Questo è finora il poco invidiabile ruolino di marcia della Sampdoria che, nel posticipo delle 18.30 di lunedì 17 ottobre, ospiterà la Roma nel 10˚ turno del massimo campionato italiano. Due squadre a caccia di punti, ma con motivazioni diverse: la Roma per dare la scalata alla vetta, quella ligure per conquistare la prima posta piena della stagione.
In tutto questo, però, un altro elemento contribuisce a dare più sapore alla sfida: il duello in panchina tra Dejan Stankovic e José Mourinho che 13 anni fa (2009) scrissero assieme una pagina meravigliosa della storia dell’Inter vincendo il Triplete, quando il tecnico portoghese era al timone dei nerazzurri.
E se da una parte la Roma ha perso soltanto una delle ultime otto sfide di Serie A contro la Sampdoria (5V, 2N), dall’altra quella giallorossa è la compagine che i blucerchiati hanno battuto più volte in casa nella competizione: 30, a fronte di 11 sconfitte e 23 pareggi.
Un campo ostico il Ferraris che, tuttavia, i giallorossi hanno espugnato nell’ultima trasferta dello scorso aprile grazie alla rete decisiva di Mkhitaryan. L'ultima volta in cui la Roma ha infilato due successi consecutivi in campionato sul campo dei doriani? Nel lontano 2008: 2-4 nel torneo 2006/07 e 0-3 in quello 2007/08.
Il cambio di guardia sulla panchina della Sampdoria, con l’arrivo di Dejan Stankovic al posto di Marco Giampaolo ha quantomeno avuto il merito di interrompere una serie di quattro sconfitte di fila, portando un punto alla causa dei blucerchiati, che, però, non riescono a conservare l’imbattibilità per due match consecutivi in Serie A dallo scorso aprile, contro Verona e Genoa.
I liguri ci mettono parecchio a entrare in partita: quella doriana, infatti, è la squadra che (con la Cremonese) ha segnato meno reti (2), subendone di più (10) nei primi 45’ di gara nel torneo in corso. Poco verticale, inoltre, lo stile di gioco della Sampdoria che la porta a essere la formazione con meno sequenze su azione iniziate nella propria area (soltanto sei) per conquistare poi metri in avanti.
Di contro, però, la truppa doriana lotta su ogni pallone (prima per duelli ingaggiati, 949) e va sempre alla riconquista della sfera negli ultimi 40 metri di campo avversario, registrando 72 recuperi offensivi all’attivo (meglio soltanto Milan e Fiorentina), dei quali 20 trasformati in conclusione (meno solo degli uomini di Stefano Pioli).
Un altro punto forte dei blucerchiati è la percentuale di reti subite su sviluppi di palla inattiva: soltanto il 6% - record in questa Serie A – ovvero uno sui 17 incassati in totale. Insomma, ultimi in classifica sì, ma pronti a regalare sorprese.
Tra gli osservati speciali al Ferraris, sicuramente chi ha già gonfiato la rete due volte (sulle cinque totali di squadra) in questo campionato. Quel Filip Djuricic che, falcidiato dagli infortuni nel 2021/22, è sceso in campo in ogni gara di questa Serie A, collezionando già 564 minuti di gioco: soltanto 113 in meno di quelli accumulati nella precedente intera stagione con la maglia del Sassuolo (677’ in 12 incontri).
A bersaglio nell’ultima sfida contro il Bologna, il centrocampista offensivo della Sampdoria sembra essere particolarmente ispirato quando vede i colori giallorossi, avendo preso parte a quattro gol (due reti, due assist) negli ultimi quattro incroci della massima serie, dopo che era rimasto a secco in tutti i precedenti quattro disputati contro i capitolini.
Accanto a lui agirà Abdelhamid Sabiri che, seppur abbia deluso un po’ le aspettative di inizio stagione, è tuttavia il terzo centrocampista ad avere collezionato più tiri in questa Serie A (21, alle spalle di Vlasic e Lorenzo Pellegrini) e il giocatore dei doriani che conta più conclusioni nello specchio (sei) e ha mandato più volte al tiro i compagni di squadra (11). Un faro con cui Dejan Stankovic proverà a illuminare nuovamente il suo centrocampo.
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