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Di Francesco: “Ora deve venir fuori la capacità di resistere alle difficoltà”


Le parole del tecnico giallorosso dopo la sconfitta contro la Fiorentina

Eusebio Di Francesco ha commentato così la sconfitta interna per 2-0 dei suoi contro la Fiorentina.

“Oggi non è girata bene, quando crei così tanto e su tre tiri prendi due gol i demeriti sono tutti nostri nella poca concretezza e cattiveria dimostrate. Abbiamo difeso male. È un momento in cui le cose non vanno benissimo, non siamo bravi nell’andare a concretizzare la grandissima mole di gioco che stiamo mettendo in pratica: non facciamo gol. A volte si guardano le prestazioni, ma il calcio è fatto gli episodi che oggi, sotto tutti i punti di vista, non sono girati a nostro favore”.

Forse ha pagato il fatto che oggi lei ha scelto di mettere due terzini diversi e Gonalons?

“Non possono giocare tutti novanta minuti ogni tre giorni, Kolarov per esempio aveva bisogno di tirare il fiato. Non andiamo cercare cose che non esistono. Oggi non abbiamo fatto gol. I risultati spesso sono analizzati senza osservare tutti i dettagli. Se c’era una squadra che meritava qualcosa in più stasera era la Roma, ma loro si sono messi dietro, hanno fatto due gol e hanno vinto con merito: ce ne andiamo a casa in silenzio e pensiamo al Barcellona”.

Quanto è difficile ricompattarsi in vista di due appuntamenti cruciali come Barcellona e Derby?

“Ora si deve vedere la capacità di resistere alle difficoltà. Non siamo concreti e veniamo da due prestazioni in cui a Barcellona abbiamo preso quattro gol non meritandoli a causa della nostra mentalità, che in certe situazioni ha messo in evidenza poca convinzione. È un due a zero bugiardo che però ci prendiamo, stando zitti”.

Quanta rabbia c’è nel non vedere la convinzione nei tuoi ragazzi?

“Quando fai tante partite è inevitabile: devi cambiare qualcosa e questo può anche compromettere certe prestazioni. Sul primo tempo, però, non sono d’accordo su giudizi negativi riguardo la nostra prestazione. Abbiamo subito qualche ripartenza, ma il desiderio di far male si è visto, forse però c’è stata poca qualità nel recupero palla negli ultimi 20 metri: non abbiamo chiuso certe azioni ed è un nostro demerito. Alcuni concetti messi in pratica, però, sono giusti”.

Martedì ci sarà il sold out all’Olimpico: come ci arrivate? Ci credete?

“Giochiamo per vivere queste emozioni. Prima si diceva che non avevamo "niente da perdere", ora invece io ho il desiderio di perdere qualcosa gicandomela: dobbiamo credere e avere desiderio. Se scendiamo in campo con poco cinismo non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo rischiare qualcosa in più”.

Cosa vi manca per arrivare ai livelli della Juventus?

“In questi anni la Roma ci ha provato ad avvicinarsi. Noi dobbiamo migliorare nella mentalità e certe cose passano anche attraverso le sconfitte. Queste fanno male, però i concetti giusti alla lunga ti ripagano. Dobbiamo migliorare, perché non possiamo essere la squadra con più cross in campionato senza fare gol. Questo è un difetto, non può essere un alibi, ne ho parlato con i ragazzi ieri e mi sono arrabbiato in allenamento. Nasce dall’approccio del lavoro settimanale la crescita: si vince partendo da questi dettagli, che devono essere messi in pratica costantemente”.