Ecco le parole del tecnico giallorosso.
Probabilmente, questo è il match più abbordabile del girone. Che momento è per voi?
“Intanto, di abbordabile in Europa non c’è niente. Sono tutte partite molto complicate, molto difficili. Questo è un buon momento per noi, dopo l’esordio con lo Slavia vogliamo proseguire il cammino positivo. Abbiamo un’opportunità importante, in un grandissimo stadio.
Cercheremo i tre punti, di imporre la gara, di far noi la partita. In Europa di scontato non c’è nulla, di abbordabile non c’è nulla, si gioca sempre al massimo dell’intensità”.
Al netto di pali, traverse, la squadra viene da tre 1-0 di fila. Si aspetta un’altra partita del genere o stavolta sarà diverso?
“Questa è una squadra che nel loro campionato domina le gare, in Champions contro il Wolfsburg ha difeso dietro la palla. Dipenderà molto da come noi cercheremo di interpretare la partita sin dall’inizio. Se dimostreremo dominio, loro saranno costrette a restare più indietro. Altrimenti, se faranno la partita aggredendoci, dovremo fare noi più attenzione e abbassarci un po’ di più.
Loro metteranno in campo fisicità, perché ce l’hanno. Dobbiamo aspettarci questo. L’obiettivo è di puntare a dominare la gara, anche se abbiamo avuto qualche difficoltà. Le partite non devono sempre finire 5-0, l’importante è portarla a casa tipo come abbiamo fatto con il Como domenica. L’importante era riuscire a conquistare i tre punti”.
A che tipo di assetto tattico sta pensando? Difesa a tre o a quattro?
“Lo deciderò domani mattina. Tutte e due le situazioni sono importanti per noi. Credo anche che dovremo avere la possibilità di giocare sia a tre sia a quattro durante la gara. Ci saranno momenti nella gara in cui sarà necessario giocare a quattro, in altri momenti giocheremo a tre.
Magari alzare l’esterno, giocare con una giocatrice in più dentro il campo. Non è un problema per la squadra, che è abbastanza matura per comprendere questo. Non è fondamentale come partiremo, ma di come svilupperemo l’assetto durante il match”.
Come va con il turnover e la gestione delle forze della rosa?
“Come ho detto alle ragazze, loro sono tutte molto importanti e devono farsi trovare pronte. Le turnazioni sono necessarie, quando giochi partite così ravvicinate devi valutare ogni singola giocatrice. Poi dopo la partita ti dice delle cose e hai bisogno di fare dei cambi come è successo domenica.
Ma questo non vuol dire nulla, non ci sono partite meno importanti se vogliamo stare ai vertici di ogni competizione. È inutile nasconderci. In campionato vogliamo stare in alto, in Champions ci piacerebbe arrivare ai quarti di finale. Tutte le gare diventano importantissime”.
Riproporrete quella palla alta in uscita come è capitato già con lo Slavia Praga nel primo match?
“Contro lo Slavia era quasi necessario. C’erano delle difficoltà nell’uscire, a giocare dentro il campo con passaggi in campo, perché loro avevano fisicità e pressavano forti. C’erano la necessità di uscire con la palla alta e magari trovare delle seconde palle utili. Domani spero di riuscire a sviluppare qualcosa di differente. Nelle nostre possibilità possiamo sviluppare un calcio differente.
In campo europeo la cosa più importante è avere la capacità di adattare i momenti della partita. Cercare di andare sopra, di cercare palle più profonde, dovremo essere bravi a capire questo. Questa deve essere una forza, non un limite. In Europa c’è un momento in cui devi saper soffrire. Quella palla lì magari ti fa respirare e creare qualche occasione”.
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