“Le cose non sono iniziate come speravo, perché sono arrivato a Roma già infortunato ma poi tutto si è risolto” – ha affermato recentemente Rudiger.
“Ho passato un momento difficile, in cui le cose andavano male, per me e per la squadra. Ma non mi sono perso d’animo. Sapevo che per venirne fuori avrei dovuto dimostrare forza e maturità e credo di averlo fatto”.
Anche Joachim Low, tecnico della nazionale tedesca campione del mondo, è rimasto favorevolmente impressionato dalla crescita di Rudiger.
“Negli ultimi quattro, cinque mesi è visibilmente migliorato e ha acquisito moltissima esperienza. È un giocatore diverso ora”.“Può ancora imparare molto da Spalletti, che lo sta gestendo al meglio. Rudiger ha grandi margini di miglioramento e un potenziale enorme”.
- Joachim Low
Nonostante fosse reduce da un infortunio, Low ha riposto la sua fiducia nel difensore giallorosso, schierandolo dall’inizio nell’importante amichevole disputata dalla nazionale tedesca contro l’Inghilterra e, sebbene la Germania sia stata sconfitta per 3-2, la prestazione di Rudiger è stata senz’altro positiva.
Qualcuno sottolineerà il fatto che Rudiger stesse marcando James Vardy quando quest’ultimo ha realizzato quell’incredibile gol di tacco ma, a essere sinceri, al giallorosso non possono essere attribuite molte colpe, poiché stava attentamente seguendo il suo uomo da vicino prima di essere punito dalla magia della star del Leicester City.
Partito titolare al fianco di Mats Hummels, Rudiger si è fatto notare per il suo importante contributo in fase difensiva, grazie al suo atletismo e alla sua diligenza. Il talentuoso ventitreenne, dotato di grande velocità, di una forza sorprendente e di un’ampia falcata, ha sfruttato efficacemente le sue qualità, vincendo gran parte dei duelli ingaggiati, sia a terra che in aria.
In particolare, nelle situazioni in cui Hummels lasciava la propria posizione per uscire ad affrontare un avversario, l’attenzione e la velocità di Rudiger gli consentivano di ricoprire rapidamente lo spazio lasciato libero e sventare eventuali pericoli qualora un giocatore inglese fosse riuscito a superare il centrale del Dortmund.
La concentrazione e l’altruismo del difensore giallorosso si sono messi in mostra anche nelle situazioni in cui Rudiger si trovava a marcare Dele Alli, Danny Welbeck e Harry Kane, quando questi si avventuravano nelle sue aree di competenze o sfuggivano al loro avversario diretto.
Per un giocatore così giovane, il suo spiccato senso della posizione e la sua capacità di leggere al meglio le diverse situazioni tattiche continuano a impressionare, sia alla Roma che in nazionale.
La sua versatilità è un altro fattore che lo rende una risorsa importante per i giallorossi e per la nazionale campione del mondo, potendo giocare sia in posizione centrale che come terzino. Questa sua caratteristica, inoltre, è particolarmente gradita a Joachim Low.
“Originariamente era un difensore centrale, ma può giocare anche a destra e lo posso schierare in diverse posizioni” – ha affermato Low recentemente – “può giocare in diversi ruoli, e anche bene, a seconda dei bisogni della squadra e dell’allenatore”.
Low ha inoltre fornito un esempio pratico di quanto utile si sia rivelata la versatilità di Rudiger nella gara disputata dai tedeschi contro l’Inghilterra. Nonostante l’avesse inizialmente schierato come centrale sinistro, al momento di inserire il giovane Jonathan Tah al posto di Hummels, Low non ha esitato a spostare Rudiger nel ruolo di centrale destro per fare spazio a Tah, sapendo bene che la flessibilità del giocatore romanista gli avrebbe consentito di gestire senza problemi la sua nuova collocazione. Sebbene sia ancora giovane e non abbia ancora sviluppato appieno il proprio potenziale, non è azzardato affermare che, se Rudiger continuerà a crescere così velocemente, potrebbe diventare a breve uno dei migliori difensori in circolazione.
Solo il tempo ci dirà se sarà veramente così ma i segnali, al momento, sono davvero incoraggianti.
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