Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Fonseca: “Voglio costruire qualcosa di speciale qui”


Ecco le sue parole.

“Essere il nuovo allenatore della Roma è un grandissimo piacere. Sono molto contento e molto motivato. È anche una grande sfida. Penso che tutti insieme potremo fare delle grandi cose qui a Roma”.

Quali sono le tue sensazioni ora che sei arrivato a Roma?

“Quando la Roma mi ha chiamato ero molto contento. Allenare la Roma è una cosa straordinaria. Non ci ho pensato due volte. Essere allenatore di una squadra come la Roma è uno degli obiettivi di gran parte degli allenatori in Europa. Sono molto contento e molto motivato. Ho voglia di costruire qualcosa di speciale e di diverso qui, con le mie idee. Qui possiamo fare grandi cose”.

Due settimane fa hai incontrato per la prima volta il presidente Pallotta. Di cosa avete parlato?

“Abbiamo parlato delle mie idee, della società, delle idee del presidente. Penso sia stato un incontro molto proficuo. Abbiamo parlato di molte cose. Ho percepito il sostegno del presidente, mi è sembrato molto interessato alle mie idee. L’incontro è andato molto bene”.

Oggi hai visto Roma, sei andato negli uffici dell'Eur e ora hai fatto un giro qui a Trigoria. Qual è la tua prima impressione a livello di strutture?

“Le strutture mi hanno fatto un’ottima impressione. Gli uffici sono molto belli, sono tutti nuovi. C’è una bella atmosfera. Ora sono qui, conoscerò bene il centro di Trigoria. Le prime impressioni sono molto positive”.

Quali differenze ci sono tra il Paulo Fonseca di adesso e quello che arrivava per la prima volta a Donetsk?

“Quella in Ucraina è stata una bellissima esperienza. Con lo Shakhtar ho vinto molto. Penso che questa sia una sfida diversa. Il calcio italiano è diverso da quello ucraino. Sono pronto a iniziare a lavorare, a trasmettere le mie idee, potendo contare sull’esperienza che ho maturato. Sono davvero molto motivato”.

Hai affrontato la Roma con lo Shakhtar: cosa ricordi dell’atmosfera dello Stadio Olimpico?

“Ricordo molto bene l’Olimpico. Come mi ricordo molto bene la partita. Abbiamo perso 1-0 in quell’occasione. È stato un momento difficile, allo stadio c’era un’atmosfera fantastica e spero di poter vivere questa atmosfera in ogni partita, a partire da ora. Ci aiuterà sicuramente, avremo bisogno dei nostri tifosi e sono sicuro che ci saranno sempre e che ci sosterranno, come hanno fatto in quella partita”.

Forse è troppo presto per dire come giocherà la tua Roma, ma hai già un’idea dello stile di gioco che la squadra adotterà?

“Ho le mie idee le voglio applicare. La cosa più importante è costruire una squadra coraggiosa, questo è il mio obiettivo principale. E credo che con questi giocatori sarà possibile costruire una squadra coraggiosa, che non abbia problemi a confrontarsi con le squadre più forti e con quelle più piccole. Voglio che i miei giocatori dimostrino coraggio e anche qualità nel gioco che esprimeranno”.

Hai già parlato con qualcuno dei giocatori?

“No, non ne ho ancora avuto la possibilità ma è chiaro che prossimamente parlerò molto con loro”.

La squadra è reduce da una stagione deludente. Quale pensi sia la prima cosa che la squadra dovrà fare?

“Innanzitutto dovrà conoscere le mie idee. Dovremo motivare i giocatori. Sono giocatori di grande qualità e credo che con il nostro modo di giocare cresceranno ulteriormente e miglioreranno. E così migliorerà anche la squadra. Come ho detto, voglio giocatori coraggiosi, perché non sarà semplice attuare quello che sarà il nostro stile di gioco. Ma, come ho detto, credo molto nelle qualità di questi giocatori. Possiamo costruire una grande squadra”.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare ai tifosi?

“Ai tifosi voglio dire che è nostra intenzione costruire qualcosa di speciale. Qualcosa che li renderà orgogliosi di questa squadra, partita dopo partita. Come detto, avremo bisogno del sostegno dei tifosi. Penso che tutti insieme potremo costruire qualcosa di grande e proporre un grande calcio. Per renderli orgogliosi. Questo è l’aspetto più importante. Ma siamo certi che i tifosi saranno al fianco della squadra.