Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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L’opinione: 5 cose che abbiamo imparato dalla vittoria della Roma sul Crotone

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La Roma è tornata a conquistare i tre punti con una vittoria netta sul Crotone e il nostro opinionista ha individuato cinque punti chiave della sfida di mercoledì sera…

Dzeko inizia a dimostrare di essere concreto

Dopo una preparazione promettente e ricca di gol, è positivo notare come il bosniaco stia confermando l’ottimo stato di forma anche in questo inizio di campionato. I due bei gol realizzati contro il Crotone portano Dzeko a quota quattro reti in cinque partite disputate.

È evidente come a Dzeko piaccia giocare a fianco di Francesco Totti e della sua creatività, visto che questo duo complementare si è rivelato ancora una volta fondamentale nella fase offensiva giallorossa.

“È sempre bello giocare con Totti. Quando gli arriva la palla so che devo tagliare alle spalle dei difensori. Oggi ho segnato così, come era già successo anche contro la Sampdoria” – ha dichiarato Dzeko dopo la vittoria.

Fazio e Manolas stanno crescendo

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La coppia di centrali difensivi formata da Federico Fazio e Kostas Manolas ha fatto registrare ancora una volta una prova convincente nelle retrovie. Confermando la buona prestazione contro la Fiorentina, i due hanno dimostrato sicurezza e autorità per tutta la durata dell’incontro.

Hanno tenuto a bada con relativa facilità l’unico attaccante avversario, Diego Falcinelli, e sono stati abili nel coprirsi a vicenda e ad aiutare i compagni quando necessario. La loro ottima prova è corroborata dal dato che dice che complessivamente i due hanno vinto 10 duelli aerei e completato positivamente 19 azioni difensive.

Quando rientreranno Thomas Vermaelen e Antonio Rudiger, Spalletti avrà diverse opzioni tra cui scegliere ma, ora come ora, la coppia Fazio-Manolas sembra davvero crescere bene.

La creatività di Totti si è dimostrata fondamentale

Nel ruolo di trequartista, Totti ha dato lustro al gioco della Roma in fase d’attacco, con i suoi movimenti, la sua capacità decisionale e la sua creatività, una minaccia costante e difficile da contenere per la formazione calabrese.

Abbassandosi continuamente a centrocampo per ricevere il pallone da Kevin Strootman e Leandro Paredes, Totti ha svolto un grande lavoro come collante tra difesa e attacco. Conseguentemente, ogniqualvolta il capitano si accentrava, il suo avversario era costretto a inseguirlo, liberando così spazi per Dzeko e per gli esterni giallorossi.

Alla soglia dei 40 anni, Totti sarà certamente soddisfatto della sua prova, ancora una volta decisiva. Come ha affermato Spalletti al termine della gara: “L’ho schierato dall’inizio perché mi aspettavo una gara difficile, con il Crotone chiuso dietro a difendere e a cercare di ripartire.

“Mi serviva un giocatore che potesse scardinare la difesa con passaggi micidiali. Toti riesce a creare gioco dal nulla. Voglio che la squadra impari dai lui – da come gioca subito il pallone, trovando i compagni in posizione ottimale”.

Il dinamismo di Salah

Il dinamismo di Salah

Dopo la prova non convincente contro la Fiorentina, Salah è tornato a correre e a essere pericoloso nella vittoria sul Crotone. Il dribbling micidiale dell’egiziano e la sua abilità nella corsa hanno influenzato profondamente la gara, aggiungendo dinamismo e imprevedibilità alle folate offensive dei padroni di casa.

Salah è stato devastante sulle ripartenze, quando poteva sfoggiare la sua rapidità per insidiare la difesa crotonese. Il gol realizzato e l’assist fornito sono stati la giusta ricompensa per la mole di lavoro del giocatore giallorosso.

La classe di Paredes

Alla seconda presenza da titolare in stagione, Paredes ha ripagato la fiducia dell’allenatore con una prestazione che ha fatto intravedere lampi di classe. Se i compiti difensivi sono stati portati a termine con sicurezza, Paredes ha avuto un impatto notevole in fase di possesso palla.

In una partita in cui l’argentino ha completato ben 107 passaggi (il 93,5% di quelli tentati) e creato cinque occasioni, più di ogni altro giocatore in campo, Paredes ha abilmente dettato i tempi di gioco e orchestrato la manovra giallorossa, consentendo alla squadra di mantenere il possesso palla e di creare azioni pericolose.

Inoltre, gli intelligenti movimenti senza palla del ventiduenne argentino, sia verticalmente che lateralmente, hanno consentito di creare ottime linee di passaggio per i compagni.