La squadra guidata da José Mourinho ospiterà all’Olimpico una Sampdoria ferita nell’orgoglio e volenterosa di riscattare una vittoria che, contro il Venezia, è sfuggita dalle mani dei ragazzi di D’Aversa a un soffio dal fischio finale, grazie alla splendida rete di Thomas Henry negli ultimi minuti del match.
I blucerchiati si presentano nella capitale con l’obiettivo di dare continuità alle ultime prestazioni positive messe in mostra sul terreno di gioco, inseguendo una striscia di tre risutati utili consecutivi che ai liguri manca da settembre. Inoltre, dopo la vittoria nel Derby della Lanterna disputato in veste di squadra ospite, Quagliarella e compagni cercheranno di conquistare due vittorie esterne di fila per la prima volta da ottobre 2020.
Il risultato più frequente tra le due formazioni è quello di 0-0, con cui si sono chiuse ben 17 sfide; tuttavia, è dal settembre 2012 che un incrocio all’Olimpico tra le due squadre non termina in parità.
Le chiavi del match: protezione dell’area e una ripartenza decisa
La Sampdoria predilige un gioco fatto di ripartenze, come evidenziato dal baricentro medio basso della squadra di D’Aversa (49 metri), dal possesso palla stabilmente lasciato in mano agli avversari (45%) e dai soltanto 6927 passaggi effettuati (si tratta di una delle cinque squadre a contarne meno in questa stagione in Serie A).
Inoltre, i blucerchiati tendono a cercare la conclusione quando si trovano il più vicino possibile alla porta avversaria: ben il 66% dei tiri effettuati dalla formazione ligure nel campionato in corso sono arrivati dall’interno dei 16 metri, e appena un gol è stato realizzato da fuori area: solo Genoa e Salernitana hanno fatto peggio finora dalla distanza nel torneo in corso.
Un modo di giocare che sembrerebbe favorire la Roma, che ha subito appena 15 marcature dall’interno dell’area di rigore: soltanto Inter e Napoli, a quota 12, e il Torino, a 14, hanno fatto meglio nella Serie A in corso.
Inoltre, potrebbe risultare decisiva una partenza forte da parte dei ragazzi di Mourinho, dato che la Sampdoria è la squadra che ha subito più gol nel primo tempo, sia in valore assoluto (20), che in percentuale (59%).
Antonio Candreva e la fame di gol di Fabio Quagliarella
Fabio Quagliarella potrebbe ritrovare una maglia da titolare per inseguire il traguardo dei 100 gol in Serie A con la Sampdoria (attualmente è a quota 98), dopo essersi già sbloccato in Coppa Italia, complice anche un fastidio al ginocchio che ha costretto un Manolo Gabbiadini in grande spolvero (contro il Venezia ha trovato il suo quarto gol nelle ultime quattro presenze in Serie A) ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco nell’ultimo turno di campionato.
Infine, il riferimento del gioco offensivo blucerchiato è senza dubbio Antonio Candreva, che sarà l’osservato speciale per i difensori della Roma. Autore di un gol contro i giallorossi, in Serie A, nel novembre 2012, quando giocava nella Lazio, l’esterno classe ’87 ha già segnato sei reti nel campionato in corso e non faceva meglio dalla stagione 2015/16 proprio con i biancocelesti, quando concluse il torneo con 10 marcature.
A queste si aggiungono cinque assist e 126 cross su azione (ben 62 più di qualsiasi altro giocatore in Serie A). La prossima, inoltre, sarà la sua 100a partecipazione a un tiro in questo campionato (attualmente il secondo in classifica è Lorenzo Insigne a quota 85).
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