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Cristante, Florenzi e gli altri romanisti azzurri in finale di un Europeo


È arrivata l’ora di Italia-Inghilterra, finale di Euro2020. Si gioca oggi a Wembley (ore 21), a Londra, nella culla del calcio inglese.

Vantaggio non da poco per la squadra di Gareth Southgate, almeno sulla carta. Vedremo quanto inciderà il fattore campo.

“Ascoltare i fischi ci darà ancora più carica”, parole del romanista Leonardo Spinazzola che sarà a Wembley ad incitare i suoi, ma non potrà scendere in campo. Saranno a disposizione, invece, Alessandro Florenzi e Bryan Cristante. Quest'ultimo, a proposito di Spina, l'uomo che ha confortato il compagno di squadra infortunato fino all’ultimo nel momento più difficile durante Italia-Belgio.

Magari non sarà nella formazione iniziale di Mancini, Cristante, ma resta una validissima alternativa in corso d’opera. Finora il centrocampista conta 5 apparizioni nella competizione continentale, solo nella semifinale con la Spagna non è subentrato. Florenzi, invece, ha esordito nella prima gara con la Turchia per poi lasciare spazio a Di Lorenzo anche per qualche noia muscolare di troppo.

Cristante, Florenzi e non solo. Ecco i precedenti dei romanisti nelle altre tre finali degli Europei presenziate dagli azzurri.

Italia-Jugoslavia 2-0, 1968

Allo stadio Olimpico di Roma, Riva e Anastasi realizzano le reti della vittoria. Si tratta della prima vittoria della Nazionale in un campionato Europeo. E, ad oggi, anche l’unica. Tra gli undici azzurri che compiono l’impresa non sono presenti romanisti della stagione che aveva portato all’Europeo. Ovvero, quella del 1967-68. Squadra interessante, quella giallorossa, ma non va in Paradiso.

Ci va l’Italia di Valcareggi, invece, che batte la Jugoslavia nella finale ripetuta dopo il pareggio nella prima. È il 10 giugno 1968. Valcareggi una decina di anni dopo siederà nuovamente sulla panchina dell’Olimpico diventando l’allenatore giallorosso. Così come faranno De Sisti e Domenghini. Il primo tornerà a casa nel 1974, “Domingo” vestirà la maglia della Roma nella sola stagione 1973-74.

Francia-Italia 2-1, 2000

È la finale di un Europeo con maggiore connotazione romanista nella storia della nazionale italiana. A Rotterdam, nell’undici iniziale di Dino Zoff, con il grande Francesco Rocca che gli fa da secondo, gli azzurri si presentano con due attaccanti romanisti, Francesco Totti – star assoluta di Euro2000 – e Marco Delvecchio.

Poi, in corso d’opera subentra anche Vincenzo Montella. Tutto l’attacco titolare della prima Roma di Fabio Capello trasportato in Nazionale. E Delvecchio quasi la decide con un suo gol. L’azione che porta alla rete del 21 è da manuale: ispira Totti liberando con un colpo di tacco Pessotto sulla destra, cross del terzino juventino in area, piattone comodo di Delvecchio a superare Barthez.

È il 10’ della ripresa, sembra che la strada possa essere spianata verso il trionfo. Purtroppo in fase di recupero arriva Wiltord a segnare il punto del pareggio quando i festeggiamenti sembrano imminenti. E poi, nei supplementari, vince la Francia al golden gol grazie ad un acuto di quel Trezeguet a lungo cercato da Franco Sensi, diventando quasi un ossesso per il presidente del Monaco, Campora.

“Eravamo in un albergo del Principato, Sensi mi seguiva ovunque per chiedermi Trezeguet”, raccontò successivamente il patron francese. Tuttavia, almeno da parte romanista, la delusione per il mancato Europeo vinto fu dimenticata in fretta un anno dopo, il 17 giugno 2001. Con Totti, Montella e Delvecchio tra i protagonisti del terzo scudetto romanista.

Spagna-Italia 4-0, 2012

Una finale senza storia, quella di Euro2012 a Kiev. Dopo un grande cammino degli azzurri di Prandelli, che vedono eliminare in serie Inghilterra ai rigori nei quarti di finale e la favoritissima Germania in semifinale, nell’ultimo atto del torneo organizzato tra Polonia e Ucraina, la Nazionale soccombe alla selezione di Del Bosque perdendo 4-0 sotto le reti di Silva, Jordi Alba, Torres e Mata. Titolare nella formazione iniziale dell’Italia c’è il vice capitano della Roma, Daniele De Rossi.

È l’unico giallorosso in rosa. C’è Antonio Cassano, che è stato della Roma tra il 2001 e il 2006. Ed è presente anche Federico Balzaretti, che si vestirà di giallorosso un mese dopo, diventando l’uomo del derby del settembre 2013. Segnando sotto la Sud, versando lacrime di gioia.

Comunque, al primo luglio 2012, il solo rappresentante della Capitale è DDR. Colui che diventerà il romanista con più presenze in Nazionale (117 complessive). Troppa Spagna, insomma, per un’Italia di qualità, ma non al livello delle “furie rosse”.

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