Ecco il testo integrale della conferenza.
Cosa ti ha chiesto Luciano Spalletti dal punto di vista tattico?
“Mi ha chiesto prima di tutto di dare il massimo, perché questa per me è una grande occasione e sono molto contento di entrare a far parte di una società storica come la Roma. Mi sto allenando regolarmente con il gruppo e sono contento di questo”.
Che atmosfera hai trovato nello spogliatoio?
“Ho trovato un spogliatoio molto sereno. Ho ricevuto una bella accoglienza da tutto l’ambiente e soprattutto dai miei compagni: molto solari e sorridenti. Il momento è delicato ma sono convinto che questo è un organico molto forte con giocatori di qualità con due leader come De Rossi e Totti che sono due fuoriclasse. Sono qui per fare bene: voglio dare il massimo del contributo. Ce la metteremo tutta per raggiungere grandi risultati”.
Ci aiuti a decifrare la tua carriera?
“Ho cominciato nel Milan il primo anno ricevendo tantissima fiducia da Allegri che mi ha messo in campo tante volte. Nella seconda stagione ho avuto di nuovo la sua fiducia e ho disputato un gran girone d’andata. Negli ultimi due anni sono stato condizionato da molti infortuni, uno in particolare che mi ha tenuto fermo per sei mesi rispetto ai tre preventivati a causa di una ricaduta. Ho voluto dare una svolta andando al Monaco: è stata la mia prima esperienza all’estero. Il girone d’andata non è stato esaltante ma è stata una bella esperienza: mi sono trovato bene con i compagni e un po’ meno con l’allenatore che ha fatto le sue scelte. Ho voltato pagina, ora sono qui e penso solo fare bene con la Roma”.
Sei pronto a giocare subito e in quanti ruoli?
“Fisicamente sto bene. I metodi di lavoro qui a Roma sono diversi da quelli con il Monaco: è un lavoro più intenso anche a secco mentre al Monaco dove si lavorava prevalentemente con la palla. Ho già fatto tre allenamenti con la squadra e mi sento pronto per essere a disposizione. Riguardo il ruolo, ho sempre detto che preferisco partire esterno a sinistra ma posso ricoprire anche altri ruoli. L’allenatore mi sta provando come quinto di centrocampo: mi metto a disposizione, per me va bene tutto”.
Antonio Conte ha avuto un ruolo nella scelta di accettare la proposta della Roma?
“La mia priorità è stata sempre la Roma. La decisione è stata presa di comune accordo con il Milan. Ho sentito subito la fiducia del direttore Sabatini e dell’allenatore: sono veramente felice di essere qua. Voglio partire bene con la Roma, impegnarmi e dare il massimo”.
In un’intervista hai detto che l’ambiente di Milano non faceva più per te. Pensi che Roma possa essere la città giusta?
“A Milano ci sono state cose che mi hanno fatto male, ma mi hanno fatto crescere. Roma è una piazza esigente, noi calciatori ci siamo abituati: dobbiamo tapparci le orecchie e lavorare per noi stessi e per la squadra. Sono uscite tante cattiverie sul mio conto che difficilmente sono riuscito a digerire. Nel nostro mondo c’è anche questo, vado avanti per la mia strada cercando di dare il massimo: è quello che ho fatto durante tutta la mia vita”.
La Roma viene da un cambio di allenatore: quali pensi possano essere gli obiettivi della stagione?
“Il cambio di allenatore può dare una svolta alla squadra. Non dobbiamo porci obiettivi finali ma pensare di partita in partita. Cercare di lavorare bene in settimana per prepararci al meglio per le partite: ora pensiamo a quella di sabato”.
Questa può essere per te l’ultima chiamata ad alti livelli?
“Questa può essere una svolta per me, dalla quale ripartire e tornare ad alti livelli. Non ho parlato con Conte, ma ho sentito la sua fiducia in questi anni. Il mio obiettivo è arrivare all’Europeo e per riuscirci occorre fare bene con la Roma”.
Pensi di poterti trovare bene come esterno di centrocampo?
“Sì, come detto prima posso ricoprire anche ruolo di quinto a centrocampo. Posso giocare anche a quattro o nei due dietro la punta. Ritrovare la continuità nelle partite è la cosa più importante: il ruolo non è un problema”.
Ti è dispiaciuto di non essere tornato al Milan?
“Il mio cartellino è ancora del Milan. Nel momento in cui non sono più stato del Monaco mi sono consultato con il direttore e la decisione è stata quella del trasferimento e la Roma era la priorità, sono felice di essere qui.
Quando ti rivedremo al 100%
“L’ultimo mese non è stato facile. Allenarmi sapendo di non giocare è stato frustrante ma ho pensato solo ad allenarmi, stare bene e rimettermi in forma e adesso penso di stare bene fisicamente”.
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