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Mourinho: "Stiamo bene, la squadra è tranquilla ed equilibrata"


La Roma batte in scioltezza il Monza e va a dormire in testa alla classifica. Ecco come mister Mourinho ha commentato il 3-0 ai brianzoli

Dybala non ha voluto svelare cosa vi siete detti.

“L’anno scorso contro la Juventus, quando è stato sostituito, gli ho detto ‘Sei bravo ragazzo, eh?’. E oggi gli ho detto la stessa cosa. E abbiamo sorriso perché, fino a qualche mese fa, lui segnava dall’altra parte”.

Questa è stata la miglior gara da inizio stagione.

“Migliore per tranquillità nel risultato: 2-0 dopo il primo tempo e 3-0 dopo un’ora. Però, la partita è stata più difficile di quanto non dica il risultato.

Non ho ancora studiato, ma loro nel primo tempo hanno avuto più palla di noi, hanno creato qualche difficoltà nella fase di possesso palla, abbiamo dovuto cambiare il modo di uscire a pressare. Il Monza è una squadra molto interessante, che sicuramente farà dei punti, soprattutto quando torneranno gli infortunati.

Ci hanno messo in difficoltà. Dopo, con più spazio, con il controllo della gara, con l’esperienza che abbiamo, con una buona gestione avremmo potuto fare qualche gol in più. E anche loro.

Però bene così: la squadra è tranquilla, equilibrata e in tante posizioni ho la possibilità di far riposare un Karsdorp per far giocare un Celik, di far giocare un Zalewski per poi far entrare Leonardo (Spinazzola, ndr). Stiamo bene, siamo tranquilli. A poco a poco, andiamo”.

La maturità in fase difensiva è emblematica. E volevo sottolineare la crescita di Ibanez.

“Sono contento della sua analisi e che si parli di Roger, perché è uno di quei ragazzi di cui posso dire che vedo una differenza enorme rispetto al Roger che ho trovato. Anche con la palla è molto più sereno, in questo momento trova diverse soluzioni e il possesso palla non è automatico come prima, quando giocava sempre dalla sua posizione verso il quinto. È veramente molto forte.

Però, con il vostro permesso, io oggi voglio parlare di uno di cui nessuno parlerà, ossia Tammy. Oggi sì, oggi Tammy ha giocato come voglio io. Oggi è il mio Tammy. Ha vinto tutto, ha messo al sicuro la palla, ha dato uscita, a livello individuale prendeva sempre la prima palla, ha creato profondità, si abbassava per giocare. Oggi sì, oggi grande Tammy.

Qualche volta si parla di loro quando segnano. Ovviamente è la serata di Paulo, perché penso che abbia fatto 100 gol in A…”.

È la psicologia dell’allenatore: se avesse fatto due gol Abraham, avrebbe fatto i gol a Dybala.

“No, Tammy oggi è stato fantastico. E così sì: con questo Tammy, con Belotti che arriverà e con Eldor (Shomurodov, ndr) che ora si tranquillizzerà, perché fino ad adesso c’è stata troppa pressione su di lui. Adesso che si tranquillizzerà, ci aiuterà anche lui”.

Sembra che Dybala si sia inserito con una certa umiltà, sembra sempre mettersi a disposizione del gruppo.

“Perfetto. Per me, qualche volta c’è un talento che aiuta una squadra, ma è isolato. Paulo è un grande talento, che gioca con la squadra e per la squadra. E in questo momento, anche in fase difensiva – e tutti noi sappiamo che lui non è nato per la fase difensiva – fa un lavoro straordinario per noi.

Quando poi è uscito, mi ha detto: 'Mister, un altro po’ e avrei fatto il terzo gol'. Io gli ho risposto: 'Fallo con l'Udinese, non oggi'. È importante gestirlo un po’, perché viene da una storia non facile al livello di infortuni. Non ha giocato tanto l’anno scorso e, in questo momento, il livello del suo ‘loading’, il suo Gps a ogni allenamento, a ogni partita, ci dà un Paulo che cresce. Questo per noi è fantastico.

E anticipo un po' quello che potrebbe succedere tra novembre e dicembre in Qatar: magari, anche Scaloni dovrà avere qualche bottiglia di vino, per festeggiare un giocatore top in più per lui”.

Galliani le ha ribadito che voleva portarlo al Monza?

“Un grande. C’è grande amicizia, grande sportività, fin dai tempi dell’Inter. Ricordo sempre - l’ho detto tante volte per dieci anni ai miei amici - che dopo un derby vinto 4-0 questi signori – il signor Berlusconi – sono venuti nello spogliatoio per felicitarsi.

Un esempio di classe, di sapere stare in questo mondo del calcio, dove siamo ‘nemici’ durante la partita, ma non prima e dopo. Un grande piacere per me. Un abbraccio, sono stato molto felice”.