Massimiliano Nerozzi, giornalista de La Stampa di base a Torino ci racconta come la Juventus si appresta a sfidare la Roma, confidandoci quale è il giocatore che i bianconeri dovranno tenere d’occhio nella sfida di domenica e quale vorrebbe nella squadra di Allegri…
Siamo arrivati alla seconda gara del girone di ritorno: come giudichi questa prima parte di stagione della Juventus?
“Nel complesso molto buona. Ci sono state due Juventus a dire il vero: un avvio lento, con soli 5 punti nelle prime 6 gare in seguito alle sconfitte in casa con Udinese e in trasferta a Roma e Napoli e ai pareggi interni con Chievo e Frosinone, interrotte solo dal successo a Marassi col Genoa. Poi dopo un paio di vittorie interne e il pari a Milano con l’Inter, la svolta finale è avvenuta al termine della sconfitta a Sassuolo quando Buffon ed Evra fecero una sfuriata negli spogliatoi a tutti i compagni e da lì la squadra ha reagito. Dal quel 28 ottobre 2015 all’ultima gara a Udine del 17 gennaio 2016 sono infatti arrivate 10 vittorie in 10 partite, con 30 punti in classifica e vetta della classifica quasi raggiunta”.
Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate?
“Al momento la valutazione di tutti i principali giocatori arrivati nel mercato estivo è a mio parere positiva. Paulo Dybala infatti non sta facendo rimpiangere Tevez, il che la dice tutta sul suo andamento finora. Superata una normale fase di ambientamento iniziale l’argentino arrivato dal Palermo sta facendo vedere le sue qualità e soprattutto la sua pericolosità offensiva avendo segnato ben 13 reti, di cui 11 in campionato: non male direi. Mario Mandzukic sta dimostrando sul campo che l’acquisto della società è stato azzeccato, visto che appena arrivato a Torino qualcuno aveva storto il naso vedendo il suo ingaggio come un ripiego. Invece il centravanti croato si sta rivelando un giocatore molto solido che da una mano concreta alla manovra di attacco e soprattutto un terminale offensivo importante: basti pensare che nelle 9 volte in cui Mandzukic è andato in rete tra campionato e coppe varie, la Juventus ha sempre vinto e questa è una cosa che conta. Sami Khedira ha pagato all’inizio il fatto di essersi fatto male due volte ma quando è entrato in squadra ha fatto quadrare il centrocampo, trovando in più di una occasione anche la via del gol e anche Cuadrado sta facendo il suo quando è chiamato in causa da Allegri”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore della Juventus?
“Dico Paulo Dybala perché ha regalato alla Juve, come detto, già 13 reti, e soprattutto una dimensione, quella dei gol su calcio piazzato, che i bianconeri aveva perso con la dipartita di Andrea Pirlo. Con l’argentino questa pericolosità sulle punizioni è, per fortuna dei ragazzi di Allegri, rimasta. Dybala ha infatti segnato con Bologna e Udinese in questa specialità e questa è un arma che tutte le grandi squadre non possono non avere”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale della Juventus e perché?
“In assoluto tra le migliori e la più importante a livello mentale è stata la vittoria in Champions League a Manchester contro il City dello scorso 15 settembre. Lì una Juve che era in fase ancora di rodaggio, infatti giocò con il 4-3-3 e non con l’attuale 3-5-2, e anche molto rimaneggiata, in quando mancavano in mezzo al campo sia Claudio Marchisio che Sami Khedira, si impose sui favoriti al titolo della Premier e tra le squadre che sono in corsa anche per la vittoria in Champions League. Fu una vittoria di grande spessore e carattere con i bianconeri che trovarono la vittoria con due grandi gol di Mandzukic e Khedira e fu un chiaro segnale di risalta per la squadra di Allegri. Certo poi passando a valutare, a prescindere dall’avversario, la qualità della prestazione, dico che nell’arco delle 10 vittorie consecutive in campionato ci sono state diverse gare in cui la Juventus ha giocato anche meglio. Su tutti credo che il primo tempo dell’ultimo successo a Udine è stato perfetto. Dopo mezzora i bianconeri erano in vantaggio per tre reti a zero dominando letteralmente in lungo e in largo la gara”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“A livello europeo dico la partita giocata a Siviglia, dove la Juve non ha giocato ai suoi livelli e dove, avendo a disposizione due risultati utili su tre, ha invece perso complicandosi così da sola le cose in vista degli ottavi di Champions League dove, da seconda in classifica, ha poi pescato il Bayern Monaco. A livello di Serie A la peggiore prestazione è invece stata la sconfitta rimediata a Reggio Emilia contro il Sassuolo a fine ottobre, dove i bianconeri hanno dato quasi l’impressione di una squadra che non sapeva dove erano i problemi e come risolverli. Come anticipato, quella sera però ci fu la sfuriata negli spogliatoi di Buffon ed Evra con i compagni, soprattutto i più giovani, e da lì la Juve è ripartita e non si è più fermata”.
Quale reparto della Juventus a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?
“Sta rendendo meglio l’attacco, considerando che è il reparto che ha cambiato di più e che quindi richiedeva un tempo maggiore per adattarsi. Come detto Dybala, Mandzukic e Cuadrado insieme a Morata e Zaza stanno facendo bene e al momento rappresentano il secondo attacco del campionato, essendo secondi solo al Napoli. Se poi bisogna proprio citare il reparto che sta facendo meno bene dico la difesa perché la Juve sta subendo più gol rispetto all’anno scorso: infatti nel 2014-15 dopo 20 giornate i bianconeri avevo incassato solo 9 reti, mentre quest’anno sono già a quota 15. Bisogna dire che questo peggioramento in parte si può spiegare col fatto che, soprattutto all’inizio del campionato, il reparto arretrato ha sofferto l’assenza a centrocampo di alcuni elementi fondamentali, come Marchisio e Kedhira che quando sono rientrati hanno fatto quadrare le cose rendendo la vita più facile anche alla difesa”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questa prima metà di campionato?
“Il Napoli, perché a mio parere a livello di gioco espresso è la squadra più bella da vedere in questa Serie A. Ha incontrato la Juve nella primissima parte della stagione, quando i bianconeri non erano ancora in forma e hanno infatti vinto al San Paolo con merito grazie ai gol di Insigne e Higuain”.
Come giudichi il campionato finora giocato dalla Roma?
“Sicuramente sotto le aspettative. Avendo un gruppo abbastanza consolidato mi aspettavo di più dalla squadra di Garcia. Adesso Spalletti è una scelta buona che può portare alla squadra tranquillità, fluidità di gioco e risultati. Ci sono gli elementi perché la Roma risalga la classifica in zona Champions ma credo che, a meno di stravolgimenti clamorosi, sia difficile per i giallorossi rientrare nella corsa Scudetto. Staremo a vedere”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi della Juventus dovranno temere di più?
“Dzeko, senza dubbio. Perché è un ottimo giocatore e alla fine i calciatori di così alto livello escono sempre fuori. So che anche per la squadra di Allegri il centravanti bosniaco è uno dei giallorossi più temuti e che temono si sblocchi di nuovo proprio allo Juventus Stadium. Infatti l’ultimo gol su azione di Dzeko fu all’andata, quando segnò il momentaneo 2-0 nella gara dell’Olimpico…”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa della Juventus, quale sceglieresti e perché?
“Sceglierei Radja Nainggolan perché è un giocatore che è cresciuto molto negli ultimi anni, soprattutto da quando è arrivato alla Roma. Mi ricordo che prima che approdasse a Trigoria lo inseguiva non a caso anche Antonio Conte da allenatore della Juve. Nainggolan è un giocatore molto moderno che unisce grande dinamismo e forza fisica a doti tecniche più che buone. Secondo me nel centrocampo a 5 della Juve di Allegri starebbe alla grande”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di domenica?
“Secondo me vince la Juventus 2-1. Ti confesso che all’andata avevo azzeccato la vittoria della Roma all’Olimpico per 2-1: ci sono testimonianze scritte con messaggi a diversi colleghi! Spero per i tifosi romanisti non si avveri, ma ti era doveroso dirti che l’ultima volta ci ho preso”.