Nome: Theoren Abate
Età: 24
Città: Toronto
Stato: Canada
Perché hai scelto la Roma?
“Ogni volta che mi viene chiesto rispondo sempre allo stesso modo. Non sei tu a scegliere la Roma, è la Roma a scegliere te e a farti innamorare perdutamente di lei e di quello che rappresenta”.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla Roma?
“È il Derby d’andata della stagione 1999-00, con la Roma vittoriosa sulla Lazio per 4-1. Guardavo sempre le partite con mio nonno ma non tifavamo una squadra in particolare, semplicemente ammiravamo il calcio. Quella stagione non terminò bene, ma quella volta mi sono accorto che la Roma era il mio primo amore”.
Chi è stato il tuo primo idolo della Roma e perché?
“Non può che essere Totti. Era capitano sin da prima che io possa ricordare. Totti ha iniziato la sua carriera nella Roma quando avevo un anno. È stato in squadra praticamente per tutta la mia vita. La cosa che lo ha reso un vero eroe per me è l’aver rinunciato alle ricche proposte del Real Madrid per rimanere nella squadra della sua città. È rimasto nel club nei momenti peggiori ed è stato protagonista in quelli migliori”.
La Roma ha tanti tifosi nella città in cui vivi?
“Non credevo, ma quando la Roma è venuta a Toronto nel 2013 e l’estate scorsa con la Primavera ne ho visti molti di più di quanto mi aspettassi. Da allora ho lavorato per unire tutti i romanisti di Toronto in un Roma Club. Quando la Roma è venuta sono stato per tre giorni fuori dall’albergo per poter vedere i giocatori. Spero di poterlo fare ancora a Montreal. Non sarò in vacanza in quel periodo quindi avrò solo 10 ore da passare nella città sperando di vedere Totti per l’ultima volta e ringraziarlo per tutto”.
Cos’è che rende la Roma così speciale per te?
“I tifosi la rendono speciale. Una delle cose che mi hanno fatto innamorare della squadra è stata vedere la Curva Sud in tutta la sua gloria. Vederla com’era nell’ultima stagione è stato un vero peccato. Non vedo l’ora che si risolva la situazione per rivederla unita, alla spalle della squadra per dare al Capitano il saluto finale che merita dopo così tanti anni in giallorosso. Amo lo spirito romano che anima la squadra, la sua combattività e il modo in cui l’intera Città si stringe a supportarla”.
Cosa significa Totti per te?
“Totti è uno dei motivi per cui mi sono innamorato della Roma. Il suo talento è una cosa dell’altro mondo. Vederlo giocare, i suoi passaggi, la classe che porta in partita è poetico e riesce a coniugare ciò con la sua potenza. È il leader del Club e sono fiero di averlo come capitano. Ho cambiato il mio nome su Twitter in #GrazieTotti, per provare a ripagare quello che ha fatto. Non so spiegare esattamente a parole cosa Totti significhi per me e per tutti noi. Non credo ci sia un altro giocatore che simboleggi una squadra come lo fa lui. Neanche De Rossi vorrebbe diventare capitano, perché significherebbe che Totti non sarebbe più in squadra. Sono incredibilmente felice del nuovo anno di contratto prima del suo ritiro. Non credo che saprò affrontare la sua ultima partita. Non sono pronto a vedere una Roma senza di lui e non penso lo sarò mai”.
Attualmente, chi è il tuo giallorosso preferito e perché?
“A parte Totti? Sono indeciso tra De Rossi e Florenzi. Deve entrarci il fatto che siano romani… Amo la loro passione. Loro indossano le loro emozioni, a volte in positivo altre in negativo ma amo vedere questo. De Rossi è sempre stato una roccia nel cuore della squadra e i calciatori difensivi non sempre ottengono la considerazione che meritano. Anche De Rossi ha rinunciato a offerte importanti per rimanere nel Club e vederlo giocare al fianco di Totti è fantastico. Ricorderò per sempre le foto e i video di lui durante i pre partita: si può proprio vedere la sua passione per la maglia.
Florenzi è un giocatore che dà tutto per la squadra. Sono convinto che giocherebbe anche in porta se gli venisse richiesto. Ultimamente è difficile vedere Florenzi irrompere in avanti visto il ruolo di terzino destro. Vederlo crescere e diventare un grande calciatore è stato superbo e non vedo l’ora di vederlo capitano in futuro. Ha già indossato la fascia qualche volta”.
Cosa ti rende orgoglioso di essere un tifoso della Roma?
“Amo la storia del club e il rispetto per chi ne ha fatto parte. È qualcosa che non si può perdere. Ogni club deve rispettare le proprie leggende e rendere i tifosi consapevoli di ciò se vuole raggiungere risultati in futuro. Anche avere persone come Alberto De Rossi in ruoli importanti, insieme ad altri cuori romani, mostra ai nuovi giocatori cosa voglia dire giocare per la Roma ed esserne parte. È importante che i nuovi sappiano cosa significhi indossare questa maglia”.
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