Ecco un estratto delle sue parole.
Momento personale
“Dal possibile passaggio all’Inter del gennaio scorso ad oggi, ora sono mentalmente più libero. (…) Qui ho giocato 42 partite. Non mi sembrano poche, no? Segno poco? Perché penso sempre a passarla e forse mi manca un pizzico di cattiveria. Ora sto acquisendo un po’ di sano egoismo e tiro di più in porta”.
Il sistema di gioco
“Con il nuovo modulo giochiamo più corti, difendiamo meglio e in attacco, anche se non abbiamo le tante soluzioni del 4-2-3-1, ne abbiamo comunque parecchie. Fonseca? Lui è sempre uguale: molto equilibrato. Anche quando si facevano nomi per la panchina non è mai scomposto”.
Roma e la Roma
“Sono in un grande club e volevo essere protagonista in un ambiente difficile. Qui si sta sulle montagne russe: se vinci sei un campione, se perdi sei da Serie C. È difficile trovare equilibrio. Il Covid? Grazie alla Roma, siamo super controllati. Perciò è un campionato vero, perché il virus colpisce tutti. Certo, occorre anche un po’ di fortuna. Siamo dei privilegiati, ma occorre fare così altrimenti si ferma tutto. Invece a noi piace regalare sorrisi alla gente. I negazionisti del virus? Sono dei folli. Il Covid esiste e fa anche tanti morti”.
Obiettivo Champions
“Impossibile da dire chi vince lo scudetto: Juventus e Inter sono le più attrezzate, ma ora c’è un gruppo che cresce. Speriamo di poter tornare a vincere qualcosa, ma il nostro obiettivo è tornare in Champions League”.
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