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"Mi sono abbonato durante la finale perché..." | La storia di Roberto


Abbonarsi durante la finale di Conference League è un atto straordinario, irrazionale solo agli occhi di chi non è romanista

Abbonarsi è un atto di fedeltà. Abbonarsi il giorno di una finale europea, con la mente e il cuore a Tirana, è un atto d'amore. Abbonarsi durante la finale è ancora di più: è un atto straordinario, irrazionale solo agli occhi di chi non è romanista.

Abbiamo chiesto a chi lo ha fatto di raccontarci la propria testimonianza.


La lettera di Roberto Sofia

Cara Roma,

Io ero abbonato in Curva Sud quando ero più giovane: ho fatto la prima tessera quando in panchina sedeva Carletto Mazzone e sono rimasto abbonato per una decina d'anni, fino a dopo lo scudetto del 2001. Poi, con Calciopoli mi ero disamorato del calcio in generale. Ma come ogni amore, anche questo prima o poi ritorna.

E così, quando è nato mio figlio, ogni tanto l'ho portato allo stadio. Lo trovavo però meno affascinante di quando andavo io da giovane: praticamente vuoto, con interi settori chiusi!

Ma quest'anno è cambiato qualcosa. Sono andato all'Olimpico più volte con tutta la famiglia, nonostante il colpo di coda della pandemia e ho rivissuto l'entusiasmo di un tempo. La voglia d'abbonarsi cresceva in me...

Il giorno che sono riuscito a prendere i biglietti per Roma-Leicester, dopo quattro ore e mezza di fila al pc durante il lavoro, è stato un segnale: la Roma mi stava richiamando allo stadio per sostenerla.

La semifinale è stata una grande festa. E così il giorno della finale, durante l'intervallo, in maniera anche un po' scaramantica sull'1-0, ho guardato in faccia mio figlio e gli ho detto: "Daje, famo st'abbonamento!".

"Sull'1-0 in finale, ho guardato in faccia mio figlio e gli ho detto: Daje, famo st'abbonamento!"

Nonostante un leggero disappunto della mia figlia più piccola - voleva abbonarsi anche lei, ma io voglio aspettare ancora un po' - abbiamo voluto dare questa risposta a te. Alla nostra Roma.

E il messaggio era: "Sì, la prossima stagione, noi ci saremo sempre!".