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L'opinione: le quattro cose che Spalletti ha portato alla Roma

L'opinione: le quattro cose che Spalletti ha portato alla Roma

Julian De Martinis riflette sull’inizio di questa seconda avventura del tecnico toscano sulla panchina giallorossa e vede cosa questa ha comportato…

Con l’impegno di Madrid ormai alle porte, lunedì prossimo Luciano Spalletti non avrà probabilmente il tempo per festeggiare il suo cinquantasettesimo compleanno ma, a prescindere da come andrà la gara del Bernabeu, sembra essere questo il momento propizio per riflettere sull’inizio di questa seconda avventura del tecnico toscano sulla panchina giallorossa e vedere cosa questa ha comportato…

1. Innanzitutto, i punti

Spalletti ha preso le redini della Roma lo scorso 13 gennaio. Da quel momento, la striscia dei giallorossi recita N-P-V-V-V-V-P-V-V considerando tutte le competizioni.

In 47 giorni e nove partite, la squadra ha collezionato un pareggio, due sconfitte (contro Juventus e Real Madrid) e sei vittorie consecutive in Serie A, con 19 gol segnati, nove subiti e solamente cinque punti persi in campionato sui 24 disponibili.

In questo breve lasso di tempo, la squadra ha realizzato tre reti in tre occasioni e cinque in una singola gara. In breve, la Roma sotto Spalletti sta rendendo molto meglio rispetto a quanto non facesse prima del sua arrivo.

Prendiamo ad esempio le nove partite precedenti: tra campionato e Champions League, la Roma aveva raccolto solamente una vittoria a fronte di tre sconfitte, segnando solo in un’occasione più di tre reti e non riuscendo ad avere la meglio di squadre come Chievo, Hellas Verona, Bate Borisov, Torino e Atalanta. Ora la squadra è riuscita facilmente a battere Palermo, Empoli, Carpi e Frosinone, l’attacco è tornato prolifico, l’intesa tra i suoi componenti si è affinata, e sono arrivati i gol contro squadre che una formazione che ambisce alle prime tre posizioni non può pensare di non vincere.

L'opinione: le quattro cose che Spalletti ha portato alla Roma

2. La fluidità, l’entusiasmo e la gioia del fronte d’attacco

Questo, forse più di ogni altra cosa, è quello che ha portato Spalletti: la gioia di giocare. Il suo calcio, fluido e dinamico, favorisce i gol, i quali portano alle vittorie e rendono più apprezzabile il joga bonito giallorosso.

Guardate quanto efficace sia diventato Stephan El Shaarawy (o sia ridiventato, per correttezza nei suoi confronti) sotto il tecnico toscano, in grado di segnare gol sensazionali e coraggioso nel provare giocate di alto coefficiente di difficoltà tecnico.

O vedete come Mohamed Salah abbia ritrovato la sua forma migliore, che gli ha consentito di mettere a segno quattro reti dall’inizio di febbraio.

Anche Edin Dzeko si sta ritrovando. La doppietta al Palermo può certamente essere un ottimo viatico per ritrovare la forma e smuovere il suo computo personale dei gol segnati, per non parlare, poi, del duo di centrocampo formato da Radja Nainggolan e Miralem Pjanic che hanno contribuito al bottino giallorosso con due marcature ciascuno.

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3. La solidità difensiva

Vista la prolungata assenza di Leandro Castan, potevano sorgere delle preoccupazioni circa la tenuta del reparto arretrato giallorosso, ma la difesa si è rivelata davvero solida dal ritorno di Spalletti.

In campionato, al netto di rigori e autogol, solamente tre giocatori avversari sono riusciti a fare breccia negli ultimi 720 minuti di gioco: Kevin Lasagna, Daniel Ciofani e Paulo Dybala. Ervin Zukanovic e Miralem Pjanic si sono resi protagonisti di due sfortunate autoreti negli ultimi quattro match, mentre Giampaolo Pazzini ha trasformato dagli undici metri nel giorno del nuovo debutto di Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa. La retroguardia della Roma si sta quindi facendo trovare in una buona forma in vista della prossima importante serie di gare che attendono la formazione capitolina.

L'opinione: le quattro cose che Spalletti ha portato alla Roma

4. I punti in classifica

Il 10 gennaio la Roma era quinta in graduatoria, a cinque punti dal terzo posto e a sette dalla vetta. Al primo marzo, la squadra di Spalletti è riuscita a catapultarsi al terzo posto e, sebbene la vetta si sia allontanata di un punto, la seconda piazza, occupata dal Napoli, è a sole cinque lunghezze e, con ancora undici gare da disputare, nulla è ancora stato scritto.

Praticamente a livello di classifica è quindi ancora tutto da decidere. Il fatto poi che la Roma stia esprimendo il miglior calcio dall’inizio della stagione e che stia attraversando un momento di forma straordinario, non sembra essere in discussione.