Sarà un Genoa tutto nuovo quello che la Roma di José Mourinho si appresta ad affrontare al Ferraris. Lo scarso rendimento del Grifone sotto la guida di Davide Ballardini ha convinto la nuova proprietà americana a cambiare direzione tecnica, scommettendo su un esordiente assoluto su una panchina in Serie A: Andriy Shevchenko.
Le novità tattiche che l’ucraino, con il suo vice Mauro Tassotti, porterà al Genoa sono tutte da scoprire dopo l’esperienza positiva da CT della propria nazionale, ma il primo obiettivo di Shevchenko sarà sicuramente quello di recuperare la fiducia del proprio pubblico, il più deluso di questo campionato visti i soli tre punti conquistati dai rossoblù in casa.
Il Genoa è reduce da tre pareggi di fila contro Spezia (1-1), Venezia (0-0) ed Empoli (2-2) e l’unico successo stagionale risale al clamoroso 3-2 in rimonta a Cagliari del 12 settembre scorso. Anche al Ferraris, il Grifone ha pareggiato le ultime tre sfide - contro Verona (3-3), Sassuolo (2-2) e Venezia (0-0) - ed è ancora alla ricerca del primo successo interno.
Il Genoa affronterà un avversario ostico: la Roma è imbattuta da 14 sfide nel massimo campionato contro i liguri, con tanto di cinque vittorie e due pareggi nelle ultime sette sfide disputate sotto la Lanterna.
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Nelle prime 12 giornate di questo campionato, le caratteristiche del Grifone sono state piuttosto chiare: sono state poche le azioni ragionate palla al piede, con almeno 10 passaggi nella metà campo avversaria (58), meglio solo di Empoli, Sampdoria e Salernitana, e grande affidamento sull’episodio singolo. Ossia, sulle palle inattive.
Il Genoa ha effettuato ben 16 tiri in seguito a calci piazzati, meno solo proprio della Roma (20), ma con il 47% di reti realizzate in questo modo rispetto al 24% dei giallorossi. Certamente, i cinque rigori realizzati da Domenico Criscito contribuiscono a migliorare il dato, ma c’è un elemento fondamentale su cui il Genoa è molto pericoloso: il gioco aereo.
I rossoblù hanno segnato ben 7 gol di testa in questo campionato, meno solo dell’Inter (8), sfruttando la propria fisicità e il senso del gol nell’area avversaria, ma al tempo stesso peccano di attenzione quando si tratta di difendere in questo tipo di situazioni, essendo la formazione che ha subito più reti di testa in questa Serie A (8).
Pur senza grandi risultati in campionato, visto che il successo manca ormai da nove turni, il Genoa non ha perso del tutto il legame con la propria storia. La voglia di non arrendersi mai non è mancata al Grifone sotto la guida Ballardini. I rossoblù, infatti, hanno realizzato ben 10 gol negli ultimi 15 minuti di gioco, cercando di recuperare nel finale la poca incisività nel corso dei primi tempi, con solo due reti all’attivo.
Un dato, questo, che certifica le difficoltà del Genoa nell’approcciare il match ad armi pari dal punto di vista fisico, come è dimostrato anche dal numero di duelli a partita ingaggiati (111), meno solo del Torino, ma con una percentuale di successo del 47% migliore solo rispetto al Verona (46%).
Questa difficoltà a essere determinanti nel duello fisico non ha però portato a nuove soluzioni, quale potrebbe essere il tiro dalla distanza: il Genoa non ha ancora trovato il gol da fuori area in questa stagione nonostante 12 tentativi, meno solo della Salernitana (13), tra le squadre ancora a secco.
“Il vecchio e il bambino”, recita una vecchia canzone di Guccini, e proprio dal vecchio, Goran Pandev e dal bambino, Andrea Cambiaso, dovrà partire Andriy Shevchenko nella sua prima avventura alla guida di un club. L'attaccante macedone ha già affrontato 26 volte la Roma in Serie A - è la squadra che ha sfidato più spesso - e pur avendo vinto solo in cinque occasioni tra i giocatori attualmente in rossoblù, è quello che ha dato più dispiaceri ai giallorossi con 3 gol e 5 assist.
In questa stagione, Pandev sta giocando meno, ma è una certezza. E con Mattia Destro acciaccato, il nuovo corso potrebbe ripartire da lui. Se Pandev non è una novità, la sorpresa positiva in casa Genoa per questa stagione è sicuramente Andrea Cambiaso.
L’esterno classe 2000 dell’Under 21 ha già partecipato a tre reti nel suo campionato d’esordio (un gol contro il Napoli e due assist) e tra i giocatori Under 21 con almeno un gol e un passaggio vincente all’attivo, solo Ilic del Verona conta più partecipazioni (quattro).
In grado di giocare su entrambe le fasce, Cambiaso è una spina costante nel fianco degli avversari per gamba e continuità di rendimento, bravo anche a smarcarsi per il cross su azione: 33. A un passo dalla top-5 del campionato in corso.
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