempre più importante nello scacchiere creato da Luca Gotti: è il secondo miglior marcatore di questo campionato con nove reti, alle spalle soltanto di Victor Osimhen (12).
Ha messo la firma sul 69% (9/13) delle reti segnate dalla formazione ligure; è il giocatore che ha portato più punti, grazie alle reti realizzate, alla propria squadra in questa Serie A (12); è il calciatore dello Spezia con più minuti collezionati (1597) nel torneo in corso.
Inoltre, Nzola potrebbe andare in doppia cifra di marcature per la seconda volta in Serie A, con la maglia degli aquilotti, dopo il 2020-21: nessun altro giocatore ligure ha mai segnato almeno 10 gol in un singolo massimo campionato. Un po’ in ombra finora, invece, Emmanuel Gyasi che in questo torneo ha realizzato soltanto un gol nelle 16 partite, tutte da titolare, anche se questo è arrivato proprio al Picco, contro l’Atalanta, a inizio gennaio.
Duttile, con grande facilità di corsa e senso tattico, il capitano della squadra ligure, nello scorso campionato, aveva segnato tre reti a questo punto della stagione, chiudendo poi il torneo con sei marcature: meno soltanto di Daniele Verde (8).
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