Abbiamo chiesto a Michel Cavina, voce della radio ufficiale del Bologna, Radio Nettuno, di raccontarci la stagione dei rossoblu e come la squadra di Donadoni arriva al match dell’Olimpico, svelandoci quale sarà l’uomo che i tifosi emiliani temono di più in vista del posticipo di lunedì…
Mancano 7 gare al termine del campionato: come giudichi la stagione del Bologna fino a questo momento?
“Visto come era partita, con un inizio stentato fatto di 6 soli punti in 10 giornate e l’esonero del precedente mister Delio Rossi, la stagione è al momento buona. Con il cambio di allenatore e l’arrivo di Roberto Donadoni il Bologna ha cambiato marcia, passando dal penultimo posto e arrivando fino al nono. Al momento, prima degli anticipi di questo turno, i rossoblu sono all’undicesimo, in comproprietà con altre tre squadre, ma solo perché si è avuto un rallentamento negli ultimi 6 turni, dove hanno raccolto solo 3 pari e 3 sconfitte. Quindi, ultimamente il Bologna è in calo ma io mi auguro che la squadra finisca il campionato in crescendo in modo da non rovinare la grande rincorsa fatta con il nuovo corso di Donadoni”.
Come hanno giocato i nuovi acquisti di questa stagione?
“Un giudizio globale è complicato perché tra mercato estivo e quello invernale sono arrivati ben 21 giocatori, 19 dei quali tra giugno e agosto. L’acquisto principale è stato sicuramente Mattia Destro, che, arrivato proprio dalla Roma, è arrivato con l’etichetta del top player ma ha fatto fatica in questo nuovo ruolo in cui doveva recitare il ruolo di primo attore. Con l’arrivo di Donadoni anche lui però si è sbloccato ed ha raggiunto al momento 8 reti, anche se poi l’infortunio rimediato a metà marzo con la frattura al piede lo terrà un po’ lontano dai campi. Oltre a Destro, il grande acquisto dell’estate, ti posso citare la sorpresa, in positivo, del mercato rossoblu, ossia Amadou Diawara, centrocampista preso dal San Marino in Lega Pro e arrivato per giocare nella Primavera. Nel corso del ritiro estivo però il guineano ha impressionato al punto che è stato subito schierato in Prima Squadra e da lì non si è più schiodando: ora nel centrocampo di Donadoni è una pedina inamovibile”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Bologna?
“Al di là di Diawara che come detto ha stupito tutti, io ti faccio il nome di Domenico Maietta. Il difensore in estate aveva le valigie pronte e si cercava per lui una destinazione visto che non rientrava nei progetti di Delio Rossi. Poi è rimasto lo stesso ma con il precedente tecnico non aveva spazio. Poi con l’arrivo di Donadoni sulla panchina rossoblu Maietta ha avuto subito la fiducia del mister che l’ha schierato titolare al centro della difesa del Bologna, la quale ha cambiato con lui in maniera determinante il rendimento. A confermare la qualità delle sue ottime prestazioni c’è anche l’apprezzamento da parte dei tifosi visto che negli ultimi tre mesi per ben due volte è stato votato come Player of the Month nel sondaggio lanciato sul sito ufficiale del club”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Bologna e perché?
“Il 3-2 sul Napoli di inizio dicembre visto che gli azzurri al tempo erano capolista e in grande spolvero. Quel pomeriggio la prestazione degli uomini di Donadoni fu quasi perfetta, visto che fino al minuto 88 erano avanti addirittura per 3-0. Quella per me è la migliore gara dell’anno dei rossoblu per qualità di gioco, livello di rendimento e difficoltà dell’avversario”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“Dico l’ultima sconfitta in casa del 4 aprile contro il Verona per 0-1. I gialloblu, ultimi in classica, non avevano mai vinto in trasferta in campionato: dal Bologna, reduce in quel momento da 3 pareggi e due ko di fila, ci si aspettava una riscossa contro un avversario alla portata dei rossoblu e invece hanno deluso, dal punto di vista del gioco e della condizione atletica”.
Quale reparto del Bologna a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?
“Il reparto migliore è la difesa, compreso anche il portiere, Antonio Mirante che sta facendo una bellissima stagione e che ha contribuito, a mio parere, a portare con le sue parate almeno 5-6 punti ai rossoblu in stagione. La difesa rossoblu è la settima della Serie A in quanto a gol subiti, finora 36: a conferma della buona resistenza della retroguardia della squadra di Donadoni il fatto che ha subito il primo gol da calcio d’angolo solo due settimane fa. Al contrario, il reparto che sta soffrendo un po’ di più è l’attacco, visto che è il 14esimo del campionato con soli 30 gol in 32 gare, con un calo di rendimento nelle ultime sei partite in cui il Bologna è riuscito ad andare in rete solo in una occasione. Come detto, Destro ha fatto fatica ad ingranare, mentre Giaccherini e Munier hanno alternato prestazioni positive ad altre meno efficaci”.
Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?
“Probabilmente in questo momento i giallorossi insieme alla Juventus sono la squadra più in forma della Serie A. La rosa giallorossa è tra le migliori del campionato e poi ora con Spalletti hanno trovato la quadratura del cerchio e probabilmente con il tecnico toscano dall’inizio la stagione del club sarebbe potuta essere ancora migliore, nonostante il fatto che lo stesso Garcia nel suo primo anno e mezzo di Roma abbia lavorato davvero bene. A prescindere da questo, credo che i giallorossi possano davvero superare il Napoli in questo sprint finale di stagione e conquistare la qualificazione diretta alla Champions League”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Bologna dovranno temere di più?
“Dico Diego Perotti, soprattutto perché se il Bologna giocherà con il 4-4-1-1, l’argentino potrebbe essere davvero pericoloso tra le linee e fare molto male ai rossoblu. Credo che la retroguardia rossoblu con quel modulo sia più preparata a difendere sugli esterni che su un jolly come Perotti che può inserirsi anche centralmente e creare problemi alla squadra di Donadoni”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Bologna, quale sceglieresti e perché?
“Prenderei Miralem Pjanic per aumentare notevolmente il livello tecnico del centrocampo attuale rossoblu che è composto da grandi guerrieri e corridori ma sicuramente manca in qualcosa dal punto di vista tecnico: infatti, da Donsah a Diawara, da Taider a Brighi, il Bologna ha tutti giocatori che a livello di impegno sono straordinari ma che, se fossero accompagnati al centro della manovra da un talento come Pjanic, potrebbero migliorare in maniera importante il rendimento globale del reparto”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di lunedì?
“La Roma è nettamente favorita, vista la rosa e il momento positivo che sta attraversando la squadra, ma credo che il Bologna non verrà a fare la vittima sacrificale all’Olimpico. Io dico che sarà una partita equilibrata e più difficile del previsto per i giallorossi, che però alla fine immagino che prevarranno, magari di misura”.
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