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    Mourinho: “Abbiamo dato il 100%, la partita l’ha vinta il nostro atteggiamento”


    Ecco cosa ha detto mister Mourinho dopo la grandissima vittoria sulla Juventus

    Partita di squadra. A differenza di quella con la Cremonese, l’atteggiamento ha fatto la differenza.

    “È per questo che sono ancora non dico triste, ma fatico ad accettare la nostra partita a Cremona. Perché questa squadra, quando gioca da squadra… non sarà la migliore del mondo, dobbiamo dare sempre tutto per portare a casa il risultato. Ovviamente sono molto felice della vittoria, ma non ho ancora metabolizzato la performance di Cremona”.

    Ci spiega la scelta di non mettere una prima punta di ruolo, non voleva dare dei riferimenti lì davanti? È lì che la Roma ha vinto?

    “La Roma ha vinto perché i giocatori sono stati bravi, perché hanno dato il 100%. Non voglio dire che sia stata l’organizzazione tattica ad averci fatto vincere, perché la partita l’ha vinta l’atteggiamento dei calciatori. Però, io rispetto tanto Max (Allegri, ndr) e la squadra, stanno crescendo tanto, sono arrivati qua nel loro momento più alto della stagione.

    Sappiamo che quando la Juve compatta il suo blocco, che è un muro, è molto, molto difficile creare delle occasioni, e noi siamo una squadra che non segna neanche tanti gol, era importante cercare di avere un po’ di palla noi, abbassando più gente, e allo stesso non dare a loro quello in cui sono molto più bravi di noi: perché hanno più gamba di noi, hanno più intensità, hanno più velocità. E quando fanno delle ripartenze, per noi si fa difficile.

    Noi, con un blocco molto compatto, abbiamo difeso abbastanza bene e poi abbiamo avuto Rui che ha fatto qualche miracolo. E questo è importante, perché quando giochi contro una squadra come la Juve, sicuramente tu in porta devi fare molto bene”.

    C’è stato un bell’abbraccio con Allegri: cosa vi siete detti?

    “Noi parliamo spesso, via sms. Abbiamo un ottimo rapporto da anni, scherziamo tra noi. C’è sempre una battuta tra noi. Ma adesso devo rispettare la sua tristezza, la sua frustrazione. Dico solo che mi piace tanto la sua squadra e sono molto contento di questa distanza in classifica adesso, perché anche con la penalizzazione di 15 punti, la Juventus è una minaccia, perché può vincere cinque, sei, sette, otto, dieci partite di fila”.

    Aveva detto che la Roma non è da Champions League, ma quando gioca così può stare tra le prime quattro.

    “Il problema è che tu non sai mai come la Roma giochi, se porti o no a casa il risultato. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti, perché quando lo sei, tu giochi per nasconderli e porti a casa il risultato. Quando non siamo al 100%, soffriamo.

    Il campionato è una maratona, si gioca in dieci mesi, sono tante partite e non sono gare uniche: noi sappiamo che in gara unica siamo capaci di fare qualche partita seria e siamo in grado di portare a casa il risultato anche contro squadre top del campionato. E per davvero la Juve senza infortuni, con questo allenatore e con questi giocatori, è grande, grande”.

    Secondo lei, la Juve è pentita di non avere più un calciatore come Dybala?

    “Per noi è super importante. Non voglio parlare di questo, perché è un tema di Max, però la Juventus non ha bisogno di grandi giocatori, perché la sua rosa è piena di grandi giocatori”.

    Parlando dell’Europa League, per lei la Roma può replicare il cammino dell’anno scorso in Conference o il livello è troppo alto per la Roma?

    “Il livello della Conference dell’anno scorso era più alto di quello di quest’anno. Abbiamo giocato contro un Feyenoord e un Leicester migliori di quelli di quest’anno. C’erano squadre come l’Olympique Marsiglia. Ma se tu guardi l’Europa League di questa edizione, sembra la Champions. Sarà ovviamente dura. Ma andiamo passo passo.

    In questo momento siamo già in difficoltà, perché il Real Sociedad ha giocato venerdì e noi domenica sera, in un match in cui abbiamo lavorato tanto. Però, cerchiamo di arrivare a giovedì con l’atteggiamento giusto: sono due partite, vediamo quello che è possibile fare”.

    Domenica la rivedremo in panchina o si aspetta di essere squalificato?

    “Io non mi aspetto niente. Come dicevo prima della partita, c’è un procedimento in corso e devo rispettarlo. E finché non finisce, non voglio dire niente. Voglio ripetere quello che ho detto prima del match, ossia che voglio solo fare il mio lavoro in pace. Non voglio niente di più”.