Morgan De Sanctis, al termine di Roma-Spezia, ha fatto autocritica, riconoscendo che tutti i componenti della squadra avrebbero dovuto fare qualcosa in più, in particolare nel creare difficoltà agli avversari.
“Non possiamo sottrarci dal prenderci le nostre responsabilità”, ha esordito il portiere giallorosso. “Per me è evidente che da parte di tutti bisogna mettere qualcosa in più in fiducia, dinamicità, freschezza, voglia di prendersi delle responsabilità fare qualcosa in più del compitino per aiutare la squadra a raggiungere i risultati”.
La sconfitta ai rigori con lo Spezia ha sancito l’eliminazione dei giallorossi dalla Coppa Italia e riguardo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari, De Sanctis ha commentato così: “Come ultimamente ci capita, in questi 120 minuti abbiamo faticato a creare un gioco offensivo brillante che potesse mettere in difficoltà gli avversari. Quando parlo di gioco offensivo non faccio riferimento solo agli attaccanti, i gol possono nascere anche da calcio da fermo con i difensori o con la partecipazione dei centrocampisti o dei terzini più brillante e più precisa”.
Dopo la partita di Napoli sembrava che la Roma avesse ritrovato fiducia. Cosa è successo oggi?
“Se consideriamo le ultime prestazioni, con il BATE Borisov potevamo avere come giustificazione il fatto che anche con un pareggio saremmo potuti passare, a Napoli abbiamo fatto pochissimo ma ci siamo difesi bene. Oggi abbiamo continuato a non essere brillanti e a non mettere in difficoltà gli avversari. Possiamo far loro i complimenti ma con tutto il rispetto per lo Spezia avremmo dovuto fare molto di più”.
Cosa pensi ci sia alla base di questo momento negativo?
“Da quando siamo tornati dalla sosta per le Nazionali non abbiamo fatto partite brillanti. A Bologna c’era l’alibi del campo, a Torino è vero che l’arbitro avrebbe potuto giudicare meglio la situazione del rigore, con l’Atalanta abbiamo meritato di perdere e con il Barcellona non siamo stati mai in partita. Nelle ultime tre partite sono arrivati tre pareggi senza segnare, è evidente che dobbiamo fare qualcosa in più. Non mi limito agli attaccanti, tutti dobbiamo fare qualcosa in più”.
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