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Visti dall’avversario: Fiorentina

Visti dall’avversario: Fiorentina

Abbiamo chiesto a Riccardo Galli, giornalista de ‘La Nazione’ di base a Firenze, di raccontarci i segreti alla base dell’ottima stagione dei toscani in vista della gara di stasera all’Olimpico… Abbiamo chiesto a Riccardo Galli, giornalista de ‘La Nazione’ di base a Firenze, di raccontarci i segreti alla base dell’ottima stagione dei toscani in vista della gara di stasera all’Olimpico…

Abbiamo chiesto a Riccardo Galli, giornalista de ‘La Nazione’ di base a Firenze, di raccontarci i segreti alla base dell’ottima stagione della Fiorentina e di svelarci quale è il giocatore giallorosso che toglierebbe volentieri alla Roma e metterebbe in viola in vista della gara di stasera all’Olimpico…

Siamo arrivati alla ottava gara del girone di ritorno: come giudichi questa prima parte di stagione della Fiorentina?

“Il giudizio è molto positivo, in quanto la Fiorentina è ora al terzo posto con 53 punti in 27 partite disputate finora. I viola hanno fatto una partenza di campionato importante, da nove in pagella, con 6 vittorie nelle prime 7 gare. Poi la corsa si è momentaneamente rallentata con le due sconfitte contro Napoli e Roma ma poi è continuata abbastanza bene, con la squadra che è rimasta sempre nei primissimi posti di classifica. Il merito di tutto questo è dovuto in larga parte al lavoro del tecnico Paulo Sousa che è arrivato in estate in una situazione ambientale non favorevole con l’addio spigoloso del precedente allenatore Vincenzo Montella, il mancato arrivo di Sergej Milinkovic Savic che all’ultimo è andato alla Lazio dicendo no ai viola e il caso Mario Gomez che doveva essere l’attaccante del futuro e invece ha fallito in Toscana. Insomma, Sousa ha preso una squadra con diversi nuovi innesti e l’ha saputa plasmare a suo piacimento facendo un lavoro molto intelligente a livello tattico e psicologico e costruendo una Fiorentina bella e competitiva”.

Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate e come giudichi il mercato invernale del club appena concluso?

“Tra i nuovi arrivi estivi di sicuro il migliore è stato Nikola Kalinic, rivelatosi una delle sorprese di questa Serie A: l’attaccante croato è arrivato in sordina dal Dnipro e ha saputo inserirsi subito bene non solo in squadra ma nella mentalità del calcio italiano andando a segno finora ben 11 volte. Oltre a lui vorrei citare, anche se non è un nuovo acquisto, il giovane prodotto del settore giovanile Federico Bernardeschi sul quale, dopo le prime apparizioni della scorsa stagione in A, quest’anno il club ha scommesso forte: l’attaccante classe 1994 sta infatti rispondendo benissimo sul campo e secondo me è un giocatore destinato a imporsi a livello nazionale e internazionale. Passando invece al mercato invernale, diciamo che ci si aspettava di più a livello di arrivi. In viola si sono infatti accasati

il difensore Yohan Benalouane, i centrocampisti Panagiotis Kone e Tino Costa e l’attaccante Mauro Zarate. Tra questi solo quest’ultimo si sta rivelando un acquisto da segnalare, visto che gli altri finora hanno trovato molto poco spazio: il talento argentino è un jolly che Sousa può giostrare nell’attacco viola e finora ha fatto abbastanza bene nelle volte in cui è stato impiegato, segnando anche un importante e decisivo gol contro il Carpi ad inizio febbraio”.

Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore della Fiorentina?

“Oltre al citato Nikola Kalinic che è la sorpresa di questa stagione viola, io dico che il giocatore simbolo di questa Fiorentina è Borja Valero: lo spagnolo è un centrocampista molto intelligente tatticamente che sa dettare bene i tempi di gioco e che nel gioco molto incentrato sul possesso palla della squadra di Sousa si mette quindi molto in evidenza. Le sue prestazioni sono poi quasi sempre positive con pochi cali di rendimento”.

Visti dall’avversario: Fiorentina

Quale è stata la migliore prestazione stagionale della Fiorentina e perché?

“La vittoria a San Siro contro l’Inter per 1-4 del 27 settembre 2015 quando i viola fecero una gara straordinaria dominando l’avversario e segnando 3 gol nei primi 23 minuti. Quella sera i ragazzi di Sousa furono padroni del campo e Kalinic segnò una splendida tripletta segnalandosi come la nuova sorpresa della Serie A. Poi, a livello di prestazione globale, ossia di Fiorentina e squadra avversaria insieme, le gare da segnalare sono le due col Napoli di andata e ritorno, dove si è visto un gran bel calcio, spettacolare, dove le due compagini hanno mostrato sempre una propensione offensiva e volta a costruire gioco e azioni da gol”.

Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?

“Io farei un distinguo tra la più brutta partita a livello mentale e la più brutta a livello di gioco. Quella peggiore a livello psicologico fu proprio la sconfitta dell’andata contro la Roma al Franchi, quando i giallorossi colpirono a freddo con Salah i viola che rimasero storditi e non seppero reagire al meglio: ci si aspettava di più dagli uomini di Sousa in quell’occasione. La peggiore gara a livello di prestazione fu invece la sconfitta interna contro il Carpi in Coppa Italia, quando la Fiorentina sbagliò davvero tutto mandando all’aria l’opportunità di andare avanti in un competizione dove poteva arrivare almeno in finale”.

Quale reparto della Fiorentina a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?

“Il reparto che in questi mesi si è mostrato un po’ più fragile è la difesa, visto che finora ha comunque subito 27 gol, con la media di uno a partita. In alcuni singoli come Nenad Tomovic e Facundo Roncaglia mostra infatti delle lacune, anche se altri giocatori come Davide Astori e Gonzalo Rodriguez stanno facendo abbastanza bene: in generale credo però che sia il reparto in cui i viola sono più carenti. Il reparto dove la Fiorentina è stata invece migliore è quello offensivo, dove i 48 gol fatti e le belle prestazioni di Kalinic unite a quelle di Bernardeschi, Ilicic e Khouma el Babacar, pongono quello viola come il terzo attacco, al pari della Juventus, della Serie A, inferiore solo a quelli di Napoli e Roma”.

Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questi primi 7 mesi di campionato?

“Senza dubbio la Juventus che ha saputo risalire in pochi mesi la classifica passando da una posizione molto bassa alla testa grazie ad una rimonta straordinaria. I bianconeri hanno dimostrato di essere una compagine non solo forte negli elementi della rosa, ma anche molto concreta e agonisticamente cattiva in campo, il che pone a mio parere la squadra di Allegri come quella da battere e la favorita per il titolo”.

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Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?

“Ripartendo da Spalletti i giallorossi secondo me sono partiti dall’allenatore giusto per cercare di riguadagnare, come in effetti stanno già facendo, gran parte del terreno perso nei primi mesi di campionato. Non credo che la Roma riesca a dar fastidio alla Juventus che ha ormai un po’ di punti di vantaggio e soprattutto viaggia con una marcia straordinaria, ma non mi stupirei se al termine del campionato la squadra di Spalletti finisse davanti alla Fiorentina e magari anche al Napoli. Ripeto, secondo me la scelta del tecnico toscano è stata molto felice e credo che lui aiuterà molto la Roma a fare bene in futuro”.

Quale è il giocatore della Roma che i tifosi della Fiorentina dovranno temere di più?

“Io credo che El Shaarawy sia il giocatore che i viola dovranno più tenere sotto d’occhio: io ritengo che lui sia un grande giocatore, un attaccante eclettico e di qualità che è inoltre arrivato a Roma molto motivato e con l’obiettivo di riscattarsi dopo il periodo non esaltante al Monaco conquistando anche un posto all’Europeo con l’Italia. Io credo che con El Shaarawy la Roma a gennaio ha fatto il miglior acquisto che poteva fare”.

Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa della Fiorentina, quale sceglieresti e perché?

“Guardando il gioco di Paulo Sousa basato su possesso palla e rapidità di circolazione del pallone, un calciatore che potrebbe inserirsi alla grande nel suo modo di intendere il calcio è Miralem Pjanic. Io credo che il bosniaco si intenderebbe alla perfezione nei fraseggi offensivi con Borja Valero, Ilicic e Bernardeschi e che sarebbe in grado di servire a Kalinic tanti palloni da mettere in porta”.

Quale è il tuo pronostico per la gara di venerdì?

“Io dico 1X. Un pareggio sarebbe un risultato importante per la Fiorentina e allo stesso tempo non scalfirebbe nemmeno le velleità di risalita della Roma. Il segno uno non lo tolgo perché ovviamente i giallorossi giocando in casa e vista la rosa che hanno non possono non puntare alla vittoria. Staremo poi a vedere quello che succederà sul campo…”.