“Voglio vincere qui perché perché questi tifosi e questa città se lo meritano. Abbiamo una buona squadra e penso che possiamo farcela. Non è più tempo di parlare, dobbiamo dimostrare il nostro valore in campo”.
La sconfitta con la Juventus ha ridimensionato la Roma nella corsa allo Scudetto?
“La differenza di punti è grande però manca ancora tantissimo. A Torino volevamo vincere, almeno pareggiare e non l’abbiamo fatto. Abbiamo però giocato una grande partita contro una squadra fortissima: dobbiamo fare meglio e avremo tempo per riprenderci”.
Dove deve migliorare la Roma?
“Troppi i punti che abbiamo lasciato per strada, come nei pareggi contro Cagliari - che ancora mi brucia - e Empoli. Oggi sarebbero dei punti importanti, sono quelle le partite che si devono vincere. Questa è una cosa fondamentale per vincere lo Scudetto”.
Cosa pensa della prossima sfida in Europa League contro il Villarreal?
“L’Europa League è bellissima, l’ho giocata con il Siviglia e per me è importante. Affronteremo un avversario tosto e non sarà facile ma per vincere a competizione dovremo affrontare le più forti. Il ritorno lo giocheremo in casa e questo sarà importante”.
Ha fatto un pensierino alla nazionale argentina?
“È il mio sogno. Se dovesse arrivare la convocazione sarebbe la chiusura del cerchio di tutto quello che ho passato in carriera. È difficile perché l’Argentina dal centrocampo in avanti ha giocatori fortissimi, però penso che se continuo a fare bene in una grande squadra come la Roma, magari il CT guarderà dalla mia parte”.
Lei è molto religioso, cosa rappresenta per Perotti Papa Francesco?
“È bellissimo avere un Papa argentino. Io sono molto religioso e ho avuto la fortuna di incontrarlo di persona dopo la partita contro il San Lorenzo. Vederlo come una persona normale è stato molto emozionante, mi piacerebbe incontrarlo un’altra volta. Per me e per tutti gli argentini credenti è un’emozione pazzesca che il Papa sia del nostro Paese”.
Ma è vero che, tornando al campo, lei non ama giocare a destro come ha detto Spalletti?
“Un po’ di ragione ce l’ha. Non è che non mi piace ma sento che non posso dare lo stesso che do quando parto da sinistra. Ho meno possibilità di fare la giocata, a destra mi perdo un po’ e anche per aiutare la squadra a destra faccio più fatica, a sinistra i movimenti sono più spontanei. Ma io voglio giocare e se devo farlo a destra lo faccio senza problemi, però se mi chiedi dove preferisco farlo ti dico sinistra”.
Cosa chiede al 2017?
“Soprattutto di avere la salute come adesso, di passare una stagione senza infortuni per me e per i miei compagni. Poi sicuramente vincere qualcosa con la Roma perché penso che vincere qua sia indimenticabile. Io sono argentino e sono abituato alla passione della gente ma dopo il derby vedere tutti quei tifosi contenti è stato bellissimo. Vincere qui sarebbe un’esperienza unica per la mia vita”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.