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Pipitone: “Spero che le ragazze potranno vivere questo mestiere con spensieratezza”


“Mi auguro che un domani le ragazze e le bambine possano vivere questo lavoro con maggiore spensieratezza, senza dover lottare per questi diritti, portando a questo sport il rispetto che merita”, ha dichiarato la calciatrice.

“Fortunatamente la maggior parte delle società sono professionistiche e riescono a tutelarti. In altre realtà però, molte giocatrici sono costrette a smettere perché, in caso di infortunio, non hanno la possibilità di lasciare il lavoro, pagare l’intervento, la fisioterapia, affrontare costi e mesi di riabilitazione. Il professionismo vorrebbe dire anche tranquillità. Sapere di essere tutelate anche in quel caso”.

Sulla spinta che l’ha accompagnata nel corso della carriera

“L’amore e la passione. La lotta al professionismo è partita solo qualche anno fa e questo ha generato anche la speranza di poter dare un piccolo contributo a un cambiamento che speravamo arrivasse e che sta arrivando. Sicuramente anche questo mi ha spinto a non mollare e a continuare a praticare lo sport che amo. Volevo dare un contributo”.

Sulla partecipazione al Mondiale

“Sono stata convocata al Mondiale a 32 anni, dopo anni e anni di speranze e di calcio. Ritrovarmi davanti a migliaia di spettatori, tutti appassionati a quel mondo, è stata un’emozione molto forte. Qualcosa di impensabile. Ricordo che un’ex calciatrice mi scrisse per messaggio: finalmente dopo oggi possiamo andare in giro a dire che facciamo le calciatrici. Una volta si faceva fatica a dirlo, ma per il futuro spero che le ragazze alla domanda “Cosa fai nella vita?” possano rispondere “Faccio la calciatrice”. E questo solo il professionismo può renderlo possibile

“I due anni del Mondiale non sono stati semplici. Abbiamo fatto tanti sacrifici e allenamenti, ma il nostro pensiero è sempre stato quello di farlo per le bambine di domani, perché magari i genitori, vedendo noi giocare bene, si appassionano, e quando la figlia andrà da loro dicendo di voler giocare a calcio, questi la sosterranno perché, magari, si erano appassionati a quella famosa nazionale del 2019”.

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