Roma-Fiorentina è già stata messa in archivio, una gara importante ben più dei tre punti che ha portato alla classifica. La prova tangibile che la squadra è in forma e continua il trend positivo degli ultimi mesi. Protagonista del periodo positivo dei giallorossi Bruno Peres, alla sua prima stagione in giallorosso. Finora ha collezionato 19 presenze e 1 gol nella sfortunata gara con la Sampdoria.
La gara contro la Fiorentina forse è stata la miglior prestazione della stagione…
“Roma-Fiorentina è stata una gara perfetta, abbiamo fatto benissimo, abbiamo fatto il risultato importante che volevamo, quello che dovevamo fare”.
Alla vigilia del match, Spalletti aveva detto che sarebbe servita più velocità in fase offensiva. In particolare, cosa vi ha chiesto?
“Ci ha detto che sarebbe stata una partita difficile, dura, uno contro uno in tutto il campo, fatta di duelli. Vincerli poteva fare la differenza. La squadra è stata brava ad accelerare, la velocità ha fatto la differenza”.
Una vittoria di tutta la squadra, ma forse una menzione particolare la merita Emerson, lo conosce dai tempi del Santos...
“Sono contentissimo per le partite che sta facendo, sta crescendo e se lo merita. La squadra sta benissimo, ognuno oggi fa la differenza. Lui sta facendo la differenza.
Sì, lo conosco da tempo; l’ho visto piccolino, è cresciuto tanto, sta crescendo ancora, ha ancora margini e diventerà uno dei terzini più forti del mondo. È giovane, forte e con la testa a posto. Tifiamo per lui, è un grande compagno”.
Anche Dzeko ha fatto una grande partita…
“Ogni partita dimostra che non si accontenta e che può fare sempre di più”.
Tanti gol per lui, ma anche tanto lavoro per la squadra. Quanto è importante un attaccante come lui per il gioco della Roma?
“Il suo lavoro tante volte non si vede, ma è importante, fa uscire la squadra. Spesso dall’esterno si evidenzia se segna o sbaglia un gol, ma lui è importantissimo per noi, per tutta la squadra”.
Contro la Fiorentina, per la sesta volta nelle ultime 10 partite, la Roma ha tenuto la porta inviolata. Segno che contro la Sampdoria è stato solo un blackout?
“Con la Sampdoria c’è stato un black out, la difesa in questo periodo sta bene, lo dimostra di partita in partita, i tre dietro si capiscono, io ed Emerson che torniamo e li aiutiamo. Se poi non prendiamo gol, davanti abbiamo chi fa la differenza”.
È soddisfatto di quanto fatto fino ad ora in giallorosso?
“No, credo che posso fare meglio. Finora ho reso sotto le aspettative, ma mi sto abituando, lasciare il Torino e poi venire alla Roma richiede una fase di adattamento.
Non sono ancora contento del mio rendimento, devo fare e dimostrare di più. Devo ancora far vedere chi è il vero Bruno Peres”.
Quali sono i suoi compiti con la difesa a 3?
“Questo assetto mi dà un po’ più di libertà, posso arrivare più spesso in area avversaria, a quattro non ho la stessa libertà”.
Spalletti in cosa le chiede di migliorare?
“Nella marcatura. Mi chiede spesso di fare la diagonale e di stare attento con l’uomo. Poi dice anche che davanti ho le qualità per fare quello che voglio. Io devo ascoltarlo e so che mi farà crescere”.
Ora inizia un ciclo di partite molto intenso, con tante partite ma soprattutto con tanti big match tra campionato e coppe. Cosa si fatica di più a recuperare, condizione fisica o mentale?
“Ora che abbiamo tante partite ravvicinate dobbiamo essere intelligenti a recuperare. Certo non puoi mai recuperare al 100%, ma il mister e lo staff conoscono qual è il lavoro giusto per recuperare al massimo”.
Un ciclo che la Roma può affrontare con una rosa ricca con tante alternative.
“Abbiamo un bel gruppo, una rosa fortissima, giocatori forti che fanno la differenza”.
Al termine della gara con la Fiorentina, Dzeko ha detto “non c’è Dzeko senza squadra”. È l’armonia nel gruppo uno dei punti di forza di questa squadra?
“Credo di sì, il mister sta creando questo gruppo, parte da lì, tutti vedono che siamo una famiglia dove ognuno ha bisogno dell’altro.
Ha detto bene Edin, senza la squadra non c’è Dzeko, ma vale anche che senza Dzeko non c’è la squadra che siamo adesso. Ogni calciatore è importante per l’altro, tutti insieme siamo più forti”.
Domenica ci aspetta il Crotone, che gara si aspetta?
“Una partita tosta, dovremo essere più concentrati che con la Fiorentina. Sono queste le partite più difficili, perché abbassi il livello della concentrazione. Ma noi andiamo lì per vincere come facciamo con ogni avversario”.
In casa la Roma ha sempre vinto. Al contrario, sarebbe quinta in Serie A per rendimento in trasferta. Come mai questa differenza?
“In casa siamo duri, molto tosti, stiamo facendo benissimo. Comandiamo noi, tutti devono sapere che qui non si vince.
Ma fuori abbiamo lasciato punti per strada e ora stiamo cercando di capire cosa abbiamo sbagliato per non ripetere gli errori. Stiamo crescendo e piano piano riusciremo a fare lo stesso in casa e in trasferta”.
La Juventus è distante 7 punti, il Napoli a 2…
“Ci sono sette punti di distanza dalla Juventus, è difficile ma dobbiamo guardare avanti, mai indietro. Dobbiamo fare il nostro, è il Napoli che deve guardare a noi, non il contrario. Sperando sempre che la Juve sbagli”.
Prima di salutarla, cosa le hanno detto i compagni dopo l’errore sotto porta con la Fiorentina?
“Giocano sempre, scherzano e mi chiedono come ho sbagliato. Gli ho detto che non mi aspettavo che passasse la palla. Dzeko ha detto che devo imparare da lui, gli ho risposto va bene, almeno saprò cosa fare la prossima volta. Mi hanno massacrato! Ma queste sono anche le cose belle del calcio. Battute a parte devo lavorare per non sbagliare più”.
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