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Aspettando lo Shakhtar, 8 presentazioni del passato da raccontare


Un appuntamento fisso, o quasi, nel mese di agosto per ogni tifoso giallorosso. È quello della presentazione all’Olimpico.

Si tratta di una piacevole consuetudine, che si è rinnovata spesso nel corso degli anni. Un match amichevole in cui vedere all’opera la nuova versione della Roma. Questo “rito” si ripeterà anche in quest’estate calda del 2022, il 7 di agosto, dopo la vittoria della Conference League nel maggio scorso. L’avversario? Gli ucraini dello Shakhtar Donetsk.

Squadra affrontata in passato sia in Champions, sia in Europa League. Il senso di questa sfida è più profondo e va al di là anche del terreno verde di gioco. Sarà una notte indimenticabile. Come sono state anche altre presentazioni in passato.

Andiamo a riviverne 8, a partire dal 1995.


1995 – Roma-Siviglia

20 agosto 1995. L’alba della stagione “Last dance” per il capitano Giuseppe Giannini con la maglia giallorossa. E anche l’ultima di Carlo Mazzone da allenatore.

Una presentazione allo stadio Olimpico davanti a circa 20mila spettatori, contro il Siviglia. La gara è risolta da un gol di Francesco Totti.

Nella ripresa, in porta per la squadra spagnola, subentra tra i pali Ramon Rodriguez Verdejo meglio conosciuto come Monchi. Lo stesso che in futuro diventerà direttore sportivo, transitando per un paio di anni anche nella Capitale.

Per la prima annata sul retro delle divise dei calciatori appariranno i numeri fissi con il nome dietro. E Totti – il protagonista della serata – sceglierà la 20.


1998 – Roma-Santos

27 agosto 1998. Alenitchev, Frau, Tomic, Wome e l’ultimo arrivato dall’Argentina, Gustavo Javier Bartelt. La prima passerella dei nuovi acquisti di Franco Sensi, per la Roma guidata da Zdenek Zeman, è un evento a cui partecipano diverse personalità come Vittorio Gassman, Antonello Venditti e il Barone Nils Liedholm, consigliere fidato del presidente iallorosso e presenza fissa nelle tribune dell'Olimpico.

La partita si disputa contro i brasiliani del Santos, club famoso in tutto il mondo per essere stato quello di Pelè. Ma in questa serata i nomi degli avversari sono diversi. In attacco c’è il colombiano Aristizabal. Lui sarà la presenza più influente sul tabellino dei marcatori con una doppietta, a incrementare il gol del compagno di squadra Anderson.

Il Santos va sul 3-0 e qualche fischio di disapprovazione si inizia a sentire sugli spalti. Ma una doppietta la realizza anche Bartelt, al battesimo nel nuovo stadio, facendo presagire chissà che e attenuando quel sentimento di disapprovazione. Finisce 2-3.


1999 – Roma-Olympiacos

22 agosto 1999. La presentazione della prima Roma di Capello. Con Montella in attacco, Assunçao a centrocampo, Antonioli, Gurenko, Mangone e Rinaldi tra porta e difesa. C’è la madrina giallorossa, Sabrina Ferilli, tutta di rosso vestita, a fare il giro d’onore del campo insieme al capitano, Francesco Totti.

C’è pure Vincent Candela, lui non è un volto nuovo: inizialmente è fischiato al momento dell’annuncio (era nelle mire dell’Inter), ma presto tornerà ad essere applaudito e diventare per sempre un figlio adottivo di questa città.

La partita è un monologo romanista. Sei marcatori diversi a segno. I tre tenori in attacco, Delvecchio, Montella e Totti. Ma anche Choutos, Di Francesco e Cafu. Sugli spalti più di 50mila spettatori si pregusta l’inizio di un percorso vincente con “Don Fabio” alla guida.

Note di colore: tra le varie personalità è presente anche il grande attore Gigi Proietti, romanista da sempre. E, sulle tribune, appare anche uno striscione per celebrare un cantante romanista, particolarmente in voga nel momento storico, “Piotta for president”.


2000 – Roma-AEK Atene

24 agosto 2000. È il primo atto in casa della stagione del terzo scudetto. È la serata in cui Gabriel Omar Batistuta assaggia per la prima volta da calciatore della Roma il terreno dell’Olimpico, dopo il bagno di folla già ricevuto un paio di mesi prima nella presentazione alla Sud. È una squadra forte, ambiziosa, questa seconda Roma di Fabio Capello.

Non solo il Re Leone in attacco, il mercato aveva portato in dote anche gente come Walter Adrian Samuel, Jonathan Zebina, Gianni Guigou e anche il ritorno a casa di Abel Balbo dopo due anni dall’arrivederci. Poi c’è anche Emerson Ferreira da Rosa.

Lui, il brasiliano stravoluto dal Bayer Leverkusen, altro acquisto top, è in tribuna e da pochi giorni deve fare i conti con un legamento crociato rotto. Un lungo stop e ritorno in campo nel 2001 (a gennaio sarà di nuovo a disposizione). Il centrocampista è sommerso dall’affetto degli oltre 60mila paganti sugli spalti ed è visibilmente commosso.

La partita in campo dice poco, a parte la passerella dei futuri campioni d’Italia. Contro i greci dell’AEK Atene, il risultato finale è 0-0. Le emozioni arriveranno.


2001 – Roma-Boca Juniors

7 agosto 2001. L’Olimpico è vestito a festa per accogliere i campioni d’Italia della Roma. Oltre 65mila romanisti sugli spalti. Striscioni e riferimenti al tricolore ovunque. Tra i tanti: “L’Italia si inchina alla squadra capitolina”. E ancora: “La curva Sud acclama i suoi campioni”.

La squadra giallorossa si presenta con lo scudetto sul petto, scucito dalle maglie biancocelesti. Dal mercato erano arrivati diversi volti nuovi, a rinforzare una rosa già fortissima. E vincente. Ivan Pelizzoli e Sebastian Cejas in porta, Sebastiano Siviglia e Saliou Lassisi in difesa, Diego Fuser a centrocampo e poi la ciliegina del talento cristallino di Antonio Cassano da Bari. Christian Panucci e Leo Cufrè verranno ufficializzati in seguito.

L’avversario è il glorioso Boca Juniors, allenato dalla vecchia conoscenza Carlos Bianchi. Tecnico vincente in Argentina, ma con un trascorso poco memorabile a Roma. Al centro della retroguardia avversaria si fa notare un giovanissimo Nico Burdisso, che sarà romanista otto anni dopo.

La Roma vince 3-1, segnano Batistuta da calcio di punizione e doppietta di Guigou. Con un però: Lassisi si infortuna gravemente durante il match e – di fatto – comprometterà in quella stessa serata la carriera.


2002 – Roma-Kashima Antlers

24 agosto 2002. È la Roma versione 4 di Fabio Capello. Con l’aggiunta di quattro nuovi giocatori: Traianos Dellas e Luigi Sartor per la difesa, Davide Bombardini e Pep Guardiola a centrocampo. Proprio lo spagnolo è l’attrazione maggiore, essendo stato un nome parecchio chiacchierato in chiave giallorossa nel corso delle stagioni. Regista di grande personalità, del Barcellona campione d’Europa del 1992, arriva nella Capitale a 31 anni dieci anni dopo il trionfo continentale.

L’avversario di giornata è una squadra giapponese, il Kashima Antlers. La formazione è allenata dal grande Toninho Cerezo, che nella Roma aveva vissuto tre – intensissime – stagioni tra il 1983 e il 1986.

Il brasiliano viene acclamato da tutto lo stadio, fa un giro di campo con la maglia giallorossa addosso, col suo entusiasmo trascinante e tracimante.

Durante la passerella dei nomi nominati dallo speaker, Carlo Zampa, c’è anche spazio per una sorpresa. Viene annunciato Aldair nella rosa dei difensori, fresco di rinnovo quando si pensava dovesse non far più parte della Roma. Sul terreno di gioco non c’è storia: Roma 6, Kashima Antlers 1.


2015 – Roma-Siviglia

14 agosto 2015. È la terza Roma di Rudi Garcia, le aspettative per la stagione sono alte dopo due secondi posti di fila. Può essere il momento del salto di qualità definitivo. La rosa di calciatori è di livello molto alto, la qualità non manca in ogni reparto.

Dal mercato sono arrivati il portiere polacco Wojciech Szczesny, ma soprattutto due calciatori offensivi come Edin Dzeko e Mohamed Salah, più il versatile spagnolo Iago Falque. Antonio Rudiger e Lucas Digne sbarcheranno più in avanti. È una coppia di attaccanti fortissimi, quella formata da Dzeko e Salah.

Subito il 9 bosniaco si fa notare dopo 4 minuti di gioco con un destro potentissimo sotto la traversa.

Una botta improvvisa, quasi dal nulla, accompagnata da un boato incredibile trattandosi di un’amichevole. “Gooool”. È un urlo di speranza. Nella gara andrà a segno anche Salah, insieme a Torosidis, Nainggolan, Totti. Il risultato finale sarà Roma 6, Siviglia 4. Dieci gol e tanto divertimento.


2021 – Roma-Raja Casablanca

14 agosto 2021. L’Olimpico riapre i battenti per una partita della Roma, dopo un anno e mezzo di porte chiuse dovute alla pandemia del Covid-19. È la prima uscita della prima Roma di José Mourinho nella sua casa. Anche se la capienza è ancora ridotta, il colpo d’occhio non manca. È un ritorno alla normalità, pur se non definitivo.

La squadra giallorossa è in fase di costruzione, non ancora compiuta dal calciomercato. I volti nuovi che si presentano – in attesa delle definizioni di altri affari – sono Rui Patricio, Vina, Shomurodov. Manca ancora all’appello Tammy Abraham, che si unirà al gruppo il giorno dopo, proprio a Ferragosto. Le luci della ribalta sono per il tecnico portoghese, che viene acclamato come un nuovo re.

L’avversario è la squadra marocchina del Raja Club Athletic. Vince la Roma facilmente con un largo risultato di 5-0. A segno Shomurodov, Mancini, Mkhitaryan, Perez, Borja Mayoral.

Sarà una stagione da ricordare. Lo stadio tornerà esaurito più volte in Italia e in Europa e la squadra conquisterà la UEFA Conference League.