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    Mourinho: “Non ho dubbi che l’atteggiamento dei ragazzi sarà quello giusto”


    José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Salisburgo, playoff di ritorno di Europa League.

    Ecco le sue parole.


    Dybala e Abraham sono tornati ad allenarsi. A che punto sono? Sono completamente recuperati?

    “Vediamo domani. Al 100%, sicuramente no. Se vorranno essere disponibili per aiutare, sì. Vediamo la soluzione, vediamo quello che decidiamo.

    Tutti e tre insieme, tre dubbi insieme, compreso Pellegrini, magari è troppo. Però tutti e tre disponibili per aiutare, visto che nell’ultima partita non era possibile perché per Paulo e Lorenzo era impossibile, ma domani penso che ci saranno, da titolari o non titolari. Tutti e tre possono starci”.

    Si aspetta un Salisburgo differente rispetto alla gara di andata?

    “Si parte da 1-0 per loro. Non lo so, difficile da dire. 1-0 è un vantaggio, però è un vantaggio minimo. Non mi sembra per filosofia una squadra che viene qui e che pensa solo a pareggiare 0-0. Non mi sembra così per filosofia. Mi sembra che cerchi di giocare e di attaccare.

    Magari una gara simile a quella di andata, con un destino diverso. Nella prima partita la squadra che ha avuto grandi possibilità per vincere siamo stati noi. E abbiamo perso. Vediamo se domani possiamo fare diversamente”.

    Il CEO della Roma, Pietro Berardi, ha detto che è convinto che lei rimarrà alla Roma. È solo un’intuizione del CEO o c’è stato un colloquio?

    “No, è solo un’intuizione. Non ho parlato con il CEO di questi temi. È stata una sua intuizione”.

    Quanto sarà importante partecipare alla Champions per il suo futuro?

    “Oggi, il giorno prima della partita, l’ultima cosa a cui voglio pensare è il mio futuro. Quello mio e quello della squadra.

    Oggi dobbiamo pensare a domani. È anche una partita non di campionato, ma europea. Dove o siamo dentro o siamo fuori. Non voglio pensare al futuro. In questo caso il futuro è domani. E non voglio parlare della mia situazione”.

    Ha visto la consapevolezza giusta negli occhi dei suoi giocatori per vincere la gara? E come sta Wijnaldum? Può giocare dall’inizio?

    “Wijnaldum sta migliorando. Lo vediamo noi ogni giorno. Sicuramente lo avete visto nei 10 minuti contro il Verona. La sua intensità sta arrivando. Per questo motivo sì, posso dire che è un’opzione per noi. Non più per giocare solo 5 minuti per trovare intensità. Sta migliorando, sta migliorando.

    Non ho visto negli occhi dei ragazzi qualcosa in particolare. Era un allenamento di recupero per chi aveva giocato dopo Verona, un allenamento di bassa intensità, didattico, non c’era modo per vederlo. Ma sono sicuro che i ragazzi domani vogliono qualificarsi.

    Non ho dubbi che arriveremo con l’atteggiamento giusto, anche perché questa squadra mi sorprende quando non ha l’atteggiamento giusto. La nostra è una squadra che dà sempre il massimo, nonostante le limitazioni che abbiamo.

    Non ho dubbi che i ragazzi in campo, al di là di chi c’è, di chi è al meglio e di chi ha qualche problema, non ho dubbi che domani gli occhi dei ragazzi saranno di chi vuole fare bene e vuole vincere”.

    Che ambiente si aspetta domani allo stadio?

    “L’altro giorno ho finito la conferenza dicendo che mi scusavo delle mie parole perché non è il mio lavoro. Sono io che devo essere criticato da loro. Mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la mia squadra con l’atteggiamento giusto, è qui che posso cercare di avere un’influenza positiva.

    Ovviamente, siamo abituati a una curva calda. Siamo abituati a una curva che ci ha dato tanto l’anno scorso, principalmente in questo tipo di partite decisive. Bodo, Leicester, Vitesse. Hanno giocato con noi. Se possono giocare di nuovo con noi, aiuterà.

    Aiuterà l’intensità, la dinamica e l’inerzia della squadra. Sarà lo stadio che loro vorranno, sarà anche lo stadio che noi saremo capaci di fare. La squadra aiuta con il suo atteggiamento e il suo gioco per un’atmosfera più positiva o un’atmosfera più critica.

    Quello che possiamo controllare siamo noi, noi stessi come squadra e come gruppo di giocatori. E noi abbiamo sempre detto che la partita più importante è la prossima. Che la competizione più importante è la prossima che si gioca. Voi non mi avete chiesto oggi se è più importante il campionato o l’Europa League. Ovviamente, sarà più importante il prossimo impegno. Quello di domani. La competizione di domani. Noi andiamo con tutto quello che abbiamo. E spero che lo stadio capisca che noi andremo con tutto quello che abbiamo da dare”.