12 gare finora giocate in campionato: come giudichi questo avvio di stagione del Bologna?
“Un avvio abbastanza a rilento, anche perché il Bologna in estate ha messo in atto una vera e propria rivoluzione nella rosa con 18 giocatori in entrata e 22 in uscita. Dopo la promozione dalla Serie B raggiunta a giugno serviva infatti un cambio totale nella rosa e si è investito molto sui giovani con un coefficiente di rischio quindi elevato in quanto il tasso di esperienza attuale in squadra è minore rispetto a quello che richiede la Serie A. La rosa è stata poi completata solo nella seconda parte del mercato e questo ha portato ad un avvio ad handicap di cui ne ha fatto le spese l’allenatore Delio Rossi che è stato esonerato dopo aver fatto 6 punti in 10 partite. Poi c’è stata la svolta con il nuovo mister Roberto Donadoni che ha saputo fare gli accorgimenti giusti tra centrocampo e difesa e così sono arrivati 6 punti in due gare con 5 gol fatti e zero subiti. Adesso per la prima volta dopo 12 giornate il Bologna è fuori dalle ultime tre della classifica”.
Come si stanno integrando e come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate?
“Le performance dei nuovi arrivati hanno ovviamente seguito un po’ l’andamento della squadra. Ad esempio Mattia Destro, il più atteso a inizio stagione, nelle prime 10 gare non ha risposto sicuramente alle aspettative, finendo anche in panchina contro l’Inter dove tra l’altro è entrato nel finale e ha mancato all’ultimo minuto il gol che poteva portare al pari. Lo stesso vale per Giaccherini che è arrivato a fine mercato e che nelle prime due presenze aveva accusato dei dolori fisici nella prima mezzora che avevano suscitato nel pubblico qualche dubbio sulla sua tenuta fisica. Adesso invece nelle ultime gare è entrato in forma e insieme a Donsah a centrocampo sta facendo la differenza. Poi con Donandoni in panchina è arrivato anche il primo gol di Destro che testimonia una squadra che è in crescita e che sta portando i vari nuovi acquisti ad essere rivalutati dopo le critiche iniziali”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Bologna?
“Io dico Amadou Diawara, centrocampista guineano naturalizzato italiano. Arrivato in estate dal San Marino per 400mila euro dopo aver accumulato poche presenze in Lega Pro, dopo questo inizio esplosivo di campionato il Bologna per lui ha già avuto, e rifiutato, una offerta di diversi milioni di euro dallo Schalke 04. Questo la dice lunga di quanto stia crescendo questo ragazzo. Era arrivato come un giocatore che doveva fare la spola tra Primavera e Prima Squadra e invece dopo poche partite si è preso il posto da titolare tra i ‘grandi’ togliendolo a Crisetig”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Bologna e perché?
“Premettendo che anche con l’Inter il Bologna ha giocato bene almeno per la prima ora per poi però perdere, dico che la migliore partita dei rossoblù quest’anno è stata l’ultima a Verona contro l’Hellas. Il Bologna ha infatti giocato allo stadio Bentegodi con tanta autorità e, forte anche della vittoria sull’Atalanta della settimana precedente, ha regolato la pratica in 15 minuti andando a segno due volte senza poi subire mai nel resto della gara il ritorno dei gialloblù”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“Paradossalmente la peggiore prestazione potrebbe essere quella a Carpi che alla fine il Bologna ha portato a casa con una vittoria. Ma quel giorno fino all’espulsione di Lorenzo Lollo per il Carpi, la squadra di Rossi era sotto di un gol e in grande difficoltà, ribaltando nella ripresa lo svantaggio solo grazie all’uomo in più. Se invece consideriamo oltre alla prestazione negativa anche il risultato allora dico Fiorentina-Bologna, dove i rossoblù non sono praticamente mai stati pericolosi e non c’è stata partita”.
Quale reparto del Bologna a tuo parere necessita di essere rinforzato nel mercato di gennaio?
“L’attacco, perché manca una vera e propria alternativa di spessore vicino a Destro. Il Bologna questa estate ha infatti avuto una costruzione un po’ faticosa del suo reparto offensivo che inizialmente doveva essere un 4–3-1-2 e che invece, con l’arrivo di esterni come Giaccherini e Munier e con il non arrivo di un trequartista, si è trasformato in un 4-3-3 con Destro unico terminale centrale. L’alternativa Mancosu al momento non è forse soddisfacente. Se poi il Bologna volesse passare a giocare due punte davanti con Destro e un centravanti d’area, quest’ultimo non c’è e secondo me servirebbe a questa squadra”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo queste giornate di campionato?
“Il Napoli perché ha un tecnico, Maurizio Sarri, che ha avuto l’umiltà di cambiare un modulo a cui era molto affezionato per adattarlo ai giocatori che ha in squadra. Gli azzurri giocano bene e si stanno distinguendo come qualità di gioco anche in Europa League. Napoli a parte, devo dire però che tutte le altre tre squadre che sono adesso in testa hanno tutte una caratteristica che le distingue positivamente dalle altre: l’Inter la stabilità, la Fiorentina il gioco spumeggiante e la Roma la forza offensiva. I giallorossi da centrocampo in su hanno infatti dei giocatori fenomenali con Dzeko che sta tornando ai suoi migliori livelli”.
Come giudichi questo inizio di campionato della Roma?
“E’ un inizio di campionato positivo con un attacco che fa paura. Alla fine è stato recuperato anche Gervinho che in estate sembrava dovesse andare via. La Roma ha una struttura offensiva che a me piace molto con il centravanti di peso, Dzeko, e due esterni velocissimi come l’ivoriano e Salah. In campionato credo che, delle quattro di testa citate prima, la Roma sia la squadra più attrezzata per fare bene: se riesce a trovare una quadratura anche in difesa, magari usando all’occorrenza, come già fatto qualche volta, De Rossi tra i centrali, credo che possa essere considerata la favorita. Se devo poi trovare un neo alla squadra di Garcia dico la mancanza di continuità: finora ha infatti avuto delle pause, evidenziate soprattutto finora nelle gare di Champions League a Borisov e Leverkusen e non tanto in campionato”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Bologna dovranno temere di più?
“Se non fosse stato infortunato ti avrei detto Salah, che è per me un giocatore straordinario. Tolto lui dico Pjanic. Ormai per il bosniaco ogni punizione dal limite è quasi un rigore, è incredibile. E questa sua abilità condiziona anche l’avversario che cerca di non fare falli in quella zona”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Bologna, quale sceglieresti e perché?
“Per il discorso che facevo prima sull’attuale rosa dei rossoblù ti dico Dzeko, che sta tornando ai livelli di quando giocava al Manchester City e che a me piace molto personalmente. Ma devo dire che a Rudi Garcia invidio molto Florenzi, per la sua duttilità, visto che ricopre benissimo più ruoli. Mi fa infatti piacere che lui stia diventando un giocatore di livello europeo, grazie anche alla grande umiltà che dimostra”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di sabato?
“E’ una partita difficile per entrambe le squadre. Il Bologna dopo le ultime due vittorie arriva con meno pressione, anche se dopo quella con la Roma avrà altre due sfide difficili col Torino in trasferta e il Napoli in casa. La Roma è sicuramente favorita anche se arriva alla gara dopo aver avuto molti Nazionali fuori in settimana e con un importante impegno a Barcellona in Champions League a pochi giorni di distanza. Io credo che vincerà la Roma, ma il Bologna farà di tutto per portare a casa un punto che le farebbe molto bene”.
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