IT
Home Notizie

La prima conferenza stampa di Bryan Reynolds


Il nuovo laterale giallorosso ha risposto alle domande inviate dai giornalisti

Prima conferenza stampa in giallorosso per Bryan Reynolds. Il laterale statunitense è il secondo rinforzo del mercato di gennaio, dopo il ritorno a casa di Stephan El Shaarawy.

Ecco come Reynolds ha risposto alle domande inviate dai giornalisti.

Quali sono i tuoi obiettivi e quali sono le tue motivazioni?

“I miei obiettivi sono chiaramente quelli di esordire con questo club e di vincere dei titoli. Sono molto felice di essere qui e molto grato per questa occasione che mi è stata concessa”.

Quali sono le tue qualità tecniche e dove devi migliorare?

“I miei punti di forza sono la fase offensiva e la mia fisicità. Sono un giocatore forte e veloce. Devo sicuramente migliorare la mia fase difensiva e il posizionamento. Credo di cavarmela nei duelli fisici. Ma, chiaramente, tutte queste caratteristiche andranno adattate allo schema tattico della Roma”.

Cosa ti ha portato a preferire la Roma ad altri club? È vero che saresti potuto andare al Benevento?

“Non vorrei andare oltre nei dettagli. È chiaro che io e la mia famiglia eravamo molto contenti dell’interessamento di diversi club. Ho scelto la Roma e sono contento di avere fatto la scelta migliore. È il posto ideale per crescere. Avrò subito la possibilità di essere con la prima squadra e questo aiuterà la mia crescita, la mia evoluzione”.

Come ti senti fisicamente, dopo il Covid? Saresti già pronto per la Juventus?

“Sto bene, sono in salute, sono felice di essere qui. Sono sempre stato asintomatico durante il Covid. Sono semplicemente stato in quarantena. Inizio a lavorare domani con la squadra. Per la disponibilità con la Juventus, vedremo”.

A che punto è il calcio negli USA? Il vostro movimento sta raggiungendo il livello dei Paesi europei? Come mai stanno venendo fuori tanti talenti dal calcio americano?

“Innanzitutto, la MLS sta crescendo anno dopo anno. Lo definirei il campionato perfetto per un livello intermedio in cui i giovani talenti possono iniziare ad affermarsi, perché evidentemente serve del tempo per adattarsi al calcio professionistico e magari fare un salto nei cinque principali campionati europei. McKennie – è vero – si sta imponendo alla Juventus, sta dimostrando tutto il suo valore, è uno dei migliori centrocampisti del momento, a riprova del fatto che il calcio negli Stati Uniti è in crescita e sempre più i club europei mettono gli occhi su giovani talenti americani. E il motivo per cui tanti talenti stanno venendo fuori è perché sempre più i calciatori americani giocano nei campionati europei e i bambini americani li prendono a ispirazione”.

Pensi di poterti inserire subito in questa squadra?

“Credo che mi ci vorrà del tempo per ambientarmi a un campionato difficile come la Serie A e a maggior ragione in club come la Roma. Non credo che però avrò problemi ad ambientarmi, lavorerò duro per farlo. Il mio obiettivo è quello di fare qualche presenza prima della fine della stagione”.

Quante partite hai visto della Serie A? C’è qualche giocatore italiano al quale ti ispiri?

“In generale, cerco di vedere quante più partite possibili dei migliori campionati europei. Tra i giocatori del mio ruolo che giocano in Serie A, guardo ad Hakimi e Cuadrado perché sono molto forti in fase offensiva e mi rivedo nelle loro caratteristiche”.

Hai parlato con Fonseca prima di venire? Come ti ha convinto a scegliere la Roma?
“Sì, ho parlato con lui e mi ha detto che era contento del mio arrivo e felice di lavorare con me. Ovviamente, il piacere è reciproco. Mi ha ribadito che venire qui era la scelta migliore per la mia crescita. Ora spetta a me di ambientarmi il prima possibile per trovare un posto in prima squadra e ne sono felicissimo. Sono convinto di avere fatto la scelta migliore”.

Quanto hanno influito i Friedkin nella tua scelta di preferire la Roma alla Juventus?

“Ho parlato con Ryan, siamo entrambi texani e questo probabilmente mi aiuterà ad ambientarmi più rapidamente. Però, alla base della mia scelta c’è il progetto tecnico. Questo è il posto migliore dove poter crescere, avrò la possibilità di essere integrato alla prima squadra e di allenarmi con dei grandi calciatori. Ora spetta a me lavorare duramente, dare tutto per il club e cercare di accelerare questo processo di ambientamento”.

Ci racconti quali sono state le tue prime emozioni a Roma?

“Le prime impressioni sono state magnifiche. Stupende. Venendo dalla MLS, che è un buon campionato, arrivare in un grande club come la Roma è un salto di qualità incredibile. Ho dato un’occhiata agli spogliatoi, al centro sportivo e la mia reazione è stata wow. È bellissimo essere qui e vedere questi campi e poi l’Olimpico. Sono stato sopraffatto dalle emozioni. Sono felicissimo di essere qui”.

Cosa ti ha colpito della squadra?

“Ieri ho visto la partita con il Verona ed è stata una bellissima gara. La Roma è riuscita a segnare tre gol nel primo tempo e la squadra mi ha colpito per la volontà e la capacità di dominare la partita, di controllare il possesso palla e la rapidità delle transizioni”.