La Roma si prepara ad affrontare il Porto nella gara di ritorno dei preliminari di Champions League. Abbiamo fatto due chiacchiere ancora una volta con Simon di FCPortoGlobal per parlare della gara di ritorno.
Cosa pensi del pareggio per 1-1 maturato nella gara di andata di questi playoff?
“La Roma ha approcciato la partita in maniera decisa e preparata. Il più esperto centrocampo giallorosso ha controllato la prima mezz’ora in maniera molto convincente. Il cambiamento di modulo dell’allenatore dei portoghesi, passato a sorpresa a un 4-4-2, si è rivelato inefficace poiché la Roma è riuscita a chiudere tutte le linee di passaggio del Porto nel centro del campo.
“Il Porto è stato fortunato a non aver subito più di un gol, anche se l’unica rete concessa ha coinciso con un autogol. L’inerzia della gara è poi cambiata verso la fine del primo tempo quando il contrasto avventato di Vermaelen ha provocato la sua espulsione. L’1-1 finale è stato sostanzialmente giusto, nonostante l’assedio del Porto nella ripresa nei confronti di una Roma in inferiorità numerica. Il pareggio lascia aperta ogni possibilità”.
Il Porto ha già disputato due gare di campionato e si trova attualmente in testa alla classifica; è stata una partenza convincente?
“Era una partenza che ci si poteva aspettare, anche se la qualità dei tiri deve essere migliorata. L’Estoril ha resistito bene per oltre 80 minuti questo weekend, con il Porto che non riusciva a inquadrare lo specchio della porta. Forse i giocatori avevano ancora le gambe pesanti dopo l’incontro con la Roma, ma Andre Silva è riuscito verso la fine a piazzare un tiro vincente sul secondo palo.
“Anche la fluidità del centrocampo portoghese è venuta sorprendentemente meno, considerando la qualità a disposizione di Nuno. Sergio Oliveira è ritornato dalle Olimpiadi per dare spinta al reparto. Ma nel complesso ci sono molti segnali positivi in vista della prossima gara e tutti i giocatori sono motivati”.
Quali sono i giocatori che si sono distinti in questo inizio di stagione?
“Sicuramente Andre Silva e Otavio Monteiro. Era anni che il Portogallo non sfornava un attaccante come Andre Silva. C’è entusiasmo nel paese poiché ci si aspetta che possa fare il grande salto anche nella nazionale maggiore. Attualmente Andre Silva ha una striscia realizzativa aperta che dura da undici partite, comprese le gare di preparazione e le ultime due partite della scorsa stagione.
“Sono passati 20 anni da quando un attaccante portoghese è andato in gol per cinque gare ufficiali di fila. Otavio è tornato al Porto dopo aver trascorso la scorsa stagione in prestito al Vitoria SC, migliorando la visione di gioco e la tecnica. Utilizzato in origine come centrocampista offensivo, Nuno l’ha poi spostato sulla fascia sinistra per sfruttare al meglio i suoi cross”.
Il gol segnato dalla Roma a Oporto significa che i portoghesi dovranno segnare all’Olimpico; credi che il modulo che verrà adottato da Nuno rispecchierà questa esigenza?
“Il Porto cerca sempre di segnare, indipendentemente dallo stadio in cui gioca; attaccare fa parte della filosofia del club. Credo che Nuno adotterà nuovamente un 4-4-2 per cercare di limitare gli attacchi della Roma e impedire ai giallorossi di segnare per poi rischiare tutto nella ripresa”.
Se il Porto non si qualificasse per Champions League, sarebbe considerato un fallimento?
“No, il Porto ha fatto molto bene anche in Europa League negli ultimi anni e la competizione piace ai tifosi. I mancati introiti garantiti dalla Champions League avrebbero certo un impatto sul budget del club ma la priorità dei giocatori e dei tifosi è vincere il campionato. Non vincerlo per quattro anni consecutivi è qualcosa di impensabile per il Porto. Il campionato è l’obiettivo principale”.
Qual è il tuo pronostico?
“2-2. Si qualifica il Porto”.
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