Questo contenuto è fornito da una terza parte. A causa delle tue scelte riguardo la policy dei cookie
sul nostro sito, questo contenuto esterno non può essere visualizzato.
Se vuoi vederlo modifica le tue impostazioni sui cookie premendo uno dei due tasti seguenti.
Ecco alcuni passaggi dell’intervista, realizzata in diretta su Facebook e Twitter.
Sul record personale di reti
“Sono felice per i miei 37 gol, ho superato il mio record di gol in una sola stagione e in campionato. Sono fiero di me stesso. Ho lavorato tanto durante il ritiro estivo e in generale in tutta la stagione: questa è la dimostrazione che il duro lavoro ti ripaga sempre.
“Quando ho segnato 36 gol al Wolfsburg ero un ragazzo giovanissimo, stavo ancora crescendo e ero agli esordi della mia carriera. Quando i giocatori diventano più vecchi di solito calano, ma sono contento che sia stato differente per me. A 31 sono alla mia migliore stagione, l’età non conta: questo è tutto frutto del lavoro, come ho detto prima”.
Il suo gol più bello con la Roma
“In un certo senso i primi gol sono sempre molto speciali. E poi era contro una delle migliori squadre in Europa, la Juve. È quello il mio gol preferito, poi abbiamo vinto: il primo gol in una squadra ha sempre un sapore speciale”.
Su Salah
“Mi piace giocare con Momo, quest’anno mi ha fornito più assist di tutti. Ed è un gran giocatore in generale. Quando c’è lui è molto facile giocare per me, sai che è il ragazzo che corre sempre nello spazio: ho sempre la soluzione di dargli la palla lunga, perché è molto veloce. È un gran ragazzo, bella persona, tranquilla: tutti gli vogliono bene”.
Le partite che rigiocherebbe
“In questa stagione sicuramente il secondo tempo di Lione e la prima partita di Coppa Italia contro la Lazio”.
Sulla doppietta a San Siro
“È uno degli stadi più belli e il Milan uno dei club migliori al mondo, è stato bello andare lì e vincere. Sono molto contento per me e per la squadra. C’era anche mio padre e sono contento che mi abbia visto segnare due gol”.
L’abitudine italiana più strana.
“Beh, gli italiani hanno tante abitudini ma quella più strana è il loro gesticolare. Prima quando non ero qui mi sembrava stranissimo e mi dicevo: “perché fanno così?!”. Ma ora che sono qui, viene spontaneo anche a me, mi guardo e mi dico “Che sto facendo?”. Anche con i miei amici quando provo a spiegare qualcosa gesticolo e mi dicono: Ma che fai?”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.