A parlare è Alessandro Florenzi, uno degli ospiti della presentazione dello Studio di Impatto Economico e Sociale dello Stadio della Roma-Tor di Valle, presentato oggi dall’Università Sapienza.
La ricerca, condotta dal Professor Ciccarone – preside della Facoltà di Economia dell’ateneo romano – ha messo in rilievo i tanti benefici che la città di Roma potrebbe trarre dalla costruzione della nuova casa giallorossa. Tra questi, la riduzione del tasso medio di disoccupazione nella zona di Roma di circa un punto percentuale (0,8%), dato l’impiego di circa 1500 operai nella fase di costruzione e la creazione di ulteriori 4000 posti di lavoro man mano che il progetto diventa operativo. E un simile dettaglio non è passato inosservato agli occhi di Florenzi.
“Questa struttura darà anzitutto tanti posti di lavoro”, ha proseguito l’esterno giallorosso. “C’è gente a casa che ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia. Si parte da questo aspetto molto buono, per non parlare di quello che porta economicamente non solo alla Roma, ma soprattutto a Roma città.
I benefici sportivi, poi, non sarebbero di poco conto.
“La cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato, dove posso avere vicino le persone che urlano. Potremmo fare sicuramente di più, avremmo una forza in più. Ho avuto la fortuna di giocare in stadi in cui questo succedeva e fidatevi che non facile giocare con le persone vicino. Mi è capitato di giocare due volte a Torino con la Nazionale nello stadio nuovo della Juventus: è bello avere accanto le persone che ti spingono quando perdi, ti aiutano a fare quel metro in più per vincere la partita. Sono felice di rappresentare la Roma in questo momento dedicato allo Stadio della Roma e spero veramente di giocarci presto dentro: è veramente molto affascinante”.
A fine conferenza, poi, le domande dei cronisti si sono concentrate inevitabilmente sul futuro, quando il numero 24 della Roma potrebbe indossare anche la fascia da Capitano nella nuova struttura. Alessandro, però, non ha alcuna intenzione di correre.
“Francesco ha meno possibilità, però Daniele se tutto andrà come deve andare riuscirà a entrare come Capitano nel nuovo Stadio e penso che sia una buona cosa per lui e per tutta Roma. Prima pensiamo a costruirlo, però, e dopo ci pensiamo”.
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