Siamo arrivati alla 11esima gara del girone di ritorno: come giudichi la stagione dell’Inter fino a questo momento?
“Non è semplice riassumere in un unico giudizio l’annata nerazzurra perché si divide tra un inizio molto positivo e un periodo recente molto meno virtuoso. I primi 4 mesi sono stati davvero buoni, anche sopra le aspettative di inizio stagione, perché la squadra ha lottato per lo Scudetto ed è stata in testa per tante giornate, fino alla 18esima del girone di andata del 6 gennaio. Poi da lì c’è stato un drastico calo di rendimento in cui l’Inter ha raccolto solo 15 punti in 11 partite e che ha portato la squadra a retrocedere di tante posizioni in classifica, fino all’attuale quinto posto a 54 punti in 29 gare e a ben 13 lunghezze dalla Juventus capolista. Sommando tutta la stagione nerazzurra credo che il giudizio globale in termini di voto possa essere un 6.5: l’Inter a inizio anno puntava a tornare in Europa e a fine annata, anche se non dovesse entrarci per la porta principale, ossia la Champions League, sarebbe già un segnale positivo conquistarla di nuovo entrando in Europa League”.
Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa stagione?
“In estate in maglia nerazzurra sono arrivati ben 12 giocatori che hanno avuto alterne fortune. Tra i migliori sicuramente i difensori Miranda e Jeison Murillo, con il primo che finora è sicuramente il migliore innesto stagionale. Bene anche ha fatto il croato Ivan Perisic che, seppur con alti e bassi, ha dimostrato di poter essere un giocatore importante per questa Inter e segnali di miglioramento li sta dando settimana dopo settimana anche il centrocampista francese Geoffrey Kondogbia, arrivato in estate dopo essere stato pagato molto dal club. Stevan Jovetic era poi sicuramente l’acquisto da cui ci si attendeva di più ma, dopo un buon avvio, il suo rendimento è andato in costante calo. Non benissimo hanno poi fatto Alex Telles e Felipe Melo che hanno deluso le aspettative, con Adem Ljajic che ha invece alternato prestazioni buone ad altre meno esaltanti. A gennaio è poi arrivato l’attaccante Eder dalla Sampdoria per dare una mano alle capacità realizzative della squadra di Roberto Mancini ma finora, in 8 gare giocate tra campionato e Coppa Italia, non ha realizzato nemmeno un gol. Posso citare in questo elenco dei nuovi, anche se in verità arrivato nel gennaio 2015, il centrocampista croato Marcelo Brozovic che, seppur a volte incostante, con le sue prestazioni ha attratto l’attenzione di molti importanti club europei su di lui“.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore dell’Inter?
“Il portiere Samir Handanovic, perché è stato determinante in più partite. Io credo che se non avesse avuto il portiere sloveno, la squadra di Mancini avrebbe avuto diversi punti di meno in classifica”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale dell’Inter e perché?
“Dico quella all’andata contro la Roma che in quel momento era in forma e stava facendo ottime cose: nella vittoria di San Siro i nerazzurri giocarono una gara senza macchie e ordinata, risultando compatti e portando a casa una vittoria importante con un gol del cileno Gary Medel”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“Ne cito due. La prima è l’1-4 casalingo contro la Fiorentina di fine settembre 2015 con una gara condizionata da gravi errori dei singoli che vedeva al 30’ del primo tempo i nerazzurri già sotto di tre gol e con un uomo in meno. La seconda è la sconfitta per 3-0 nel derby con il Milan del 31 gennaio scorso quando la squadra di Mancini perse malamente la stracittadina con una prestazione non all’altezza, caratterizzata anche in quella occasione da errori individuali”.
Quale reparto dell’Inter a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?
“La difesa è il comparto che ha reso meglio, soprattutto nella prima parte di stagione. Nonostante il calo di prestazioni avuto all’inizio del 2016 la retroguardia nerazzurra è infatti al momento la terza migliore della Serie A con 27 reti subite in 29 gare. Al contrario l’attacco è fino ad ora deficitario: numeri alla mano, con 39 reti realizzati gli attaccanti dell’Inter hanno segnato almeno meno di dieci gol di meno dei colleghi delle prime quattro classificate della Serie A. Icardi ha fatto 12 reti, ma ci si aspettava di più da lui, così come da Jovetic, Ljajic e Perisic dal punto di vista della fase realizzativa”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questi primi 7 mesi di campionato?
“Chiaramente la Juve ha dimostrato con la serie di 18 gare vinte in 19 partite di avere una forza incredibile e quindi non è possibile non citarla. Ma considerando il rapporto di valori generale delle rose della Serie A io dico che la squadra che mi ha più stupito è stata il Napoli che, seppur avendo un organico inferiore a quello di Juve e Roma, sta facendo una stagione di altissimo livello e sta rendendo al massimo. Non credevo ad inizio anno che il tecnico Maurizio Sarri fosse capace di trasmettere in così breve tempo le sue idee ai suoi uomini e metterli nella condizione di lottare in pianta stabile per lo Scudetto”.
Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?
“Io credo che con il nuovo tecnico la Roma stia giocando da Roma e stia avendo un rendimento consono al fortissimo organico che ha. Io credo che Spalletti abbia riportato tranquillità nell’ambiente, stabilendo regole chiare nel gruppo e trasmettendo una grande fiducia nei propri mezzi ai giocatori. Secondo me la squadra giallorossa è destinata a finire la stagione in crescendo e sicuramente arriverà a qualificarsi per la prossima Champions League. Dirò di più: questa Roma il prossimo anno sarà protagonista di un campionato di primissimo livello”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi dell’Inter dovranno temere di più?
“Io credo che i giallorossi abbiano una squadra che possa mettere in difficoltà quella di Mancini soprattutto sugli esterni e di conseguenza dico che Mohamed Salah è l’uomo da temere per l’Inter. Vista la difficoltà degli esterni difensivi nerazzurri a reggere nell’uno contro uno, io infatti credo che sulla destra l’egiziano possa mettere in grande difficoltà Yuto Nagatomo”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa dell’Inter, quale sceglieresti e perché?
“Se mi mettessi nei panni di Mancini, prenderei lo stesso Salah, visto che al tecnico nerazzurro manca un esterno a destra nel suo 433. Detto questo, se fosse in condizione, sceglierei Kevin Strootman che è un giocatore che in mezzo al campo cambia gli equilibri di qualunque squadra”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di sabato?
“La Roma è favorita, visto il suo organico e visto come arriva alla gara con le 8 vittorie consecutive. Certo, poi può accadere tutto ma c’è da giungere a questa mia previsione che l’Inter, a parte la gara con la Roma dell’andata con le ‘grandi’ ha sempre faticato quest’anno”.
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