Un bilancio su queste prime 22 giornate di campionato del Verona: note positive e negative?
“La nota positiva è che nonostante tutto quella gialloblù è una squadra ancora viva. Più volte pensavamo che fosse morta ma ci ha poi spesso sorpreso dando saltuariamente dei segnali di ripresa, non ultimo la vittoria di Firenze nell’ultimo turno, inaspettata e insperata. Questo vuol dire che la squadra non ha abbonato del tutto Pecchia e che c’è ancora qualcosa su cui lavorare e sperare. La nota negativa invece è che il Verona che non ha mai avuto equilibrio e che, anche se spesso e volentieri ha dovuto fare a meno di giocatori importanti, ha dimostrato una grande fragilità a livello difensivo e mentale prendendo tantissimi gol e non riuscendo a portare a casa sfide decisive contro i diretti avversari nella lotta salvezza. Ultimo esempio, lo 0-3 casalingo di due turni fa contro il Crotone che in proporzione avrebbe avuto un valore maggiore dei 3 punti conquistati domenica contro la Fiorentina appunto perché ottenuti contro una rivale invischiata nella parte bassa della classifica. Il mercato di gennaio ha poi portato via giocatori importanti come Pazzini, Caceres, Bessa e Zuculini, e fatto arrivare altri come Matos, Petkovic, Boldor, Vukovic e Aarons che sono però quasi tutti delle scommesse e quindi a mio parere è un Verona che non si è rinforzato”.
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Con quale modulo e quali giocatori Pecchia schiererà la sua squadra domenica?
“Faccio una premessa: nelle ultime settimane il tecnico del Verona, anche in seguito alle partenze e agli arrivi dell’ultimo mercato invernale, ci ha spesso sorpreso negli uomini scelti e nel modulo messo in campo. Al momento, considerando che c’è Kean squalificato, che a Firenze è stato protagonista con una doppietta, io immagino un 4-4-2 con Nicolas tra i pali, una difesa con Ferrari e Fares esterni e la coppia Caracciolo-Vukovic al centro, centrocampo con Romulo, Valoti, Buchel e Matos con Verde e Petkovic davanti. Che poi questo schieramento si tramuti in un 4-2-3-1 dipende dal lavoro che Pecchia chiederà di fare agli undici in campo”
Quale sarà il giocatore chiave per il Verona in vista della sfida alla Roma?
“E’ difficile dirlo perché stiamo parlando di due squadre con tasso qualitativo molto diverso. Ad ogni modo l’uomo chiave per i gialloblù potrebbe essere Verde che con la sua imprevedibilità può saltare l’uomo e creare una situazione di superiorità numerica, o Vukovic che con il suo possente fisico è pericoloso sulle palle inattive, come ha fatto vedere a Firenze, o infine Romulo che sulla fascia di competenza potrebbe essere insidioso con le sue discese”.
Se potessi togliere un giocatore alla Roma quale toglieresti?
“Dico Dzeko perché il Verona solitamente soffre molto sulle palle che arrivano in area per un attaccante come il bosniaco che è difficile da spostare, che oltre che segnare sa giocare bene da sponda e sa anche aggredire anche su palla inattiva. Sarà interessante vedere il suo duello fisico con Vukovic”.
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