La terza giornata di Europa League rappresenta uno snodo particolarmente delicato per i giallorossi, che hanno l’obbligo di puntare al primo posto nel girone soprattutto per evitare i play-off con le uscenti dalla Champions in programma a febbraio.
Per questa ragione vincere la sfida di giovedì sera ha tutta l’aria di essere l’unica opzione per la squadra di Mou, che si è complicata il cammino europeo perdendo in casa del Ludogorets.
L’obiettivo è decisamente alla portata ma gli spagnoli – che con 15 punti in sette giornate hanno innescato una delle loro migliori partenze in Liga - hanno centrato due successi nelle prime due giornate dell’Europa League in corso e saranno determinati ad allungare la loro serie di risultati europei (l'ultima striscia di vittorie più lunga in tutte le competizioni del club risale al periodo tra dicembre 1998 e novembre 2002, sei in Coppa UEFA).
Positivo inoltre il trend contro avversarie italiane: due successi e un pareggio nei tre confronti più recenti, contro Milan e Bologna.
Dopo i primi 180’ dell’Europa League 22/23, i punti di forza più evidenti del Real Betis si inquadrano tra potenziale offensivo e solidità. Intanto la formazione spagnola è, insieme alla Roma, tra le prime cinque per tocchi nell’area di rigore avversaria (i giallorossi sono primi a quota 89, gli avversari di giornata quinti a 55).
Il dato certifica che Luiz Henrique e compagni hanno le qualità per sviluppare la manovra offensiva anche vicino alla porta, ma non è certo questo l’aspetto predominante della squadra di Pellegrini.
La specialità è senza dubbio il tiro dalla distanza: 13 le conclusioni da fuori effettuate dalla squadra spagnola finora (quinta in questa speciale classifica) ma ben sette quelle che dalla distanza sono finite nello specchio della porta (primato condiviso proprio con la Roma).
Non a caso il Real Betis è una delle tre formazioni che hanno già segnato più di una rete da fuori area in questa Europa League: due, entrambe nell’ultima giornata contro il Ludogorets, firmate da Joaquín e Canales.
La tecnica non manca, ma nemmeno la sostanza: la squadra andalusa è seconda infatti per percentuale di duelli vinti (60.8%, dietro solo al Midtjylland a 61%): 104 vinti su 171 totali.
Giovedì sera all’Olimpico la difesa della Roma dovrà essere impeccabile, perché nello scacchiere di Pellegrini le risorse offensive sono tante e la qualità a livello tecnico abbonda. Quattro sono i marcatori del Real Betis nelle prime due giornate di Europa League: Willian José (unico a quota due reti), Sergio Canales, Luiz Henrique e Joaquín.
Otto sono i giocatori che hanno centrato almeno una volta la porta – primo fra tutti Canales, che con quattro tiri nello specchio primeggia in questa particolare graduatoria nel torneo in corso insieme ad altri quattro (incluso Pellegrini).
Se da una parte c’è l’esperienza di Willian José e Canales, dall’altra irrompe la freschezza di Henrique, uno dei più giovani marcatori della competizione appena iniziata (è uno degli otto nati dall’1/1/2001 a bersaglio nelle prime due giornate).
Come non citare, tra gli andalusi, anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, che ha già affrontato in Serie A la formazione capitolina: Joaquín. Il classe ‘81’, che spicca tra i compagni per occasioni create in questa Europa League (sei) ed è già andato a bersaglio nel match con il Ludogorets, ha infatti giocato quattro partite contro la Roma tra il 2013 e il 2015, con la maglia della Fiorentina.
Ultimo nome da segnarsi, non certo per tasso di pericolosità, quello di Borja Iglesias: vice capocannoniere dela Liga in corso dietro a un certo Lewandowski con sei reti realizzate, non è ancora stato utilizzato in questa Europa League, ma è in forma sublime e fresco di esordio con la Nazionale spagnola.
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